Contrasto alla pesca illegale del bianchetto nell’alto jonio cosentino: sequestrati 100 chili di novellame

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Continua con pattuglie in tandem a terra e in mare l’attività di prevenzione, da parte della Capitaneria di porto, dei danni causati all’ecosistema marino dalla pesca illegale del novellame di sardina, nell’alto jonio cosentino, disposta dal Capitano di Fregata (CP) Antonio D’AMORE nell’ambito delle direttive regionali e nazionali per il contrasto alle forme illegali di pesca.

Militari del Compartimento marittimo di Corigliano Calabro, a seguito di mirate osservazioni ed appostamenti lungo la costa, operate specie all’alba, hanno infatti sequestrato, in quattro distinte operazioni, ad Amendolara, Villapiana, Schiavonea di Corigliano e Rossano, 20 cassette per complessivi oltre 100 chili di novellame di sardina appena sbarcati o posti in commercio per la vendita.

Ad Amendolara e Schiavonea gli uomini della Guardia Costiera hanno provveduto a bloccare in pieno centro cittadino dei furgoni mezzo con a bordo il “bianchetto” pronto per la vendita, che avveniva senza ghiaccio o frigorifero e con esposizione agli agenti atmosferici ed ai gas di scarico degli autoveicoli in transito e quindi in cattivo stato di conservazione.

A Villapiana e Rossano, invece, in occasione dell’attività di vigilanza lungo la costa, altro novellame è stato sequestrato proprio mentre veniva sbarcato sulla spiaggia da pescatori, pronto per essere successivamente commercializzato.

Sempre a Rossano ad un altro pescatore sono stati sequestrati oltre 100 metri di rete di tipo sciabica con sacco cieco e maglie inferiori a 3 millimetri, in quanto attrezzo da pesca non consentito. Elevata anche una multa di 4000 euro per violazione della normativa nazionale in materia di pesca.

Tutto il prodotto ittico, complessivamente oltre 100 chili, è stato quindi sottoposto a sequestro penale.

I veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, intervenuti su richiesta dei militari della Guardia costiera, hanno certificato la non idoneità e commestibilità del pesce per il consumo umano; è stato quindi distrutto mediante rigetto in mare.

I militari hanno segnalato alle Procure della Repubblica di Castrovillari e di Rossano i pescatori per la violazione del Decreto legislativo n. 4/2012  e del Regolamento (CE) 1967/2006.

L’attività di vigilanza, da parte dei militari della Guardia costiera lungo il litorale dello Ionio cosentino, è finalizzata alla salvaguardia delle risorse ittiche ed alla tutela dell’ecosistema marino.

I controlli continueranno nei prossimi giorni ricordando che, oltre alla pesca ed alla commercializzazione, del novellame è vietata anche la sola detenzione; i regolamenti comunitari prevedono quale taglia minima per la detenzione e commercializzazione della sardina gli 11 centimetri e per l’alice 9 centimetri.

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