Reggio: maxi-operazione dei Carabinieri ad Arghillà, nella terra dell’illegalità incontrollata. Tanti provvedimenti, tutti i dettagli

StrettoWeb

Nella giornata di ieri circa 100 militari della Compagnia di Reggio Calabria sono stati impegnati in un servizio di controllo straordinario del territorio cittadino nei quartieri villaggio Arghilla’ Nord, San Giovannello e Rione Modena. L’attività rientra nell’ambito di un piano di intensificazione dei controlli disposto dal Comando Provinciale di Reggio Calabria a seguito del verificarsi di una recrudescenza di alcuni fenomeni delittuosi quali, furti e danneggiamenti di autovetture, verificatisi, in particolare nel quartiere Arghillà di Reggio Calabria. Da parte dei cittadini erano giunte molteplici segnalazioni di fenomeni di diffusa illegalità nell’area. Per questo motivo è stato dispiegato un imponente dispositivo di controllo del territorio che ha visto l’impiego sul campo, oltre che dei militari della compagnia cittadina, anche del personale del Nucleo Investigativo, della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale, in ausilio alle operazioni sono stati impiegati alcuni Reparti Speciali in forza al Gruppo Operativo Calabria di Vibo Valentia, in particolare sono intervenuti i cacciatori dello Squadrone Eliportato, i militari della Compagnia Speciale le unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivi e stupefacenti, le operazioni sono state dirette grazie anche all’impiego di un elicottero provvisto di particolare equipaggiamento che dall’alto ha fornito agli operatori utili indicazioni operative. Nel corso delle attività sono state effettuate oltre 60 perquisizioni in abitazione, sono stati controllati tutti i soggetti sottoposti agli arresti domiciliari o a misure alternative, disposti anche due posti di blocchi con controlli di centinaia di veicoli.
Nel corso dell’attività sono stati controllati parenti e amici del catturando VITO MORELLI, classe 1986, reggino. Predetto, destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di concorso in furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, si era sottratto alla cattura da parte dei militari del Comando Provinciale di Reggio Calabria, che lo stavano cercando dalla fine di febbraio di quest’anno. In particolare il MORELLI si era reso responsabile il 3 febbraio del 2013, in Montebello Jonico di un furto in una tabaccheria, scoperto da parte dei militari della locale Stazione Carabinieri che avevano effettuato un inseguimento per bloccare gli esecutori del furto. Nella circostanza i militari al termine di un prolungato inseguimento riuscivano a bloccare ed arrestare nella flagranza del reato di furto aggravato BEVILACQUA Alessandro, classe 88, reggino mentre il MORELLI riusciva a darsi alla fuga. Grazie alle indagini dei Carabinieri venivano raccolti sufficienti elementi per incastrare il MORELLI pertanto su richiesta della Procura della repubblica, il GIP emetteva il 23 febbraio 2013 una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il MORELLI veniva rintracciato per strada dai militari del NORM della Compagnia di Reggio Calabria, lo stesso alla vista dei militari che immediatamente lo riconoscevano, non opponeva alcuna resistenza. Nel corso dell’attività venivano eseguiti due ordini di esecuzione degli arresti domiciliari nei confronti di:

  • M.N. classe 60, reggino, condannato per i reati di furto tentato in concorso, ricettazione, estorsione e porto illegale di armi;
  • A.D., classe66, reggino, condannato per tentata rapina, sostituzione di persona, violazione di domicilio e porto abusivo di armi.

Nel corso delle perquisizioni venivano rinvenute, occultate all’interno di una abitazione, n.70 cartucce cal. 9×21, per questo motivo veniva deferito in stato di libertà per detenzione abusiva di munizioni, S.D. classe 59, reggino, pregiudicato.

La sorpresa dei militari è stata nel vedere realizzata al piano terra di una palazzina, in una sorta di cantinola, una sala giochi provvista di ogni tipologia di giochi, da quelli elettronici al calcio balilla e al biliardo. La sala giochi realizzata in modo del tutto abusivo su un’area demaniale, veniva alimentata con allaccio abusivo alla rete elettrica, era stata, inoltre realizzata un’opera edilizia risultata abusiva. Per questi motivi veniva deferito in stato di libertà A.C., classe 88, reggino, gestore della suddetta sala giochi, i reati che gli vengono contestati sono quelli di furto di energia elettrica, violazione della normativa edilizia ed esercizio abusivo di giuochi d’azzardo. Tutto il materiale veniva sottoposto a sequestro. I militari impegnati nell’effettuazione dei posti di blocco, insospettivi del comportamento del conducente di una autovettura, approfondivano il controllo attraverso una perquisizione dell’abitacolo della stessa dove rinvenivano, abilmente occultata sotto il sedile, una pistola modello revolver con marca e matricola abrasa calibro 32 provvista di 6 cartucce al’interno del tamburo, perfettamente funzionante. Per questo motivo veniva tratto in arresto con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina, T.S. classe 58, reggino, pluripregiudicato.

Condividi