Sostenibilità, rapporto “Città Modello”: è la rivincita del Sud, tutti i dati

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Se Reggio Emilia e’ la citta’ dell’ambiente urbano, Cagliari e’ la citta’ del benessere; e se Trento e’ la citta’ ideale e Venezia quella della mobilita’, Lecce e’ la citta’ dell’energia e Pescara e’ sulla buona strada per diventare, anche lei, una citta’-modello. E’ quanto emerge dal rapporto “EfficienCities, citta’-modello per lo sviluppo del Paese“, realizzato da Cittalia e Siemens, che rileva, almeno per una volta, che le citta’ che registrano i maggiori livelli di efficienza nella gestione dell’ambiente urbano si trovano tanto al Nord quanto al Sud, isole comprese. Con una sorpresa che arriva dalla Puglia le cui citta’ (Foggia, Andria, Barletta, Lecce e un po’ piu’ staccata Bari) spiccano nelle primissime posizioni. E se in linea generale le citta’ del Nord registrano elevati livelli di attenzione per quanto riguarda le energie rinnovabili, con performance migliori di quelle del Sud, i centri della Puglia fanno eccezione con Foggia in testa, al quarto posto a livello nazionale per la diffusione delle rinnovabili, e con Lecce al settima. Ed e’ sempre sempre la Puglia a distinguersi per le politiche dell’abitare: il Regolamento per l’edilizia sostenibile e il risparmio energetico e’ stato finora adottato da un numero ristretto di citta’, solo 16, ma tra queste due sono pugliesi: Bari e Taranto. Inedita anche la presenza di Salerno che si attesta al sesto posto della classifica delle citta’ italiane con patrimonio immobiliare di pregio. La citta’ campana e’ presa sempre piu’ a modello per l’efficienza dei servizi al cittadino e in qesto si affianca a Bolzano, una delle citta’ piu’ ricche ma anche piu’ efficienti d’Italia. Minore attenzione per l’ambiente urbano e’ invece riscontrata nelle quattro citta’ siciliane considerate dallo studio (Catania, Palermo, Messina e Siracusa) e nell’unica calabrese (Catanzaro).

Per quanto riguarda la salute dei cittadini, aree di eccellenza in ambito sanitario si trovano in citta’ sia settentrionali che meridionali. Tra queste ultime spiccano Napoli (che risulta anche essere la citta’ con l’offerta sanitaria piu’ eterogenea), Bari e Catanzaro; vi sono poi due poli sanitari di riferimento nelle Isole, rispettivamente a Cagliari e a Catania. Importanti differenze tra Nord e Sud si registrano, invece, in materia di mobilita’: secondo lo studio, tutte le citta’ settentrionali o del Centro si collocano in alto nei valori, mentre quelle del Sud presentano valori bassi o medio-bassi. Si sfata pero’ il luogo comune secondo il quale nelle grandi citta’ non si possano effettuare interventi di mobilita’ sostenibili: in questo campo, infatti, Milano registra ottime performance con un’elevata domanda di trasporto pubblico, una crescente densita’ di zone Ztl e piste ciclabili, e si colloca solamente dietro a Bergamo. Insomma, secondo l’indagine le ‘citta’ dell’ambiente’ (quelle piu’ attente alla qualita’ dell’ambiente urbano e dell’aria, con spazi verdi sopra la media e una raccolta differenziata efficiente) in Italia sono 17, si collocano tutte nel Centro-nord, ad esclusione di Sassari, e non contemplano le grandi citta’; le otto ‘citta’ del benessere’ (per qualita’ del patrimonio immobiliare e sistema sanitario d’eccellenza) sono invece distribuite in tutta Italia, e comprendono 4 realta’ metropolitane (Bari, Genova, Napoli e Caglari).

Le ‘citta’ ideali’ (quelle in cui la qualita’ della vita dei cittadini e’ tra le migliori) sono Bergamo, Brescia, Padova e Trento, mentre le citta’ del buon abitare e della mobilita’ sono 7: Bolzano, Bologna, Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia. Ci sono poi le ‘citta’ in divenire’, quelle che nonostante non abbiano registrato le migliori performance si stanno muovendo bene almeno per quanto riguarda uno degli aspetti presi in considerazione dall’indagine, e sono Palermo, Messina, Catania, Reggio Calabria, Catanzaro, Barletta e Pescara. Le citta’ dell’energia (rinnovabile) sono 8 e si trovano in prevalenza in Puglia, ma anche nelle isole (Siracusa) e nel Centro Italia (Arezzo, Terni e Latina). Sono queste ad aver installato i maggior numero di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile, anche su edifici pubblici.

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