Basket: botta e risposta fra i general manager di Verona e Barcellona

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legadue-basketLa sfida tra Sigma Barcellona e Tezenis Verona ha lasciato degli strascichi polemici non legati al risultato. Il general manager degli scaligeri, Alessandro Giuliani, ha infatti scritto al presidente di Legadue Marco Bonamico, denunciando la scarsa ospitalità della squadra siciliana. Pronta la risposta del direttore generale di Barcellona, Tommaso Donato, che ha risposto punto per punto alle accuse di Giuliani.

Nel dettaglio Giuliani ha raccontato di aver chiesto al team manager di Barcellona una sedia per accomodarsi ai bordi del parquet del “Marzio Tricoli” di Cefalù, dove i giallorossi hanno scontato la prima delle due giornate di squalifica del PalAlberti. Scrive Giuliani, che si era posizionato dietro il canestro: “Dopo 16-17 minuti tocchiamo una palla che non recuperiamo, ma il tavolo torna ai 24 secondi. Per farmi sentire dalla panchina mi alzo e segnalo l’accaduto. Il pubblico mi urla qualcosa, ma sono comunque lontanissimo. Passano venti secondi e arrivano due uomini del servizio d’ordine del club, mi dicono che non posso restare lì perché non ne ho il diritto. Chiedo allora se posso spostarmi indietro, ma mi ripetono di no e mi dicono che, se voglio, posso andare in tribuna dove logicamente ci sono solo tifosi di casa. Riesco comunque a vedere gli ultimi minuti sotto il tunnel, senza disturbare nessuno”.

Al rientro dall’intervallo però sarebbe stato impedito a Giuliani di continuare a vedere la partita da quella posizione. Il general manager di Verona sarebbe quindi rimasto davanti gli spogliatoi, senza poter vedere il secondo tempo. La lettera a Bonamico continua così: “Per non alimentare polemiche non ho detto nulla agli arbitri, dato che non ero a referto ma neppure ai dirigenti di Barcellona che non sono mai venuti da me direttamente per evidenziarmi le mie “colpe”. Quali poi? Quelle di aver vinto con Brindisi la semifinale playoff dell’anno scorso? Oppure di non aver appoggiato, come nessuno degli altri club in Lega d’altronde, di far giocare Barcellona a Capo d’Orlando? Non lo so sinceramente, ma non mi sembra un comportamento da tenere con una persona che lavora nel basket così come loro”.

Dopo poche ore però è arrivata la replica di Tommaso Donato per Barcellona. Donato mette in dubbio le motivazioni di Giuliani, scrivendo: “è stato lasciato accomodare nel posto che aveva scelto senza alcun problema di sorta. Del resto, lui stesso sostiene di essere rimasto in quella postazione per 16-17 minuti. Il Signor Giuliani ha tuttavia omesso di raccontare che, in più di un’occasione, è scattato in piedi per protestare platealmente. E, come dimostrano anche le immagini in nostro possesso, nella circostanza da lui stesso citata, non ha urlato per farsi sentire dalla sua panchina, ma dagli arbitri contro i quali protestava”. 

Donato poi si chiede come mai Giuliani si sia rifiutato di accomodarsi in tribuna, in mezzo ai tifosi siciliani, quando i dirigenti di Barcellona si siedono sempre tra i tifosi di casa, quando vanno in trasferta. Cosa che spesso li rende facili bersagli di insulti, senza mai lamentarsi di nulla, “perché il vittimismo non appartiene alla nostra cultura sportiva“. Il DG poi aggiunge: “Fa bene, inoltre, il Signor Giuliani a ricordare che non era iscritto a referto. Perché scegliere di sostare a bordo campo senza essere iscritto a referto quando nella lista di Verona risultava libero il posto di secondo dirigente accompagnatore? Non sarebbe stato più semplice iscriversi a referto, sostando così a bordo campo in veste ufficiale? Che spieghi anche questo nella sua nota!”. 

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