La capolista Sassuolo (82 punti) non riesce a piazzare il colpo promozione nemmeno in casa del Lanciano (47 punti) e si complica la vita. Accade tutto nel primo tempo al “Biondi”. Frentani in vantaggio dopo soli quattro giri di lancette con Vastola, veemente reazione dei neroverdi che prima impattano con Berardi, poi effettuano il sorpasso grazie a Chibsah, quindi poco prima dell’intervallo i rossoneri si rimettono in careggiata per merito di Piccolo.
Bene il Verona (81 punti), che espugna il terreno di una Juve Stabia (49 punti) ormai in vacanza. Grande protagonista al “Menti” Daniele Cacia, che con una doppetta si porta al comando della classifica cannonieri con 24 centri, arrotonda il punteggio per gli scaligeri il solito Martinho, al decimo sigillo personale.
Ok anche il Livorno (80 punti), che nell’anticipo del venerdì schianta tra le mura amiche il Brescia (59 punti). I labronici archiviano la pratica già dopo 25′ grazie alla doppietta del centrocampista Belingheri, 14 goal in stagione, nella ripresa Dionisi cala il tris.
En plein esterno in rimonta per il Novara (63 punti) in casa della già retrocessa Pro Vercelli (32 punti) e quinto posto in ghiaccio. Sono però i padroni di casa a mettere la freccia poco dopo la mezzora con Scaglia, ma la risposta dei ragazzi di Aglietti arriva già due minuti più tardi con Lazzari, poi all’81’ ci pensa il subentrato Libertazzi, ex Juventus Primavera, ad assicurare i tre punti agli azzurri.
Mezzo passo falso interno per il Varese (60 punti) nel posticipo del lunedì con il Crotone (52 punti). La formazione di Agostinelli apre le danze poco prima della mezzora per merito del nigeriano Oduamadi, ma si fa riprendere a quattro minuti dal termine dal pitagorico Ciano.
Affermazione in rimonta anche per il Bari (53 punti), che ha la meglio sul Cesena (49 punti) ai titoli di coda. Al “San Nicola” succede tutto nel secondo tempo: romagnoli avanti con il difensore argentino Morero, i galletti capovolgono il punteggio tra l’88’ ed il 90′ per merito di capitan Caputo e Ceppitelli.
Si conclude senza nè vincitori nè vinti la sfida tra il tranquillo Padova (53 punti) e lo Spezia (50 punti). L’undici di Pea rompe gli indugi poco prima del riposo con il brasiliano Zé Eduardo, i liguri rimediano al 66′ grazie al rigore trasformato dal neo entrato Di Gennaro, assicurando ai suoi la permanenza.
Il Vicenza (41 punti), corsaro in casa del Modena (54 punti), spera ancora di raggiungere i play out. Al “Braglia” per i ragazzi di Dal Canto decide tutto Mattia Mustacchio al 55′, i biancorossi acciuffano il quartultimo posto.
L’Ascoli (41 punti) si fa imporre il pareggio dalla Ternana (50 punti), che così mantiene la categoria. Marchigiani in vantaggio già dopo soli sessanta secondi grazie al perentorio colpo di testa su corner del difensore Ricci, le fere rispondono con il penalty di Vitale al 62′, i bianconeri hanno la grande occasione per rifarsi sotto, ma Fossati sbaglia dagli undici metri al 78′.