Reggio, oggi al Teatro Politeama Siracusa va in scena lo spettacolo teatrale: “Scrutando il Cielo”

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Il 30 Maggio alle ore 20.30 va in scena lo spettacolo teatrale: “Scrutando il Cielo” liberamente tratto dal libro “L’uomo dal naso d’oro” di Kitty Ferguson, a cura delle Prof.sse Natalia Polimeni e Silvana Comi, con la consulenza scientifica della Prof.ssa Angela Misiano.

La rappresentazione conclude il progetto: “Leggere la Scienza” messo in atto dal Planetario Provinciale Pythagoras – Sezione Calabria Società Astronomica Italiana.

La Società Astronomica Italiana, e con essa il Planetario Provinciale di cui ha la responsabilità scientifica, ha tra le sue molteplici attività quelle di formazione rivolte ai docenti e quelle di orientamento rivolte agli allievi. Molte di esse sono svolte in collaborazione con la Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per l’Autonomia scolastica del MIUR. La Società Astronomica Italiana, costituita Ente morale dal 1939, è riconosciuta, infatti, dal MIUR quale ente qualificato per la formazione dei docenti.

Il progetto: “Leggere la scienza” è stato rivolto ai docenti di discipline scientifiche e umanistiche di scuola secondaria di II grado. In numero limitato, sono stati ammessi a partecipare anche allievi del triennio degli Istituti secondari di II grado particolarmente interessati al tema. Il corso è stato caratterizzato da lezioni frontali svolte da docenti di astrofisica, arte, letteratura seguite dallo studio e rielaborazione dei contenuti proposti. All’interno del percorso teorico sono stati attivati i laboratori di arte e recitazione guidati, rispettivamente , dalla prof.ssa Franca Marrapò e dalle prof.sse Natalia Polimeni e Silvana Comi. Queste attività laboratoriali hanno consentito di avvicinare i giovani alla scienza in modo creativo e divertente. I prodotti di questo percorso sono stati la realizzazione di quadri creati dagli studenti ispirati alla Scienza e la rappresentazione teatrale “Scrutando il Cielo”. Quest’ultima tratta di Tycho Brahe e Giovanni Keplero, la strana coppia che rivoluzionò la scienza.

Nel periodo, infatti che va da Copernico a Newton si realizza il passaggio da una scienza ancora pesantemente condizionata dai lasciti del Medioevo alla scienza moderna. Fra coloro che più contribuirono a rendere possibile questo passo ci sono Tycho Brahe, «l’uomo dal naso d’oro», e Keplero, il matematico che, fondandosi su uno scarto minimo fra i propri calcoli e le osservazioni di Tycho relativi al pianeta Marte scardinò, con le sue tre leggi, l’Astronomia tradizionale ponendo le basi per lo studio di un universo regolato non più dalla geometria, ma dalla fisica. Due personaggi tanto distanti e diversi che hanno saputo coniugare le loro ricerche e hanno in questo modo cambiato il volto dell’astronomia. Con questo spettacolo il Planetario provinciale non ha la presunzione di fare teatro scientifico piuttosto teatro didattico: didattico è qualsiasi teatro che invita il pubblico a riflettere su un problema, a comprendere una situazione, ad adottare un atteggiamento critico a suscitare curiosità attorno a problemi specifici fornendo solo il bandolo di una matassa che si dipanerà, ci si augura, altrove.

Avremo realizzato già un grande obiettivo se il pubblico, i giovani soprattutto, uscissero dal teatro con delle domande piuttosto che con delle risposte.

Con questa prima esperienza di “messa in scena” della Scienza sostenuta dall’Assessore Provinciale alla Cultura Dott. Eduardo Lamberti Castronuovo, sotto cui ricade la gestione del Planetario, si è voluto dare agli studenti un ruolo da protagonisti ed uno spazio “scientifico” in cui far incontrare alunni e docenti di scuole diverse che hanno messo in comune, confrontandosi, esperienze diverse. Gli attori provengono dall’Università Mediterranea, dal Conservatorio “Cilea”, dal Liceo Classico “Tommaso Campanella”, dal Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, dall’Istituto Tecnico Statale per il settore economico “Raffaele Piria”, dall’Istituto Comprensivo “Vittorino da Feltre – Carducci”. Si è pensato di dedicare questo spettacolo alla Città della Scienza di Napoli a cui devolvere il contributo, libero e volontario, che gli spettatori vorranno versare per contribuire alla sua ricostruzione. Un piccolo gesto nella consapevolezza che i giovani si educano al rispetto della legalità ed alla cittadinanza attiva con l’esempio, con gesti concreti e con il loro coinvolgimento attivo.

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