Regione Calabria, l’Assessore Trematerra è intervenuto sulle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Coldiretti Calabria Molinaro

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Riceviamo e pubblichiamo:

L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra è intervenuto – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – sulle dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro, riguardanti l’esito dell’intervento di rinnovamento della Giunta Regionale della Calabria operato dal Governatore Giuseppe Scopelliti, ringraziandolo per gli auguri di buon lavoro rivolti alla nuova Giunta. Trematerra ha ringraziato Molinaro anche “per aver considerato la propria riconferma ad Assessore regionale come un buon viatico per l’agricoltura regionale”. L’Assessore regionale non ha potuto però far passare sotto silenzio quanto successivamente asserito dallo stesso presidente di Codiretti, in ordine ad “una fiducia che il riconfermato Assessore Regionale all’agricoltura dovrebbe adesso guadagnarsi da parte degli agricoltori, riuscendo a rendere più efficiente la macchina burocratica regionale sulla gestione dei fondi comunitari e su quelli ordinari, con una maggiore concertazione sul tema delle riforme ecc”. A tali affermazioni l’Assessore Trematerra ha risposto semplicemente ricordando al Presidente Molinaro che “la gestione dei Fondi Comunitari e’ eccellente, basti pensare che con una percentuale del 94% di impegni sul PSR, la Calabria si colloca tra le Regioni più virtuose nella gestione del Programma; così come con il raggiungimento degli obiettivi di spesa “qualificata”, in questi tre anni, il Dipartimento e’ stato ed è sicuramente garanzia di ottimo funzionamento. Così come peraltro recentemente certificato dai dati sulla progressione della spesa che, non più tardi di qualche settimana fa, si è visto costretto a “pubblicizzare”, sempre per rispondere ad un incomprensibile comunicato di Coldiretti in relazione a fantomatiche inefficienze dell’organismo pagatore della Regione Calabria. Vorrei anche evidenziare – ha aggiunto Trematerra – come il rapporto sulla gestione finanziaria dei PSR redatto dalla Corte dei Conti Europea per l’esercizio finanziario 2011 mostri, in Europa, un tasso medio di errore del 7,7%. La nostra regione si colloca all’1,8%. Questa performances ha sicuramente un costo/peso sul piano della gestione amministrativa, ma sul terreno dei controlli la mia indicazione è quella del massimo rigore. Che dire poi della gestione dei Fondi Ordinari, dove il Dipartimento Agricoltura sta riuscendo a ridurre drasticamente sprechi e prebende per attività inutili, lavorando invece alla reale valorizzazione delle “vere” eccellenze calabresi e rilanciando l’immagine della nostra Regione nel panorama locale ed in quello internazionale. E sul tema delle riforme, gli atti approvati e giá operativi parlano da soli: legge sull’olivo, legge forestale regionale, istituzione della nuova Arsac, normazione di Gas e Godo. No pregiatissimo Presidente Molinaro, questa volta, mi permetto molto sommessamente di farle notare che ha sbagliato completamente il tiro. Mi vedo costretto ad affermare, solo ed unicamente allo scopo di dare un’immagine veritiera ed onesta della situazione, che la fiducia accordatami dal Presidente Scopelliti, non è frutto soltanto di un accordo politico, ma discende sicuramente dal buon lavoro svolto nel comparto agricolo calabrese in questi tre anni, dai risultati raggiunti e dalle concrete prospettive che il Dipartimento Agricoltura, non a caso proprio in questa fase storica, e’ capace di rappresentare. Certo e’ vero – ha aggiunto Trematerra – le lungaggini amministrative esistono, e non smetteremo mai di lavorarci per ridurle al minimo, sempre che le istanze siano corrette e legittime. In caso contrario, una firma la si potrebbe aspettare anche per decenni! Amministrare una realtà come la nostra e’ una cosa seria e non bisogna lasciarsi andare sbandierando inefficienze altrui e disastri all’orizzonte, facendo in altri termini propaganda, per non ben chiari obiettivi. E non parliamo più – ha concluso Trematerra – di “viaggi della speranza”. Il loro accostamento a presunte lungaggini amministrative, non è stato delicato nei confronti di tutte quelle persone che quotidianamente, e per ben altre ragioni, ne provano realmente il significato”.

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