A Polistena la “Calabria che funziona” con l’innovazione rivoluzionaria dei pannelli ecologici di Domenico Cristofaro

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peroLa Calabria che funziona esiste. Sara’ piccola, sara’ minore, ma esiste. Polistena, piana di Gioia Tauro: il protagonista assoluto si chiama Domenico Cristofaro. Fa l’imprenditore ed ha inventato i pannelli ecologici finendo anche su un libro di Ermete Realacci dedicato alla green economy. Cosa ha fatto Cristofaro? Nocciolini di olive, vasetti di yogurt vuoti e residui della lavorazione di pannolini per bambini: con questo impasto si e’ inventato i pannelli ecologici al 100%. Domenico, nel 1997, aveva presentato un progetto d’impresa a Carlo Borgomeo, sulla legge 44 per l’imprenditoria giovanile. E la cosa era andata a buon fine. Ora pensa di lanciare la sua idea per la costruzione dei banchi di scuola. La base di partenza e’ stata semplice: la Calabria tracima di residui della produzione di olio di oliva, la sansa. Impastiamo la sansa con residui di prolipropilene come i vasetti di yogurt o la parte esterna dei pannolini. Cosi’ nasce Ecoplan, un capannone nella zona industriale di Polistena. Non e’ legno, anche se ne ha l’estetica; non e’ plastica, malgrado ne ricalchi la resistenza agli agenti atmosferici e a quelli chimici. In piu’, si tratta di un materiale ecologico, privo di formaldeide, riciclabile e riutilizzabile all’infinito. All’inizio, nessuno dei potenziali clienti crede al suo prodotto. Domenico campa lavorando all’Area sviluppo industriale di Reggio Calabria. Per ottenere il finanziamento fa un mutuo in banca e ipoteca la casa dove abita. Fa anche il volontario accanto a don Pino De Masi, il responsabile dell’associazione di don Ciotti, di Libera. I sui primi clienti sono le decine di lidi balneari con le passerelle sulle spiagge che sono poi i suoi pannelli di sansa. Poi arriva anche in Lombardia, a Rho-Pero, alle porte di Milano, dove vince una gara per la riqualificazione di un parco pubblico. Poi va in tivu’ col ministro Barca e dimostra che esiste davvero un’altra Calabria. Ora aspetta che i problemi del credito e della burocrazia non lo blocchino.

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