Messina, Rete provinciale per il contrasto alla violenza sulle donne: i candidati-sindaco si impegnino affinchè il Comune aderisca al Protocollo

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All’indomani dell’approvazione da parte della Camera della Convenzione di Istambul per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne e mentre le cronache locali e nazionali riportano episodi sempre più frequenti e cruenti di femminicidio o di violenza, la Rete provinciale per il contrasto alla violenza di genere sollecita i candidati sindaco di Messina a impegnarsi pubblicamente a far aderire la nuova amministrazione, e più in generale il Comune, al Protocollo per il contrasto al fenomeno.

Il Protocollo, già siglato da Questura, Asp, Ufficio scolastico provinciale, Ordini professionali, Organizzazioni sindacali e datoriali e Associazioni, prevede interventi formativi nelle scuole e la adesione a specifici percorsi di tutela e supporto alle donne vittime di violenza.

“Oggi più che mai è importante che, chi si candida a guidare la città per i prossimi anni, si impegni pubblicamente sul tema del contrasto e della prevenzione alla violenza sulle donne sia attraverso la diffusione di un modello culturale incentrato sul rispetto della donna sia attraverso azione di concrete di supporto alle vittime – osservano dalla Rete-. L’adesione al Protocollo, anche in ragione della centralità del Comune come istituzione nella predisposizione di strumenti e meccanismi concreti di azione, sarebbe già un primo importante passo nella giusta direzione”.

“Ci auguriamo- concludono dalla Rete-, che ciascuno dei candidati risponda a questa nostra richiesta e che con la nuova amministrazione, qualunque sia il sindaco che uscirà dalle urne, si possa avviare una stagione di collaborazione e impegno su questo problema grave e drammatico”.

Al riguardo la Rete ricorda che il Convenzione di Istambul approvata all’unanimità nei giorni scorsi dalla Camera dei Deputati, sollecita l’adozione di politiche sensibili al genere e di contrasto a tutte le forme di violenza sulle donne, fisica e psicologica, esercitata in casa, nei luoghi pubblici così come in quelli di lavoro.

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