Buon Anno Messina! Lasciamo alle spalle un 2012 da incubo

StrettoWeb

La bufala: per i Maya il 2012 sarebbe stato l’anno della fine del mondo. In realtà la vita prosegue, e Messina ricorderà il 2012 come un anno che è stato “la fine del mondo”. Purtroppo non in senso positivo. Se in tutta la nazione si parla di crisi finanziaria ed è stato un anno di lacrime e sangue – per fortuna tra poche ore sarà solo un ricordo – in riva allo stretto c’è altro da contemplare oltre l’Imu e il Governo dei tecnici. Senza rischiare di apparire catastrofico, potrei dire che il 2012 passerà alla storia come un degli anni più bui della città.

Le innumerevoli vertenze, come il caso Servirail. Quando Trenitalia decise di sopprimere i treni a lunga percorrenza ben 80 famiglie si ritrovarono sul lastrico da un momento all’altro. Poco importa, se a fine novembre una parte dei dipendenti sono stati assunti dalla Tmc (azienda che detiene l’appalto per la manutenzione dei treni) il danno è già stato fatto, è la coperta rimane troppo corta. Restando in tema di licenziamenti, c’è il caso Triscele, la storica azienda messinese chiude inesorabilmente i battenti dopo anni e anni di produzione (tradizione) lasciando senza futuro 41 lavoratori.

L’ Atm, 700 dipendenti che ancora oggi non hanno idee chiare sul loro futuro, mentre l’Azienda Trasporti messinese fatica a trovare un’identità. Un’altra vertenza, quella del Teatro Vittorio Emanuele, dipendenti e orchestrali senza stipendi da mesi e un consiglio di amministrazione con palesi incapacità di gestione.

L’emergenza rifiuti sfiorata più volte e il precario equilibrio di MessinAmbiente. Il caso sugli enti di formazione e le indagini ai danni di Melino Capone, l’ex assessore alla viabilità che avrebbe incassato ingenti finanziamenti senza averne diritto.

Non mancano le incompiute, caratteristiche anche di questo 2012. Gli svincoli di Giostra e Annunziata, progettati nel 1989 (23 anni fa!) e ancora incompleti per via della decisione del Genio Civile che ha decretato inagibile il viadotto Ritiro sul quale dovrebbe essere installato il giunto che collegherebbe i due svincoli. L’approdo Tremestieri, sono ancora in corso i lavori di consolidamento della diga più volte danneggiata dalle mareggiate. Sembra si sia finalmente intrapresa la giusta strada, e la data di fine lavori è prevista tra sei mesi, ma anche dopo la riapertura per eliminare definitivamente il traffico dei Tir in città sarà necessario ampliare il porto. Il Museo Regionale, l’appalto per il completamento della struttura è stato affidato, lo scorso ottobre, alla ditta Coesi che in 540 giorni (incrociando le dita) potrà consegnare ai messinesi un’altra storica incompiuta.

L’ennesimo commissariamento. Come non poter citare il terzo commissariamento del Comune in 8 anni? Se non è un record, ci siamo andati vicini. A Palazzo Zanca, il nuovo millennio sembra proprio non essere mai arrivato, in questo ultimo decennio c’è stata una frenetica corsa all’involuzione politica e istituzionale. E nel 2012 si è fatto di peggio. “Settembre, mi hai lasciato con un messaggio” – come direbbe Cesare Cremonini – il Sindaco Buzzanca abbandona la carica di primo cittadino per lanciarsi nella corsa ad una poltrona all’interno dell’Ars (un vero è proprio flop). Si materializza l’ennesima umiliazione per Messina, e il commissario straordinario Luigi Croce deve far fronte al nuovo incubo, il dissesto finanziario.

Nel frattempo il Governo Regionale è cambiato, il Presidente è Rosario Crocetta, uno che non le manda a dire e che promette di avviare una stagione di rivoluzione politica. Grazie al suo intervento, e all’impegno del presidente dell’Ars, il messinese Giovanni Ardizzone, Messina in tempi record e nel bel mezzo delle feste natalizie, riesce a salvarsi dal dissesto finanziario. E’ forse questo uno dei pochi aspetti positivi di questo 2012.

L’Archivio Storico Comunale. Questo si che è un bel ricordo! La lotta del pacifista Renato Accorinti, che ha portato alla ribalta una brutta vicenda riguardante la storia e la cultura messinese, rilegata fino all’estate scorsa, in scantinati umidi e pieni di muffa. Oggi, la città ha disposizione la sua Biblioteca Comunale, una piccola battaglia vinta a nome di tutti i cittadini e in difesa del patrimonio culturale della città.

Probabilmente sto tralasciando tanti eventi, e a fatica riesco a trovare degli aspetti positivi. A pensarci bene il più roseo e lieto avvenimento del 2012 riguarda il calcio. Non risolverà certamente la precaria condizione finanziaria della città, ma quanto meno da sfogo a sensazioni positive e grandi-piccole soddisfazioni. A Messina il calcio è vissuto con una passione quasi morbosa, e dopo ben 5 anni di campionati dilettantistici senza ambizioni e speranze di riscatto, oggi l’Acr Messina dei Lo Monaco è una società di tutto rispetto e strutturata con impegno e professionalità. Le promesse di qualche mese fa, sono diventate realtà. L’Acr è primo in classifica e sembra non avere rivali nella corsa alla promozione. Tutto merito di un lavoro fatto di impegno, entusiasmo e professionalità, ma anche grazie al preziosissimo sforzo di Lillo Manfredi che nell’estate del 2011 fece di tutto per costruire una squadra ed una società competitiva. Senza di lui, adesso non ci sarebbe il Messina dei Lo Monaco, la vera corazzata del campionato di Serie D.

Adesso si guarda avanti. Non sarà difficile prendere confidenza con il nuovo 2013, abbiamo tutti voglia di mettere alle spalle il passato e ricominciare da zero. Pensando solo a quei pochi aspetti positivi citati: l’Archivio Storico, l’Acr Messina, e il superamento del dissesto, è con un piccolo vento di entusiasmo e di voglia di riscatto che dico, addio 2012! Buon 2013 Messina….sperando che sia più di un semplice convenevole.

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