Reggio, assenteismo al Comune: gli indagati salgono a 75 (i nomi), tutti accusati di “truffa aggravata”

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Sono 75 gli indagati per assenteismo al Comune di Reggio Calabria: i militari della Guardia di Finanza hanno notificato il decreto di fissazione di interrogatorio. Oltre ai 42 impiegati comunali di cui abbiamo già parlato ieri, sono coinvolti nell’inchiesta della Procura di Reggio anche altri 33 dipendenti di Palazzo San Giorgio che sono dipendenti dello staff del sindaco, ufficio di Gabinetto, segreteria generale, presidenza del Consiglio comunale, della Giunta, dell’assessorato cultura, messi, uscieri, autisti, albo e archivio, “Decreto Reggio” o addirittura i cosiddetti “articolo 90” che sono dei collaboratori del primo cittadino assunti a tempo determinato fino a quando rimane in carica una determinata amministrazione che li ha scelti.
I nomi dei nuovi 33 indagati, oltre i 42 già pubblicati ieri (qui l’elenco con le rispettive qualifiche), sono Paolo Di Blasi, Giuseppe Fortugno, Adelaide Primicino, Angelo Panzera, Natale Ateneo, Beniamino Arco, Giovanni Raffaele Cutrupi, Consolato Erbi, Manuela Crisalli, Giuseppe Crucitti, Orsola Maria Capua, Domenico Squillace, Mariangela Chirico, Amalia Arvasio Crisalli. Ed ancora, sempre individuati a gruppetti perchè si scambiavano reciprocamente la cortesia di timbrare al collega l’entrata o l’uscita dall’ufficio, Teresa Guido, Paolo Lombardo, Angelo Labate, Antonio Casciola, Domenico Cormaci, Cataldo Iozzi, Saverio Foti, Maria Catherina Casula, Marcello Rando, Francesco Crea, Antonia Quattrone, Temistocle Monoriti, Domenico Cilione, Francesco Latella, Antonino Celibato, Vincenzo Pellicanò, Gaetano Campolo, Domenico Calù, Elvira Tripodi. In tutto quindi sono 75 gli indagati, tutti sotto accusa per truffa aggravata dalla circostanza “di aver commesso il fatto a danno dello Stato o di altro ente pubblico” e adesso a rischio licenziamento. Per alcuni impiegati, infatti, è scattata anche la recidività del reato. Gli investigatori delle Fiamme Gialle hanno lavorato per un mese intero nell’area di Palazzo San Giorgio, tra il 21 aprile e il 21 maggio 2011, quando Palazzo San Giorgio era retto da Giuseppe Raffa come sindaco facente funzioni. I militari hanno ripreso, filmato e fotografato gli impiegati che anzichè recarsi al lavoro, si facevano a vicenda il favore di “passare” il badge ma poi andavano a fare shopping sul corso Garibaldi, oppure la spesa, oppure dal barbiere. Già fissati i primi interrogatori davanti al gip di Reggio Barbara Bennato. Tre giorni scanditi da dieci indagati che sfileranno in Tribunale per argomentare la loro posizione.

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