Bus soppressi a Reggio: la furente protesta di una studentessa in un reclamo all’Atam

StrettoWeb

Pubblichiamo di seguito la lettera di reclamo che una studentessa dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, inviata dalla stessa all’Atam, in merito alla sospensione di alcune linee di bus cittadini. La studentessa, seppur accoratamente, sottolinea il fatto che una gran percentuale di viaggiatori sembra spostarsi senza biglietto, e che non si vedano controllori. Eppure, come dichiarato dall’amministratore unico dell’Atam, Vincenzo Filardo, manca la liquidità all’azienda. Se quanto dichiarato dalla studentessa corrisponde davvero a realtà, far viaggiare la gente sostanzialmente gratis e sopprimere le linee per mancanza di fondi appare un ovvio controsenso. Ecco la lettera:

LETTERA DI RECLAMO ALL’ATAM IN MERITO ALLA SOPPRESSIONE DELLE LINEE 27 E 28. 

Buongiorno. Sono una studentessa di architettura. Sono siciliana, viaggio con la Metromare e a Reggio vivo a San Brunello 5 giorni alla settimana. Ogni tanto prendo un autobus, quando ne capita uno di fortuna, per farmi una giretto al centro. Nella fermata di San Brunello non c’è un tabellone per gli orari; ho scaricato quelli da internet, ma chissà come mai, non vengono rispettati. Quando salgo sugli autobus 27 e 28, che sono quelli più affollati, ho sempre con me una tassa MAV che mi riconosce il diritto di trasporto gratuito, ma non ho mai avuto il piacere di esibirla a qualcuno. Quando uso le altre corse, oblitero il biglietto e da brava polla vedo che una buona percentuale dei miei “compagni di viaggio” lasciano il loro bel biglietto pulito, anzi, è già tanto che hanno un biglietto addosso. Che scorrettezza, dirai. Fanno bene,dico invece io -polla- risparmiano, dato che non c’è nessuno a redarguirli, a non fargli correre il sano brivido della multa: in due anni di studio a Reggio, non mi è mai capitato di conoscere un controllore ( Avete presente quello di Tre uomini e una gamba??? Ecco. ).

Quindi mi chiedo una cosa. Perché invece di sopprimere un servizio per noi studenti non fate pagare (DAVVERO) il biglietto a tutti gli utenti Atam? Ma vi pare giusto che un povero Cristo che arriva alla stazione e che magari è iscritto ad AGRARIA debba vedersela da solo??? Come fa senza il 27? Massì, abbiamo i soldi, diamoli ai taxi… ce ne sono così tanti. Perché non vi rendete conto che la gente viaggia a scrocco e non paga il biglietto? I mezzi pubblici dovrebbero rappresentare la possibilità di muoversi, di essere liberi, a quelle fasce che non hanno mezzi propri; ma vi rendete conto di chi siamo noi studenti? Spesso stiamo in case improponibili, trasciniamo chili e chili di valige , ci scervelliamo su come dosare i 50 € settimanali che ci danno i nostri genitori ( e io che compro i biglietti…!!!), viaggiamo prendendo freddo o cuocendoci a 40 gradi, e stiamo sempre con la nausea dallo stretto di Messina; a tal proposito, quelli che viaggiano con la Metromare e arrivano al porto, devono prendere l’autobus senza una vera stazione di fermata; senza copertura, tutti schiacciati come sardine su quel salvagente in terra battuta,con dei fantastici cespugli di rose piantati in mezzo….. sotto il sole, sotto la pioggia….sapete come si dice giù in Sicilia da me? MANCU LI CANI.

Io sono furiosa. E sono solo una voce, piccola, di cui potete anche non tenere in conto, cestinando la mia mail. Mi dispiace mandare acidità magari a te, impiegato/a Atam che mi stai leggendo, e non hai nessuna responsabilità, e chissà quante migliaia di mail peggiori di questa sei costretto a visionare. Però TI PREGO, non rispondermi dicendo che è una cosa provvisoria, per favore. Il 7 gennaio rientriamo tutti, e siamo senza autobus. Quindi, gentile impiegato che mi stai leggendo, dì al responsabile di questa brillante iniziativa di scendere con la macchina al porto e di prendermi quando lunedì arriverò con il valigione e dovrò arrivare ad architettura. Poi, che la soppressione del 27 e del 28 è una vera carognata glielo diciamo io, il mio collega che deve arrivare ad Agraria, quello che deve farsi dalla stazione centrale ad Architettura a piedi, quello di Ingegneria che abita al Duomo….e sai per quale motivo glielo diciamo, che è una c***ata??? Perché le linee 27 e 28 sono così stra-affollate che chiedendoci anche solo 50 centesimi nessuno di noi avrebbe rinunciato a sborsarli, pur di farsi portare – DIGNITOSAMENTE – a destinazione.
Cordiali saluti. Buon 2013

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