Reggio, donna uccisa di botte: in corso l’interrogatorio del marito

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VIOLENZA DONNE:TELEFONO ROSA,4 SU 5 IN CASA,1%DA SCONOSCIUTIE’ ancora al vaglio del pm di turno della Procura della Repubblica di Reggio Calabria e dei carabinieri la posizione del marito di Immacolata Ruimi, la donna di 53 anni morta sabato scorso in ospedale. L’uomo, che e’ in stato di fermo, e’ stato interrogato dal pm di turno della Procura per accertare sue eventuali responsabilita’ in relazione ai segni di percosse rilevati sul corpo della moglie il cui decesso, in un primo tempo, era stato attribuito a cause naturali. Al momento, secondo quanto riferito dagli investigatori, al marito di Immacolata Ruimi non viene contestata l’accusa di omicidio, ne’ volontario ne’ preterintenzionale. Si attendono gli esiti dell’attivita’ investigativa per chiarire il quadro della situazione e fare il punto sulle responsabilita’ che potrebbero emergere a suo carico anche in relazione a possibili condotte colpose che potrebbero essere collegate alla morte della moglie. I carabinieri, al momento, mantengono una linea di cautela e di riserbo in attesa dei possibili sviluppi delle indagini.

 

 

E’ stato disposto dal pm Antonella Crisafulli il fermo del marito della donna morta, come si e’ appreso in ambienti giudiziari. All’uomo viene contestato il reato di maltrattamenti seguiti da morte, per il quale e’ prevista una pena fino a 24 anni di reclusione. Il fascicolo dell’inchiesta sulla morte di Immacolata Ruimi e’ adesso al vaglio del gip, che deve decidere sulla convalida del fermo del marito della donna.

 

Intanto dall’autopsia è emerso che le lesioni rilevate sul corpo di Immacolata Ruimi sarebbero compatibili con le percosse subite.

 

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