Reggio: tre giorni per tutelare la professione giornalistica

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“Libertà di stampa e qualità dell’informazione possono essere garantite solo con la professionalità e il giusto trattamento economico e previdenziale dei giornalisti”. Parte da oggi la tre giorni calabrese per la tutela della professione giornalistica con appuntamenti tematici che vedranno protagonisti il vicesegretario Fnsi e segretario regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, il presidente della Fnsi, Giovanni Rossi, i presidenti emeriti dell’Ordine nazionale dei giornalisti, Lorenzo Del Boca e Mario Petrina, consiglieri nazionali e regionali della Fnsi, del Sindacato, dell’Ordine, dell’Inpgi, della Casagit, dell’Ungp, dei gruppi di specializzazione del sindacato, Comitati e Fiduciari di redazione. Reggio Calabria, è stata la sede della prima tappa con la firma di un Protocollo d’intesa per regolamentare l’accesso dei giornalisti presso l’Assemblea legislativa della Calabria. A Palazzo Campanella, a fare gli onori di casa è stato il presidente del Consiglio regionale, Francesco Talarico. “Giornata significativa per il giornalismo calabrese. La diffusione delle notizie, con la nuova tecnologia, avviene a livello internazionale e quindi il ruolo dell’informazione diventa fondamentale. Noi sin dal giorno dell’insediamento abbiamo puntato soprattutto sulla trasparenza. Siamo aperti e disponibili a qualsiasi confronto. A tutela del sistema, chi entrerà in consiglio regionale dovrà avere un contratto ufficiale con il giornale di riferimento. Tutto diventa più professionale con la firma di questo protocollo d’intesa.

“Passaggi forti quelli del vicesegretario nazionale Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria Carlo Parisi: “la difesa della professione giornalistica è una battaglia che va condotta con forza e che riguarda l’intera categoria. Quella dei più garantiti, che così continuando, rischiano di veder crollare il sistema previdenziale e assistenziale e quella dei più deboli come i precari o i freelance che non possono e non devono derogare al diritto di farsi retribuire, molte volte accettando di sottostare a umiliazioni e ricatti. Il protocollo d’intesa che firmiamo in questa giornata serve per affermare quelli che sono i principi fondamentali per esercitare la professione di giornalista. Basta allo sfruttamento ed alla mortificazione della professione”. Il terzo intervento è stato quello del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Calabria Giuseppe Soluri: “La firma del protocollo d’Intesa, non vuole altro che agevolare il giornalista nello svolgimento delle sue mansioni, evitando situazioni spiacevoli e di confusione. L’intento è quello di migliorare la qualità del lavoro giornalistico con il riconoscimento delle professionalità e provare una volta per tutte ad eliminare il nero che esiste. Il vero patrimonio di ogni giornalista è la credibilità, insieme alla preparazione ed alla serietà professionale.”

La presenza del presidente nazionale della Federazione della Stampa, Giovanni Rossi, è servita anche per fare il punto sullo stato dell’arte degli uffici stampa, sia dal punto di vista normativo che da quello contrattuale. “La prima cosa che mi viene da dire è grazie. Grazie per l’iniziativa lodevole. Le regole sono il presupposto vero per la libertà. C’è una enorme area di precariato e lavoro nero. Serve un progetto governativo che aiuti l’editoria ad uscire da questo momento di grave difficoltà. Ma da questa situazione si deve uscire anche attraverso il rispetto delle regole. Il protocollo d’intesa è un passo fondamentale in questo senso.”

Gli appuntamenti proseguiranno mercoledi primo maggio a Marina di Sibari, giornata in cui si terrà il convegno sul tema “Il giornalista, la libertà di stampa e l’etica professionale” contestualizzato in quella che è la sesta edizione della Giornata dell’Informazione in Calabria. Terza ed ultima giornata quella del 2 maggio a Cosenza con la conferenza su “Qualità dell’informazione in difesa della libertà di stampa”.

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