Barcellona Pozzo di Gotto, tre attori barcellonesi nel film “Pagate Fratelli”. La prima provinciale il 30 gennaio presso il Cinema Corallo

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Il prossimo 30 Gennaio, con inizio alle ore 18, presso il Cinema “Corallo di Barcellona Pozzo di Gotto, dopo avere avuto notevole successo presso la sala cinematografica di Mazzarino, luogo dove è stato girato, andrà in scena il film “Pagate Fratelli”, in una prima provinciale. Il film narra la vicenda dei monaci di Mazzarino, piccolo comune dell’entroterra nisseno, reso celebre per il convento, e per i suo frati che invece di combattere la malavita denunciando il malaffare, piegarono molte vittime alla volontà dei malfattori. Nella Sicilia degli anni ’50, i quattro frati cappuccini coinvolti (Frate Carmelo, Padre Venanzio, Padre Agrippino e Padre Vittorio), per dirla alla buona, erano più “fedeli”ai soldi, che alla vera parola di Cristo. La storia parla di come questi frati erano collusi con la malavita. Nel 1960, cosi come raccontano le cronache, grazie alla denuncia di Giovanni Stuppia, guardia municipale di Mazzarino, la Procura di Caltanissetta, era il 5 maggio del 1959, arresta i frati accusandoli a vario titolo di estorsioni, violenze e omicidi. La Procura accusò anche anche l’ortolano del convento Carmelo Lo Bartolo e tre sgherri che sarebbero stati al servizio della banda, Girolamo Azzolina, Giuseppe Salemi e Filippo Nicoletti. Il 22 luglio, al Tribunale di  Messina, uscì la sentenza: trenta anni di carcere per Azzolina e Salemi, quattordici anni per Nicoletti; assoluzione per i quattro frati (per non avere commesso il fatto). Il 6 luglio, in appello, furono confermate le condanne di primo grado e furono condannati a tredici anni anche i frati Venanzio, Agrippino e Carmelo; assolto frate Vittorio. Il 10 febbraio del 1965, in maniera del tutto inaspettata, la Cassazione annullò i precedenti provvedimenti. Il 30 settembre del 1967, la Cassazione emette il verdetto finale, condannando a otto anni i frati Venanzio e Agrippino. Quattordici anni furono dati a Nicoletti, ventiquattro ad Azzolina e diciassette a Salemi. Tra benefici vari, i frati Venanzio e Agrippino furono rimessi in libertà il 5 luglio del 1969. Una storia che a distanza di molti anni, grazie alla regia di Salvo Bonaffini, è diventata un film. Un cast importante, con attori di fama internazionale, come i vari Salvatore Lazzaro, Tony Sperandeo, Orio Scaduto, Marcello Arnone, Viviana Natale, Benedetto Lo Monaco e Luigi Maria Burruano. Nel film ci sarà anche la presenza di tre giovani attori barcellonesi, Tindaro Ragusi, Michele Bengala e Fortunato Salamone.

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