Torregrotta: tra spazzatura e lungomare crollato, il degrado è servito. Le foto

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StrettoWeb

SA detta di alcuni abitanti, Torregrotta, piccolo comune in provincia di Messina, sta attraversando uno dei momenti peggiori della sua storia. Appena 7500 residenti, eppure tanti, forse troppi problemi. Basta farsi un giro per le poche strade del paese per rendersene conto. Impossibile non accorgersi dei muri di spazzatura che si fanno sempre più alti. I cassonetti neanche si vedono più. E poi, da ieri, si è aggiunto un altro problema. Era annunciato, era previsto, tutti sapevano che prima o poi sarebbe successo. Il lungomare “Rosario Livatino” è stato distrutto da una mareggiata. Un’opera realizzata nel 2010, e già completamente da rifare.

Nuove catene montuose?

Montagne. Vere e proprie montagne si spazzatura sono quelle che si vedono per le strade di Torregrotta, e che potete vedere pure voi nelle foto a corredo di questo articolo. I rifiuti non vengono raccolti da quasi 2 mesi, esattamente dal 29 gennaio, quando gli operai della Dusty, da mesi senza stipendio, hanno incrociato le braccia. Eppure la situazione si sarebbe dovuta sbloccare il 1° di marzo, quando una delibera firmata dalla Giunta guidata dal sindaco Antonino Caselli (qui il documento) ha autorizzato lo stanziamento di 100mila euro, da anticipare direttamente alla Dusty per la ripresa della raccolta.

Eppure sono passate oltre 2 settimane e non un solo sacchetto è stato raccolto. Alcune zone sono diventate vere e proprie discariche, pericolose sia dal punto di vista della salute, con esalazioni maleodoranti e proliferazione di ratti, sia per la circolazione viaria. La spazzatura in alcuni casi invade letteralmente la carreggiata stradale, con i conseguenti disagi per automobilisti e motociclisti.

Sarebbe, volendo, un disagio per i soli torresi, se non fosse che il 7 aprile si terrà un’importante manifestazione automobilistica: il 18° Slalom Torregrotta-Roccavaldina. Si tratta della prova d’apertura del Campionato Italiano Slalom, promossa dal Gianfranco Cunico Club ed organizzata dall’Automobile Club Messina. Un evento che ogni anno attira centinaia di appassionati da tutta Italia, e che saranno costretti allo spettacolo poco edificante della nuova catena montuosa della cittadina.

Il crollo annunciato

E un altro spettacolo lo si può osservare sul lungomare “Rosario Livatino” di Torregrotta, letteralmente venuto via a causa della mareggiata di ieri, 15 marzo. Un’opera realizzata nel 2010, ma senza alcuna autorizzazione. Tant’è che la Procura della Repubblica nel luglio scorso ha chiesto tre rinvi a giudizio per i tecnici comunali responsabili dei lavori: i geometri Domenico De Luca ed Antonio Marchetta dell’Ufficio tecnico e di Pietro Nastasi, dell’Area tecnica territorio e ambiente. Secondo l’accusa il lungomare sarebbe stato costruito pur non essendo il Comune in possesso delle autorizzazione degli enti proprietari, del demanio marittimo e della Soprintendenza.

Insomma, un’opera che secondo molti torresi sarebbe stata distrutta dal mare in tempi non troppo sospetti. Ed in effetti così è stato. Il maltempo delle scorse ore ha dato il “colpo di grazia” al lungomare “Livatino”, rendendolo sostanzialmente impraticabile. Anzi, di più, pericoloso, come si evince dalle foto. Il tratto crollato fortunatamente è stato però subito transennato, ma si sa che gli incoscienti non mancano mai. Inoltre, data l’inchiesta in corso, è difficile dire quando il danno potrà essere riparato, essendo un intervento edilizio “illecito”. E in tutto questo c’è chi si chiede: “ma il Prefetto dov’è?”.

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