Reggio, l’Ance ai commissari: “situazione inaccettabile, così falliranno molte imprese con licenziamenti di massa”

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palazzo_san_giorgioIeri, 22 marzo 2013, presso il Palazzo del Comune di Reggio Calabria, si è tenuta la riunione tra la rappresentanza di ANCE Reggio Calabria ed il funzionario delegato della Commissione Straordinaria per la trattazione della questione dei crediti vantati dalle imprese del settore edile per lavori eseguiti in favore dell’amministrazione comunale. Nel corso dell’incontro sono emerse criticità inconciliabili con le stringenti esigenze del sistema produttivo, in quanto le ipotesi di proposte ventilate per il rientro dei debiti verso le imprese dal funzionario della Commissione straordinaria prospettano una riduzione dei crediti esistenti al 31 dicembre 2012 di circa il 30% del loro valore nonché una dilazione dei relativi pagamenti fino a 10 anni.
comune reggio calabria palazzo san giorgioAnce Reggio Calabria ritiene necessario un incontro urgente con il Commissario Panico, per affrontare una situazione oggettivamente inaccettabile, soprattutto per il fatto che la maggioranza dei crediti – risalenti anche a partire dal 2008 – è stata già ceduta al sistema bancario ed una loro decurtazione o dilazione nel tempo comporterà inevitabilmente il fallimento di moltissime realtà aziendali, con il conseguente licenziamento di massa di centinaia di dipendenti in un settore strategico per la fragile economia reggina e che ha già perso oltre il 35% del monte salari nel solo ultimo anno. “A seguito dell’incontro con il delegato della Commissione straordinaria, esprimiamo grande preoccupazione per la sopravvivenza del nostro settore – dichiara il presidente di ANCE Reggio Calabria Francesco Siclaria causa della oggettiva insostenibilità delle ipotesi paventate. Il governo della città non può essere espletato con criteri meramente ragionieristici, ma necessita piuttosto di una valutazione accurata delle conseguenze sociali ed economiche delle azioni da intraprendere. Gli scenari ventilati dalla Commissione straordinaria appaiono infatti viziati da previsioni che non sembrano tenere in alcun conto la gravissima situazione in cui versa il sistema produttivo, stretto nella morsa del sistema creditizio e della mancanza di prospettive concrete di lavoro. Una situazione ancora più inaccettabile alla luce dei sacrifici fatti dal nostro settore e dalla nostra associazione in termini di responsabilità, accolli finanziari e della massima disponibilità ad intervenire quotidianamente per garantire i servizi essenziali alla città che oggi sono messi definitivamente a rischio. Se non verranno presi tempestivi provvedimenti per garantire il pagamento del dovuto sarà inevitabile la chiusura di molte imprese a cui la nostra associazione non potrà assistere passivamente. Per scongiurare tali deleteri sviluppi occorre l’immediata convocazione di un tavolo tecnico con il prefetto Panico, che sia risolutivo e porti ad un accordo tempestivo, efficace, funzionale e sostenibile”.

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