Niscemi: blitz attivisti al Muos, in quattro salgono sui tralicci

StrettoWeb
Il Muos di Niscemi

Un gruppo di 10 attivisti No Muos ha compiuto un blitz all’interno della base americana di contrada Ulmo, a Niscemi, e quattro di loro si sono arrampicati sul traliccio di una delle 46 antenne in esercizio da anni. Protestano per impedire la costruzione del sistema di comunicazione satellitare, ritenuto pericoloso per la salute dei cittadini e per l’ecosistema del comprensorio. La polizia e’ intervenuta sul posto per indurre i dimostranti a uscire volontariamente dal presidio militare statunitense.

I manifestanti protestano contro il Muos, il sistema di comunicazioni satellitari dalla Marina degli Usa, i lavori sono stati sospesi fino al 31 maggio, grazie ad un accordo stilato a Palazzo Chigi. Lo stop in attesa dei risultati di uno studio sugli effetti delle onde radar sull’ambiente e sulla popolazione. ”Vogliamo la chiusura del cantiere, subito: c’e’ stata una revoca dell’ autorizzazione dei lavori da parte del governo regionale che deve essere rispettata, e a quanto pare non lo è”. Cosi’ Desy, una dei quattro attivisti No Muos saliti due due tralicci dell’antenne radio della base militare Usa, dal telefonino spiega i motivi della protesta. Lei e’ su un traliccio con ”Nicola e Simona”, mentre, spiega, su un altro si trova ”Turi”. ”Noi chiediamo – aggiunge Desy prima che la linea cada e il numero diventi irraggiungibile – che vengano smontate le antenne e sia disattivato questo sistema che noi non vogliamo e chiudere immediatamente il cantiere Muos”.

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