Per entrambi l’accusa è di lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e resistenza a Pubblico Ufficiale. Sul posto sono state rinvenute e sottoposte a sequestro una spranga di ferro, due catene con un grosso lucchetto del tipo utilizzato per bloccare le ruote dei motorini, un coltello da cucina ed un pezzo di mattone, tutti intrisi di sangue.
I due aggressori, che al momento dell’arresto hanno reagito opponendo resistenza, sono trasferiti nel carcere di Gazzi. Le vittime della brutale aggressione, trasportate presso l’ospedale Piemonte, hanno riportato delle ferite giudicate guaribili in 8 giorni, mentre una delle due donne coinvolte è ancora in osservazione per una sospetta emorragia cerebrale.