Bova: grande successo per l’incontro “Mala politica, ‘Ndrangheta, commistioni con l’area grigia”

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Mala politica, ‘Ndrangheta, commistioni con l’area grigia. Di questo e di tanto altro si è parlato ieri a Bova nel corso di un incontro dibattito promosso ed organizzato dall’Amministrazione Comunale, Assessorato alla Cultura. Presenti all’incontro, svoltosi nella sala centrale del Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte, ex Pretura, moderato dal vice Sindaco Gianfranco Marino, Pasquino Crupi direttore de La Riviera, lo scrittore Gioacchino Criaco, Paolo Pollichieni direttore del Corriere della Calabria e il Magistrato Alberto Cisterna. Tanti i temi al centri della discussione. Ad inaugurare il giro degli interventi è stato Pasquino Crupi con un’analisi storica del fenomeno ‘ndranghetistico, dalla questione meridionale alle teorie del Lombroso, dall’attuale contesto politico e sociale della provincia reggina allo scioglimento spesso imponderato di tanti consigli comunali. Da Crupi a Pollichieni il passo è breve, ed è proprio il Direttore del Corriere della Calabria ad alzare il tiro rispetto alle responsabilità della classe politica calabrese rispetto ad una situazione ormai insostenibile. Al centro dell’intervento del Direttore Pollichieni la dissennata gestione politica degli ultimi anni, la connivenza di larga parte della politica con l’area grigia, fatta di malaffare e grembiuli “deviati”, ma fatta anche di interessi spiccioli che vanno dal piccolo appalto alle grandi opere. Pollichieni nel suo intervento punta in modo deciso anche una certa categoria di giornalisti che avrebbe messo e continua a mettere del suo nella gestione del potere, secondo un disegno preordinato che vorrebbe un diffuso sistema di potere fatto di commistioni più o meno evidenti, al centro della vita calabrese dell’ultimo decennio o poco meno. Pesanti e incisive ed autorevoli le parole di Pollichieni che hanno infiammato il dibattito suscitando non pochi punti di domanda. Secondo Gioacchino Criaco, scrittore di successo che, attraverso i suoi romanzi divenuti negli anni, cult per molti amanti del genere noir, il male della Calabria andrebbe ricercato in una condizione storica che vuole il calabrese sempre costretto da una condizione di bisogno, un sistema perverso che alimenterebbe clientele e reticoli, quelli che danno vita all’ormai “inflazionata” zona grigia. “Siamo figli di questa terra – spiega Criaco .- e ne conosciamo perfettamente i mali. Sappiamo chi veste le porpore e i grembiuli, che siede sugli scranni del potere e a chi conviene una simile condizione. Sappiamo tutto ciò, ma una delle poche vie per affrancarsi da una condizione opprimente, rimane quella della cultura, un bagaglio che la Calabria si porta dietro e che deve essere posto al centro della rinascita. Pentitismo, credibilità della politica e della magistratura, affermazione del diritto sociale e rappresentanza politica legata al fenomeno dello scioglimento dei consigli comunali. A tirare le fila riassumendo e mettendo in ordine i temi della serata è il procuratore Alberto Cisterna che, si sofferma su alcune questioni a suo dire fondamentali. Quanto al fenomeno del pentitismo – spiega Cisterna – si tratta di una materia assai delicata che negli ultimi anni ha rappresentato un momento di profonda riflessione e che va affrontata con le dovute cautele. La questione dello scioglimento dei consigli comunali, rappresenta un’altro importante nodo, di grande attualità e che meriterebbe un’analisi approfondita suddivisa per casi. È infatti impensabile attuare un’omologazione, prescindendo dalle analisi di contesto e dalle reali responsabilità. Parafrasando una frase di Andreotti – conclude Cisterna – non basta avere ragione, serve anche che qualcuno te la dia. Comprensibilmente soddisfatto a margine dell’incontro il vice Sindaco Gianfranco Marino. “L’appuntamento appena andato in archivio – spiega Marino – rappresenta sicuramente una tappa molto importante in quella che è la nostra programmazione culturale fatta di incontri, dibattiti, presentazione di volumi, un percorso su cui abbiamo fortemente puntato col preciso obiettivo di far diventare Bova punto di riferimento culturale per l’intera provincia reggina. I tanti consensi – chiude Marino – che giungono all0indomani delle nostre iniziative, ci dicono che la strada intrapresa è quella giusta”.

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