Si sono chiuse le indagini preliminari dell’operazione “Gotha 3”, che ha visto coinvolti a vario titolo otto personaggi. Si tratta dei boss Tindaro Calabrese, Carmelo Bisognano e Giovanni Rao, dell’avvocato Rosario Pio Cattafi, del “cassiere” Giuseppe Isgrò, e di Agostino Campisi, Salvatore Campanino, Roberto Ravidà, Salvatore Carmelo Trifirò.
Gli otto citati sarebbero stati il nucleo centrale di un’organizzazione che aveva messo le mani sugli appalti di Barcellona Pozzo di Gotto e dintorni, controllando attraverso le estorsioni tutta una serie di aziende: Co.ge.ca. srl, Venumer srl, Mediterranea Costruzioni srl, Sicilsaldo srl, Elicona Scavi srl. Un filone di indagini che però non si ferma qui. L’avvocato Cattafi ha infatti rilasciato diverse dichiarazioni che riguardano il processo sulla trattativa Stato-mafia. E, pochi giorni fa, si è pentito Salvatore Campisi, figlio di Agostino, che probabilmente contribuirà a svelare tutta una serie di meccanismi che stanno orientando la criminalità organizzata locale.
Dopo la “decapitazione” dei vertici, avvenuta con le ultime operazioni antimafia, sono infatti emerse nuove leve, che però hanno probabilmente destabilizzato l’ambiente. Ricordiamo infatti che a Barcellona ci sono stati due omicidi in un mese: l’1 dicembre 2012 l’assassinio del giovane Giovanni Isgrò, mentre l’1 gennaio è stato ucciso Giovanni Perdichizzi. Gli inquirenti sperano, con queste nuove rivelazioni e con le prossime indagini, di bloccare sul nascere una nuova guerra di mafia.
