Dichiarazioni dell’Assessore Trematerra sul comparto agricolo calabrese

StrettoWeb

L’Assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Con l’inizio della campagna elettorale riparte, ancora una volta, la macchina della disinformazione, che non risparmia, mi spiace constatare, neanche un deputato attento e misurato come l’Onorevole Oliverio. Sulla riforma della Politica Agricola Comune, senza entrare nel merito delle modalità operative del negoziato, l’Assessorato che rappresento, è, da sempre, attento ed attivo protagonista, sostenendo anche posizioni individuali, spesso forti, su temi strategici quali quelli dell’agricoltore attivo, delle aree marginali, delle coltivazioni pluriennali ecc., che sono state ufficialmente proposte sia in sede ministeriale (per il negoziato di Consiglio) che in forma emendativa (per il negoziato presso il Parlamento Europeo). Voglio sottolineare,  richiamandomi al primo pilastro, come la nostra Regione sia l’unica in Italia ad avere erogato agli agricoltori i fondi dell’Art. 68, gestendo la domanda unica in autonomia con il nostro Organismo Pagatore senza ritardo alcuno, e tra le proposte che avanzeremo, prevediamo specifici interventi tesi ad abbattare il carico burocratico connesso alle erogazioni ed ai controlli, che rischia di essere paralizzante dal punto di vista amministrativo. Ulteriore accento lo abbiamo posto, e continueremo a farlo, sull’attuale formulazione del “Greening”, inteso come “pagamento per le pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente”, che, per come noi lo intendiamo, non può non considerare, in virtù del ruolo paesaggistico ed ambientale svolto, le colture permanenti (olivo, agrumi, ecc.). Ancora, voglio evidenziare come la regione Calabria abbia chiesto di avere una maggiore flessibilità, nell’ottica di non limitare il novero dei comparti produttivi cui è possibile assegnare il sostegno accoppiato, in particolare ai prodotti derivanti dalla trasformazione di ortofrutticoli e agrumi, al fine di tenere in conto tutte le eventuali situazioni di crisi, con particolare riferimento agli impatti occupazionali che da esse possono generarsi. Mi fermo qui, ma ancora tante sono le questioni sulle quali  siamo intervenuti e su cui insisteremo ancora con quella determinazione, che contraddistingue, sin dall’inizio, l’operato dell’Assessorato che rappresento. Mi riferisco alla componente giovani, per la quale ritengo opportuno ampliare il tetto di budget disponibile, in funzione dell’esigenza di tener conto delle diversità demografiche che caratterizzano i diversi contesti rurali, ed ancora penso all’aiuto ai piccoli agricoltori per i quali, considerata l’alta incidenza che hanno in Calabria (il peso in Calabria delle aziende che percepiscono importi inferiori ai 1.000 € è il 64% del totale delle aziende regionali), occorre innanzitutto favorirne il sostegno e proseguire sulla strada della semplificazione amministrativa, che consenta loro un accesso facilitato ai pagamenti diretti.  Ecco, quando si parla di riforma della PAC si parla di tutte queste cose, cose sulle quali abbiamo una chiara visione e, soprattutto, la consapevolezza di essere presenti e forti su tutti i tavoli negoziali. Voglio infine, e con questo concludo, ricordare come la nostra Regione sia stata la prima, e ad oggi tra le poche, ad avere avviato l’iter della nuova programmazione, con la convocazione del primo tavolo partenariale già il 16 novembre scorso. L’invito che rivolgo al comparto agricolo calabrese è quello della tranquillità, nella consapevolezza che, tra le mille difficoltà del momento storico che viviamo, il nostro operato è sempre attento ai bisogni di tutte quelle persone che hanno investito energie e risorse nell’Agricoltura, quella con la A maiuscola, per la quale giornalmente ci spendiamo. Ritengo che l’Assessorato che guido sia credibile come dimostrano ampiamente i risultati fin qui conseguiti, ma, soprattutto, sono fermamente convinto, anzi ho la certezza, che sia in grado di garantire le giuste tutele a tutti i livelli istituzionali e negoziali, in quanto il ruolo che ricopriamo è quello dei protagonisti e non dei comprimari”.

Condividi