Lamezia Terme: Fiamma Tricolore non manca alla FierAgricola 2013

StrettoWeb

Di seguito la nota diffusa da Francesco Bonacci e Andreina Moschella Candidati alla Camera dei Deputati per la Fiamma Tricolore – Riflettori puntati sulla FierAgricola di Lamezia Terme, giunta ormai alla sua 42esima edizione ed appuntamento al quale la Fiamma Tricolore non può mancare e, nemmeno quest’anno, ha voluto mancare.

FierAgricola è da sempre stato punto di riferimento nel panorama agricolo calabrese, e non solo, nonostante uno scenario di mercato certamente non semplice, si è sempre dimostrata dinamica e in crescita.

E’ evento a grande impatto mediatico che anticipa le esigenze del settore; crea relazioni tra gli espositori, i visitatori e le associazioni, offrendo così un’occasione importante per discutere e rilanciare questo settore strategico per il nostro territorio.

Così è sempre stato e così sarebbe dovuto essere quest’anno, ma così non è stato, soprattutto a causa di una classe politica intera che ha dimostrato, ancora una volta, di non essere in grado di cogliere le problematiche dei Calabresi e del SUD in generale. Governo nazionale prono ai voleri “globalizzati” della finanza mondiale; Governo regionale assente, se non per le passerelle di rito; Amministrazione Comunale non all’altezza della Storia della Fiera e delle sue potenzialità, rimaste inespresse per l’inedia di tutti.

Così, soprattutto in un momento come quello che stiamo attraversando, in cui si sta cercando di affondare una legge regionale che dovrebbe mirare a favorire proprio il settore agricolo, unanimemente considerato, insieme al turismo, punto di forza della Economia Calabrese, nessuno di “quelli che possono” fa niente per contrastare i diktat assurdi di una Comunità Europea che ormai ha il solo compito di frantumare ogni residuo di Sovranità Nazionale e quindi, contro ogni logica di mercato, partorisce una delibera che “sanziona” il favorire la commercializzazione dei prodotti regionali come ”ostacolo” alla libera circolazione delle merci e,dunque, “in aperto contrasto” con i principi comunitari.

Ma si sono presi realmente in considerazione i benefici che derivano dal consumo e dall’utilizzo dei nostri prodotti?   Il cosiddetto “Km zero”, infatti, non permette solo di fare la spesa dedicando un occhio al portafoglio, ma permette anche scelte consapevoli in termini qualitativi, orientando le proprie preferenze su prodotti di provenienza locale. Un mercato che, in una fase delicata come quella di grave crisi economica che stiamo vivendo, aiuta il produttore ed il consumatore, quindi l’intera economia del territorio.

Allora la Fiamma tricolore dice “SI” alla commercializzazione e al consumo dei prodotti provenienti dalle aziende agricole ubicate nel territorio calabrese, perché la nostra agricoltura è un bene comune,  appartiene a tutti e, di conseguenza, tutti noi abbiamo il dovere di difenderla ad oltranza dalle multinazionali e dagli interessi dell’elite finanziaria.

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