Il tema della XIV edizione, quest’anno, fa eco agli eventi astronomici che si attendono nel corso del 2013 con particolare riguardo all’arrivo delle Comete.
Le Comete sono oggetti celesti imprevedibili e spettacolari, che rimasero fino al XVII secolo oggetti sospesi fra mondo celeste e terrestre e carichi di significati e presagi: una dimensione da cui fu difficile strapparle, avvolte com’erano, non solo nella cultura popolare ma anche presso intellettuali da un’aura di mistero e suggestione magica.
Da questo contesto si stacca Seneca che nel libro VII delle sue Questioni Naturali inizia affermando che per fare uno studio completo e approfondito sulle comete “sarebbe indispensabile avere un catalogo di tutte le apparizioni di comete del passato”.
Seneca osserva: “Sono solo quindici secoli dacché si è cominciato a indagare il cielo e a dare nomi alle stelle; e solo da poco i Romani hanno conoscenze scientifiche.
Ci vorranno molte generazioni e poi tempo verrà che i posteri si stupiranno che noi non sapevamo cose così manifeste Il mondo ha movimenti irrevocabili e solo alcuni abbiamo imparato a conoscere”.
“Verrà poi qualcuno a dimostrare in quali regioni del cielo corrano le comete, perché errino separatamente dagli altri corpi celesti, quale sia la loro grandezza”. Quel qualcuno sarà Newton.
A partire infatti dalle osservazioni di Tycho Brahe risultò chiaro che di quegli astri era possibile avere una conoscenza reale, a tal punto che il dibattito scientifico nei decenni centrali del Seicento si concentrò in gran parte su di loro, dando vita a un confronto animato e fecondo, ricco di sfaccettature teoriche e tecniche.
Oggi sappiamo che le comete sono corpi ghiacciati orbitante nel Sistema Solare, che evaporano parzialmente quando si avvicinano al Sole, sviluppando una nube diffusa di polveri e gas e, usualmente, una o più code.
È generalmente accettata l’idea che molte comete abbiano origine da una nube sferica che avvolge il Sistema Solare posta ad una distanza di circa 50.000 UA. Questa ‘riserva’ di nuclei cometari è chiamata Nube di Oort. Altre sembrano provenire dalla Fascia di Kuiper, situata oltre l’orbita di Nettuno.
Di questo e molto altro ancora tratterà, in una conferenza a tema: “Le Comete: una dissonanza nella musica celeste”, il Prof. Massimo Mazzoni (Università degli Studi di Firenze) questa sera (16 aprile 2013, ore 21,00) al Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria.