Reggio Calabria capitale dell’antimafia: migliaia di gerbere gialle in riva allo Stretto (FOTO)

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480894_652899891393344_1779708334_nIl giallo è il colore della primavera; giallo è il sole,  gialle sono le gerbere che già da ieri hanno iniziato a colorare la città sullo Stretto.

La gerbera gialla è, infatti, il fiore “adottato” dall’Associazione fondata da Adriana Musella, figlia dell’imprenditore Gennaro ucciso in un attentato nel centro cittadino nell’82, per ricordare le vittime della violenza criminale, troppo spesso dimenticate dai tribunali e dalle coscienze.

La gerbera come simbolo di rinascita e soprattutto di speranza per le nuove generazioni anche dopo vent’anni.

IMG_0464La chiamavano “visionaria”, Adriana Musella, quando andava in giro per l’Italia a raccontare la sua esperienza di figlia a cui la ‘ndrangheta ha portato via un padre: ”Quella morte non si è rivelata inutile. Gennaro Musella non è stato ucciso; continua a vivere, oggi più di prima, in quel fiore ricco di speranza, nel riscatto della memoria che rende giustizia alle vite spezzate dalla violenza criminale, nei cuori e nelle coscienze di ogni giovane che incontro“.

E ancora oggi dopo vent’anni sono migliaia i giovani, studenti e non, che si stringono attorno al Presidente del Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti; è un fiume giallo quello che ha attraversato il Corso Garibaldi dalle 9:30 di questa mattina con in testa il sostituto Procuratore Giuseppe Lombardo.

IMG_0454Studenti e tanta gente comune proveniente da tutt’Italia hanno invaso le strade cittadine con una gerbera gialla in mano. Tra loro gli atleti in kimono della palestra “Maddaloni” di Scampia, che ha adottato la gerbera come simbolo di lotta alla camorra; gli studenti della squadra veronese di vela; la scuola sci di Folgaria.

Spiegate anche le forze dell’ordine, che presidiano le vie cittadine e controllano dal cielo azzurro di questo venerdì primaverile reggino l’ordine pubblico.

L’invito di Adriana Musella è stato accolto anche dal Presidente del Senato Grasso, che al termine del corteo ha deposto una corona d’alloro proprio nella via intitolata all’imprenditore ucciso, via Gennaro Musella; sono presenti  anche il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, che già ieri all’apertura della manifestazione in un Teatro Siracusa gremito ha scagliato la sua accusa contro quella zona grigia di Reggio definita “servente.

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Il Presidente Grasso ha rilasciato le prime dichiarazioni mentre ha sfilato per le vie cittadine:  “Piu’ che dire, come spesso si dice, che i ragazzi sono la speranza per il nostro futuro, noi dobbiamo dare un futuro a questi ragazzi e dobbiamo cercare di creare le condizioni perché  abbiano un futuro. Questo mio impegno personale e politico adesso in questa nuova funzione (Presidente del Senato, ndr) sarà come sempre grande. Sotto questo profilo ci impegneremo a fondo per cercare di avviare questo processo di crescita e di sviluppo. Naturalmente dipende da tanti fattori ma noi per la nostra parte ce la metteremo tutta. L’esempio – ha continuato Grasso – è  la prima cosa per i ragazzi, lo dico da padre, da educatore, da persona che ha sempre avuto rapporti con i ragazzi. Penso che la prima cosa sia l’esempio. Quindi – ha concluso – dobbiamo essere noi per primi, intendo la politica in questa nuova veste rispetto al passato, che dobbiamo dare l’esempio per potere costituire una innovazione, un rinnovamento che garantisca un futuro a questi ragazzi“.

IMG_0465Reggio Calabria, dunque,  capitale dell’antimafia almeno per un giorno.

La manifestazione prosegue presso il Teatro “F.Cilea” per ricordare la vita di Gennaro Musella e  celebrare la nascita della Gerbera Gialla con uno spettacolo “La Memoria in Musical – vittima di mafia, nome comune di persona” a cura della compagnia “MagicaMenteMusical”.

Infine, alla presenza del Presidente del Senato, la consegna dei premi “Gerbera Gialla 2013“. Quest’anno tutte le celebrazioni saranno dedicate ad Antonio Manganelli, capo della Polizia di Stato recentemente scomparso, alla cui memoria il Coordinamento Riferimenti ha istituito un premio, che andrà a uomini e donne della Polizia di Stato particolarmente distintisi nella lotta alla mafia.

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