Messina, ecco perchè il Comune va verso il dissesto

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PalazzoZancaI primi mesi del 2013 il Comune di Messina li ha trascorsi costantemente sotto l’ombra del dissesto economico. Tra smentite e circostanze allarmanti non si è mai stati certi che Palazzo Zanca fosse davvero condannato al default. Ma adesso, il collasso del Comune di Messina appare inevitabile.

Gli esperti del commissario straordinario Luigi Croce hanno quasi terminato la stesura di una dettagliata relazione sulla situazione economico-finanziaria dell’ente, che verrà trasmessa la settimana prossima al Consiglio Comunale. Secondo indiscrezioni accreditate sarebbe già pronta anche la delibera di dichiarazione del dissesto finanziario.

La ragione che determinerebbe il fallimento nel tentativo si salvare il Comune, deriva dall’instabilità del Piano Pluriennale di riequilibrio finanziario, ovvero lo strumento che avrebbe potuto arginare la caduta verso il default. Infatti, l’adesione al fondo di rotazione (circa 50 milioni di euro) previsto dal governo Monti, aveva sospeso le procedure di dissesto finanziario avviate dalla Corte dei Conti, ma era vincolata proprio al successo del Piano di riequilibrio. Quest’ultimo è inevitabilmente legato al contratto di servizio dell’Amam, che ha ottenuto ben due pareri negativi del collegio e uno dei revisori dei conti, motivo per cui con ogni probabilità, già da lunedì il Consiglio Comunale non potrà a questo punto che bocciarlo.

Su Palazzo Zanca prende largo una coltre nera, anzi, nerissima. Il fallimento del Piano pluriennale con ogni probabilità sancirà la dichiarazione di dissesto economico.

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