Immigrati: il sindaco di San Ferdidando conferma lo sgombero delle tendopoli

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La riunione in prefettura sull’emergenza migranti della tendopoli di San Ferdinando, nel Reggino, ha avuto un esito interlocutorio. Il sindaco Domenico Madafferi, che ieri aveva firmato l’ordinanza di sgombero per la baraccopoli sorta al di fuori della tendopoli, ha chiarito che “pur avendo discusso in maniera franca con il prefetto Vittorio Piscitelli, persona che ha seguito sempre con attenzione tutto l’evolversi della vicenda, non posso che confermare la scelta di sgomberare l’area. Non e’ possibile che mille immigrati vivano in condizioni igienico-sanitarie gravissime”. Una nuova baraccopoli e’ sorta li’ vicino e vi sono cumuli d’immondizia. Ho registrato la volonta’ di implementare i servizi intorno alla struttura. Saranno installate 70 nuove tende e si dovrebbe bonificare l’area. Proprio la bonifica e’ per condizione necessaria e imprescindibile, – dice il sindaco – che non puo’ avvenire senza lo sgombero. Giovedi’, comunque, alle 16 avra’ luogo un consiglio comunale aperto agli interventi anche degli altri colleghi sindaci della Piana”. Il problema centrale, comunque, resta l’assenza di fondi per la gestione del campo migranti. La struttura, che potrebbe ospitare 250 persone, attualmente da’ ricovero a circa 1000 stagionali africani. Una situazione difficile, aggravata dalla completa mancanza di servizi igienici e supporto sanitario. Al momento, a parte i 10mila euro donati dalla curia di Oppido-Palmi e dei sindaci della Piana di Gioia Tauro, che hanno ceduto un mese della loro indennita’, nessun altro fondo e’ stato stanziato per la gestione della tendopoli. Madafferi nelle scorse settimane ha protestato contro Governo e Regione, accusati di non averlo aiutqato a gestire l’emergenza.

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