C’é anche l’imprenditore Giorgio Cannizzaro, 63 anni, tra i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare eseguita da carabinieri nell’ambito dell’operazione ‘Fiori bianchi 2′ della Dda della Procura di Catania. E’ stato arrestato a Roma, dove risiede. Secondo l’accusa avrebbe “intrattenuto per conto della ‘famiglia’ di Cosa nostra di Catania documentati ‘rapporti’ con i grossi imprenditori, appartenenti alla mafia siciliana e alla camorra”. Arrestato anche Francesco Ferrera, 49 anni, figlio del capomafia deceduto, Natale. Un provvedimento in carcere, perché già detenuto per altra causa, è stato notificato all’ergastolano Santo Battaglia, 52 anni, indicato come lo storico capo del gruppo del Villaggio Sant’Agata di Catania, che, secondo alcuni ‘pentiti’, “non ha mai reciso i suoi legami con la cosca e ha anzi continuato a percepire uno ‘stipendio’ mensile di 1.500 euro”. I collaboratori di giustizia hanno anche parlato di quelle che la Procura di Catania definisce “pericolose ed allarmanti collusioni tra gli esponenti della ‘famiglia’ catanese di Cosa Nostra e l’agente della polizia penitenziaria Giuseppe Seminara”, di 42 anni. L’ assistente capo in servizio nella casa circondariale di Catania-Bicocca è “ritenuto responsabile di aver messo a disposizione degli affiliati detenuti del clan, in più circostanze, telefoni cellulari, radio, orologi, champagne ed altro, oltre ad informarli delle traduzioni che riguardavano gli appartenenti alla ‘famiglia'”.
Catania, operazione ‘Fiori bianchi 3’: i nomi degli arrestati, c’è anche l’imprenditore Giorgio Cannizzaro
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