Nella Biblioteca della Amministrazione Provinciale (in concomitanza con le celebrazioni ufficiali al Quirinale) l’associazione culturale Anassilaos propone la tradizionale riflessione sulla Shoah. Un momento affidato al prof. Antonino Romeo, studioso e attento lettore di testi e saggi sulla persecuzione degli Ebrei e sulla, cosiddetta, “soluzione finale” adottata dal regime nazista sia in Germania che nei paesi europei – Italia compresa. Un omaggio doveroso dunque alle vittime ma anche un’analisi rigorosa del fenomeno Shoah colto in tutta la sua problematicità e nelle sue diverse, complesse, sfaccettature, sia che si parli dei carnefici che delle vittime, dei “Giusti” che rischiarono anche la vita per mettere in salvo i perseguitati che di coloro che, per paura o indifferenza, fecero finta di non vedere e sentire, fino agli scrittori (l’Anassilaos ha ricordato non a caso nel 2012 Primo Levi), ai poeti (Nelly Sachs) e al filosofo Hannah Arendt, anch’ella ricordata dal sodalizio reggino in occasione del processo Heichmann, creatrice del concetto della “banalità del male” che tanto ha fatto infuriare e riflettere non fosse altro per l’idea che il male – pur nella specificità della Shoah e nelle specifiche condizioni storiche in cui essa si realizzò – è sempre in agguato. La conversazione del Prof. Romeo è stata preceduta da alcune letture di poeti e scrittori reggini a dimostrazione di quanto, ancora oggi, a distanza di 72 anni dalla liberazione del campo di Auschwitz , quel dramma incida sulle coscienze degli uomini onesti.