Nota della Uil Trasporti Calabria

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Di seguito la nota diffusa dal Segretario Regionale Ferrovieri, Giovanni Itri – A conclusione di un anno di lavoro la pausa delle feste Natalizie ed il fine anno, ci è stato utile per riflettere su come affrontare le problematiche del trasporto ferroviario con l’anno 2013. Tra questi che busseranno con priorità, ci sarà la questione che riguarda la mobilità, i disagi dei cittadini derivanti dai servizi scarsi che si offrono, il mancato rinnovo di materiale rotabile sul trasporto Regionale,la mancanza di risorse ed investimenti che hanno fortemente frenato  la crescita e indebolito il trasporto viaggiatori e merci sulla lunga e media percorrenza in quantità e qualità,  la politica del Gruppo FS in particolare Trenitalia che persevera nella soppressione e nei tagli dei servizi mettendo da parte la Calabria, sostenendo le Aree del nord con forti  investimenti su alta velocità e materiale rotabile nuovo. Queste sono ragioni non secondarie per la quale come UILTrasporti siamo fortemente impegnati a portare avanti, poiché non hanno solo un valore sociale , ma rappresentano la centralità del lavoro, del Diritto alla mobilità delle persone e delle merci, in quanto  la mobilità non può avere fecondo sviluppo se non è modulata a livello Locale/Nazionale secondo criteri   omogenei e complementari che associano infrastrutture, territorio, efficienza sicurezza in un unico disegno, volto a far crescere il benessere dei cittadini in una dimensione compatibile che voglia garantire sviluppo ed equità. La variazione dell’offerta commerciale sulla tratta Metaponto/Sibari che  dal 9 Dicembre 2012  non è più prevista circolazione treni, in alternativa  i bus, non solo sta fortemente aumentando la tensione sociale , ma vengono meno anche posti di lavoro. Al riguardo occorre domandarsi il perché l’Assessorato ai trasporti Regionale e la Direzione Regionale Calabria con il contratto di  servizio stipulato  a giugno 2012 non hanno adeguato il materiale rotabile in base all’offerta commerciale  per far fronte alle criticità e soppressioni che giornalmente avvengono per guasti o mancanza di materiale .  A tutto questo oltre alla cancellazione dei servizi e soppressione dei treni viaggiatori ci troviamo anche di fronte alla quotidiana indisponibilità della divisione CARGO a non rispettare gli accordi sottoscritti, violando con azioni unilaterali specifici obblighi contrattuali. Siamo consapevoli che dotare un sistema di trasporto merci in Calabria efficace ed efficiente è un impresa difficile, ma scegliere la strada del disimpegno come sta facendo la Divisione CARGO non è più tollerabile, persevera a non fare treni a San Ferdinando /Gioia Tauro mantiene la chiusura di tutte le  gestione merci di conseguenza chiude a dicembre la manovra di Fuscaldo e l’impianto verifica di Cosenza non attuando il posto di manutenzione a Lamezia TC come era prevista negli accordi regionali, Azienda e  Sindacato.  A tale proposito senza voler polemizzare ci si aspettava una onesta presa di coscienza da parte di tutti  non solo dalle istituzioni locale ma in particolare dalla Deputazione Calabrese nei confronti di CARGO a rimuovere le posizioni ostili che hanno e stanno fortemente condizionando non solo lo sviluppo del trasporto merci ma anche la forza lavoro. Lo stesso progetto  di riorganizzazione aziendale 2013 presentato a livello Nazionale l’8 Gennaio 2013 sopprime  la posizione apicale dell’impianto treno in Calabria, nel frattempo l’area Tirrenica sud continua ad assumere decisioni assurde invitando il personale tutto a produrre   istanza di trasferimento o distacco presso altre Società RFI perché ritenuti in esubero. Se a tutto ciò si aggiungono la riduzione dei treni di media/lunga percorrenza MI/TO, i continui disservizi e le conseguenti difficoltà dei pendolari sulla  tratta jonica  a seguito dei servizi offerti non sempre totalmente affidabili sul piano della qualità  e delle prestazioni,  i ritardi,le carenza manutentive,i mancati investimenti, si può con cognizione di causa affermare che  il Gruppo Dirigente FS stia procedendo allo smantellamento di una serie di attività in Calabria, senza tener conto minimamente delle esigenze di lavoro ferrovieri  e altrettanti  lavoratori dei  servizi e dell’indotto. Considerato questa radicalizzazione  di politica dell’impresa che ci ha bistrattati ed impoveriti di più, come UILTrasporti continueremo anche con l’anno 2013 le nostre lotte , per costringere l’Azienda le istituzioni Locali e Regionale la nuova Deputazione Calabrese ad assumersi impegni ben precisi che attraverso un forte Protocollo di relazioni industriali  affronti e porti a soluzione un piano di investimenti , che potenziando le infrastrutture con il ricambio del materiale rotabile (e non portando quello fuori uso del nord) dia alla Calabria maggiore sviluppo con collegamenti adeguati a garantire ai cittadini il diritto alla  mobilità ed ai ferrovieri / servizi, lavoro duraturo.

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