Reggio, nota degli ex dipendenti Gdm: “siamo gli unici a dover pagare per questo fallimento pilotato”

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Pubblichiamo integralmente la lettera diffusa dagli ex dipendenti Gdm: Oggi 5 aprile , si terrà il tavolo tecnico, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con il commissario Parrinello, le sigle sindacali e una delegazione di lavoratori; si discuterà se dare seguito alla proposta della società Vi.Bon. Srl già approvata dal Comitato di Sorveglianza del Tribunale Fallimentare di Milano o se optare per la proposta della società Gruppo AZ SpA.

Entrambe le proposte non riguardano l’intera azienda, ma una parte di essa e questo porta ad escludere dalle eventuali riassunzioni più della metà dei lavoratori, cioè su 600, in cigs dal luglio 2012, verrebbero riassunti soltanto 230 circa. Gli imprenditori sono restii a investire su un’azienda che è inattiva da un anno, a seguito della decisione incomprensibile del Commissario Parrinello di chiudere i punti vendita nell’attesa dell’allora prossima riapertura che sarebbe dovuta avvenire entro 60/90 giorni; per cui hanno considerato solo i punti vendita che avevano un fatturato più alto, tra questi quelli dell’area grandi superfici.

Gli ex dipendenti dell’ex GDM SpA sembrano essere gli unici a dover pagare lo scotto più alto di un fallimento pilotato ordito ai danni delle varie agenzie statali dei fornitori e dei dipendenti, si sta facendo di tutto per farlo ricadere sulle teste delle persone che con il loro lavoro sono riusciti a portare avanti l’azienda in modo egregio, ricordiamo infatti che la stessa Gdm è presente sul territorio da almeno 30 anni e che era arrivata a fatturare negli ultimi anni circa  200.000.000,00 di euro (prima del 2010, anno in cui inizia la “crisi”).

Non si spiegano i dipendenti il perchè di questo fallimento, come non si spiegano il perchè non si siano presentati all’offerta economica altri imprenditori, come si era detto alla prima uscita del bando, articoli vari e notizie date dalle tv locali avevano dato per certo e scontato che almeno 4 aziende avevano presentato manifestazione di interesse, e si parlava di aziende molto importanti con marchio nazionale.

Forse ci sono interessi particolari tra imprenditori? Forse la GDO funziona a “cartelli”? Oppure, viene da pensare, a un’eventuale scambio di “favori”? Forse si sta ripetendo quello che è già successo nell’estate 2011? Quando l’azienda è stata consegnata a Eurologistik nell’attesa che si concludesse la fase del concordato preventivo e che avrebbe dato seguito ad altre operazioni.

Certo le decisioni del Montesano risultarono allora incomprensibili, visto il valore dell’azienda, come altrettanto discutibili quelle del Commissario Parrinello, ancora più strano risulta l’esito del Bando che si è concluso con delle trattative private tra il Parrinello e gli imprenditori. Tutto tenuto all’oscuro dei lavoratori e delle sigle sindacali.

La fine della GDM sta risultando una brutta fine, sopratutto considerando che nel lontano 2003 si erano aperte le trattative di vendita con COOP Liguria. Per tutti questi perché i dipendenti hanno occupato da ieri mattina un PV e non desisteranno dalla loro lotta per la verità, per la giustizia, per la tutela del loro sacrosanto diritto al lavoro … nessuno tocchi la dignità dei dipendenti GDM.

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