Messina, speciale elezioni: intervista al candidato Sindaco del centrodestra Vincenzo Garofalo

StrettoWeb

Poco più di tre settimane ci separano dalle elezioni amministrative nel Comune di Messina per il rinnovamento della giunta e la scelta del nuovo primo cittadino. Anche oggi StrettoWeb ha intervistato un altro dei sei candidati alla poltrona più prestigiosa di Palazzo Zanca. Si tratta di Vincenzo Garofalo sostenuto dalla coalizione di centrodestra, eletto onorevole alla Camera dei Deputati nella recente tornata elettorale di febbraio.

  • Chi è Vincenzo Garofalo?

Vincenzo Garofalo è una persona normale. Un uomo di 54 anni, che ha tre figli, laureato in ingegneria, che già dal 1995 si occupa di pubblica amministrazione. Una persona normale che ha voglia di impegnarsi di nuovo nella città e per la città.

  • Esperienze politiche?

La mia esperienza politica inizia nel 1994 con Forza Italia, negli anni ho seguito in tutte le evoluzioni questo mio partito.

  • Due punti chiave del suo programma?

Credo che un programma non può essere limitato a delle enunciazioni, ma deve essere una sorta di verbale di impegno con il quale pian piano ci si misura per non dimenticare gli interventi importanti da attuare. Il mio programma è incentrato soprattutto sul principio di “riportare la città alla normalità”. Messina è una città che porta con se una storia gloriosa, qui nel 1955 è nata l’Europa. Noi dobbiamo ricordarci di questo ogni giorno e quindi impegnarci per riportare Messina ad essere una grande città Europea. Nonostante i limiti di una città con un tessuto economico fragile, dobbiamo partire dalla storia per costruire un futuro di grande livello.

Messina deve essere una città che normalmente è bella, pulita, ordinata, dove i messinesi devono sentirsi orgogliosi di contribuire a tutto ciò. Credo che i cittadini hanno voglia di costruire una ”città normale”, in questi giorni riscontro tanta voglia di partecipazione in tutto il tessuto sociale.

Tuttavia, la vera priorità di Messina è il lavoro. Spesso il politico riceve visite di gente che “cerca” il lavoro, ma il lavoro non deve essere richiesto come una cortesia. Noi dobbiamo fare in modo che il lavoro arrivi a tutti, e per fare questo è necessaria una grandissima attività di sistema che parte dai sindacati, dalle imprese, dalle istituzioni che devono essere efficienti. Se riusciamo a creare un ”sistema Messina” cioè un progetto che ci permette di ricordare ogni giorno che se c’è un cittadino che ha un problema, quel problema in parte è anche di nostra responsabilità probabilmente ci sono i presupposti per creare sviluppo.

Le priorità del mio programma sono; “ritorno della città alla normalità” nella quale il cittadino messinese è parte attiva nel perseguire il miglioramento, e il lavoro come elemento fondamentale.

  • Messinambiente e Atm: necessario un cambio di rotta, come gestirebbe le partecipate?

Sono abbastanza severo nelle considerazioni riguardanti la gestione delle partecipate. Non avrei certamente lasciato che l’Atm continuasse ad esistere pur operando in condizioni più che precarie, senza dubbio sarei intervenuto in tempi non sospetti. Se il Comune di Messina dichiarerà il dissesto, questo sarà figlio anche della cattiva gestione delle partecipate che inevitabilmente gravano sulle casse di Palazzo Zanca.

Nell’orbita dell’Atm credo vadano fatte delle scelte programmatiche puntando sulla meritocrazia e sulle competenze. Bisogna far si che il Comune (inteso come macchina istituzionale) possa monitorare la gestione dell’azienda, anche trimestralmente, per poter bilanciare l’efficacia dei servizi in relazione ai costi degli stessi. Non sarà nelle mie intenzioni ridimensionare le risorse all’interno dell’Atm, bensì intendo salvaguardare tutti i posti di lavoro possibili in previsione che ogni posto di lavoro sia propedeutico all’erogazione di un servizio efficiente. Inoltre, non basterebbe investire risorse economiche per acquisire nuovi mezzi, ma sarebbe necessario investire sui servizi per renderli appetibili e far crescere l’indotto relativo all’acquisto dei biglietti.

Messinambiente è una società con delle potenzialità enormi, e dovrebbe diventare l’azienda di riferimento per la sfera che riguarda l’igiene ambientale di tutto il territorio. Per assorbire al meglio i circa 500 dipendenti di Messinambiente concentrerei l’azione della società su tutti i servizi erogati per chi si occupa di ambiente.

  • Se dovesse essere dichiarato il dissesto economico del Comune come si comporterebbe?

Purtroppo non posso escludere che il Comune possa dichiarare il default e devo ammettere di averci già pensato. Se ciò malauguratamente dovesse accadere, il Comune di Messina dovrà partire con una nuova amministrazione e con nuove risorse che devono consentire l’equilibrio di bilancio. L’impegno imprescindibile sarebbe senza dubbio quello di ottimizzare le spese e aggredire qualsiasi forma di spreco, per consentire che tutte le risorse risparmiate da questo tipo di operazione possano essere impiegate per costituire un fondo da investire per il rilancio della città. Ci tengo però a smentire che il default sia solo una fase depressiva. Sarebbe necessario partire da una nuova amministrazione e guardare al futuro con fiducia cercando di reperire nuove entrate senza dover per forza appesantire la pressione fiscale sui cittadini.

  • Come si può intervenire per il rilancio della Zona Falcata?

Il rilancio della Zona Falcata è un processo che si è bloccato per competenze che riguardano il governo Regionale, che ha dimostrato di essere poco generoso con la città di Messina nel non voler portare a compimento l’opera di bonifica dell’intera zona. Gli interventi da dover attuare riguardano sicuramente l’eliminazione dell’inceneritore, e della stazione di degassifica, due ruderi fatiscenti e nocivi per la salute dei cittadini messinesi. Tutto ciò che non serve, che non genera sviluppo deve assolutamente essere ‘azzerato’. La Zona Falcata deve tornare ad essere un terreno sgombro da questi ruderi fatiscenti, per poter iniziare una serie di opere che possano valorizzarne la particolare bellezza che la contraddistingue. Inoltre, sempre attraverso la collaborazione del governo Regionale, bisognerebbe chiudere l’Ente Porto, se il presidente Crocetta vuol bene alla città di Messina questo è un segnale importante che va dato a tutta la cittadinanza.

  • Perché i messinesi dovrebbero votarla?

Perché ho scelto, da messinese, di occuparmi di Messina. Perché negli anni mi sono occupato di amministrazione e credo di saper fare il mio dovere. Perché ho voglia di fare il Sindaco.

Le altre interviste di StrettoWeb ai candidati Sindaco:

  1. Messina, speciale elezioni: intervista al candidato Sindaco, Gianfranco Scoglio
  2. Messina, speciale elezioni: Renato Accorinti ai microfoni di StrettoWeb “L’abbraccio della gente dopo tanti anni di lotte”
  3. Messina, speciale elezioni: intervista al candidato Sindaco del movimento ‘Reset!’ Alessandro Tinaglia
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