Sicilia, l’assessore all’economia avverte: bisogna contenere i costi per circa 2 miliardi. “La politica si adegui”

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E’ necessario l’appoggio e il contributo delle parte sociali” e anche la politica “deve comprendere che le difficolta’ del momento non permettono piu’ certe prassi”.Lo afferma a Milano Finanza Sicilia l’assessore all’Economia della Regione siciliana Luca Bianchi. I tempii difficili non sono finiti per la regione e Bianchi l’aveva già spiegato ai sindacati nel primo incontro con le parti sociali sul Dpef (Documento di programmazione economico finanziaria) 2013-2015: il Pil tendenziale per il 2012 dovrebbe attestarsi a -2,7% e per il 2013 a -0,5%. E’ necessario procedere al contenimento dei costi per circa 2 miliardi nell’esercizio 2013.
Entro l’anno l’Assemblea Regionale Siciliana dovrà approvare l’esercizio provvisorio. In seguito bisognerà prestare attenzione al bilancio e alla finanziaria, e l’assessore all’economia  avverte già che non potranno più essere occasione per assalti alla diligenza.
Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha affermato anche che la manovra non si trasformerà più in una legge omnibus, con la spinta sulla spending review interna e sul recepimento dei robusti tagli previsti dal decreto Monti. Infine, per quanto riguarda l’adesione al ‘patto verticale’ per gli enti locali, nell’ambito del Dpef, prevede anche il trasferimento di spazi di spesa ai comuni e alla province finanziati con appositi fondi nazionali. Dovrebbe essere creata, inoltre, una centrale unica per gli acquisti della pubblica amministrazione siciliana.

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