Reggio Calabria, La Leonida Edizioni ha presentato presso il Salone di Torino Figlio di Mercurio il romanzo dell’autrice di Bassano del Grappa Gabriella Bertizzolo

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L’anno delle due “C”: Cile e Calabria, entrambe ospiti d’onore al XXVI Salone Internazionale del Libro di Torino, Lingotto Fiere, manifestazione dal titolo pregnante ed evocativo “Dove osano le idee”. Da ricordare che è il primo anno che il Salone dedica una sezione speciale a una Regione ospite: la Calabria con i suoi autori, le case editoriali, il patrimonio artistico e gastronomico. Nel padiglione 3 all’ampia esposizione di libri usciti per i tipi di editori calabresi, fra cui quelli della Leonida Edizioni del dott. Domenico Polito, faceva seguito un delizioso angolo di prodotti tipici culinari, un tripudio di colori ove il rosso del peperoncino dava un soffio di vita… se ce n’era bisogno! Alle pareti variopinte, maschere dell’artigianato locale venivano prese di mira da vari fotoamatori. Alcune sale di presentazione completavano lo spazio destinato alla regione ospite. All’Autrice Gabriella Bertizzolo era riservata la sala Meeting, dove alle 15.00 di giovedì 16 (primo giorno dell’evento) la dott.ssa Mara Rechichi l’ ha presentata al pubblico, parlando della sua produzione poetica e narrativa fino all’uscita freschissima del romanzo Figlio di Mercurio, edito dalla Leonida Edizioni, che per l’inedito si era aggiudicato due premi. La Rechichi si è soffermata ad analizzare la profonda valenza del sottotitolo “La mente ri(s)cattata”, chiedendo all’Autrice del rapporto esistente con la Calabria (la madre del protagonista del romanzo, Davide, è figlio di una signora di Papanice, piccolo paese vicino a Crotone). La Bertizzolo ha parlato dei diversi piani narrativi attraverso cui si snoda la vicenda del ragazzo bipolare, delle sue delusioni, scelte, pulsioni sessuali, voli e cadute… Alcuni passi in lingua calabro-crotonese sono stati gentilmente letti dalla dott.ssa Rechichi. Un particolare comico: proprio mentre l’Autrice avvisava i presenti che la storia, per le particolari tematiche e situazioni presenti era adatta ad un pubblico adulto, un gruppo di adolescenti prendeva posto sulle sedie

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