RAI FICTION presenta
una coproduzione
RAI FICTION – PALOMAR
un film di
ALBERTO NEGRIN
prodotto da
CARLO DEGLI ESPOSTI
serie TV . 12 puntate da 100’
in onda su RAI UNO
da domenica 2 e lunedì 3 dicembre 2012
. scheda tecnica
serie TV . 12 puntate da 100’
diretto da ALBERTO NEGRIN
sceneggiatura LEONARDO FASOLI
MADDALENA RAVAGLI
MASSIMO BAVASTRO
ALBERTO NEGRIN
CHIARA LAUDANI
GIULIA CALENDA
story editor LEONARDO FASOLI
MADDALENA RAVAGLI
ALBERTO NEGRIN
MASSIMO BAVASTRO
casting GIANLUCA GRECO
aiuto regista GIOVANNI PAOLUCCI
coordinamento scene di azione GIANLUCA PETRAZZI
regia II Unità GISELLA GOBBI
costumi MARIOLINA BONO
scenografia LUCIANO RICCERI
direttore della fotografia CLAUDIO SABATINI
edizione GIANNI MONCIOTTI
montaggio ANTONIO SICILIANO
musiche composte
orchestrate e dirette da ENNIO MORRICONE
organizzatore di produzione MARCO GIANNONI
direttori di produzione ENRICO DELLE SITE
FABRIZIO PRADA
produttore esecutivo ANGELO ZEMELLA
realizzato con la partecipazione della REGIONE TOSCANA
editor PALOMAR MARCO CAMILLI
produttori RAI CARLA CAPOTONDI
FILIPPO RIZZELLO
una coproduzione RAI FICTION – PALOMAR
prodotto da CARLO DEGLI ESPOSTI
si ringrazia
IL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO GUARDIA COSTIERA
crediti non contrattuali
. cast artistico
protagonisti
BLANCA ROMERO Tara Riva
MARCO FOSCHI Luca Bottai
con
SIMONE MONTEDORO Adriano Liberato
ALEXANDRA DINU Elena Sollima (Quadrophenia)
e con
ANDREA GIORDANA nel ruolo di Leopold Amery
con
MARCELLO MAZZARELLA Nikolai Kozak
ragazzi
IRENA GOLOUBEVA Vedrana Amery
ALESSANDRO BORGHI Sebastiano
GABRIELE ROSSI Marcello
Circomare (la squadra di Tara)
ALBERTO BASALUZZO Folco
FABIO MORICI Massimo
LIDIA COCCIOLO Eleonora
CHRISTIAN GINEPRO Tommaso
ELEONORA VANNI emanuela
HASSANI SHAPI Rami Soliman
ANGELO MAGGI Capitano Tebaldi
GENNARO DIANA Tito
con la partecipazione di
MASSIMO WERTMULLER Ammiraglio De Riso
e di
ISA BARZIZZA Nonna Matilde
. sinossi breve
Tara Riva (Blanca Romero) è il comandante della Guardia Costiera dell’isola d’Elba.
L’inspiegabile caduta di un aereo nel mare dell’arcipelago toscano apre una pericolosa indagine che porta alla scoperta di misteriose attività sottomarine.
Tara inizia a sospettare che tali attività possano essere legate al lavoro di suo marito, il ricercatore Luca Bottai (Marco Foschi), impegnato a estrarre dai fondali marini acqua potabile e gas uniti in una sola molecola, l’idrato di metano.
Luca muore nell’esplosione di una piattaforma della Energysealine, dove svolgeva la sua attività insieme ad un gruppo di scienziati, al largo della Tunisia.
A capo della multinazionale Energysealine c’è Leopold Amery (Andrea Giordana), ricco magnate che persegue con lucida spietatezza un arduo progetto scientifico, ma fragile e amorevole con l’unica figlia, Vedrana, a cui ha nascosto molte verità.
L’incontro con Adriano Liberato (Simone Montedoro), un latitante accusato ingiustamente di un delitto, figlio di una delle vittime dell’incidente aereo, permette a Tara di condurre un’indagine personale sugli strani accadimenti che stanno turbando l’isola d’Elba e che finiranno per provocare un grave pericolo ambientale su tutto l’arcipelago.
Creduto morto, in realtà Luca è l’unico sopravvissuto all’esplosione, ma ha perduto la memoria.
I destini di Tara, Adriano e Luca si troveranno al centro di un gigantesco intrigo di passioni e brame di potere. Con loro ci sarà Elena Sollima (Alexandra Dinu), una giovane e talentuosa hacker dall’oscuro passato.
Tara ha un unico obiettivo: salvare l’isola. Ma dovrà fare i conti con laceranti rivelazioni e nuovi sconosciuti sentimenti che si faranno spazio nel suo cuore, mentre affronta questa straordinaria avventura.
. sinossi lunga
Un arcipelago nel cuore del mare Mediterraneo.
Un ecosistema perfetto, un mare bellissimo e azzurro, isole verdeggianti, delfini e balene che fanno tappa fissa in questa zona mentre attraversano il nostro mare alla ricerca di cibo.
Un paradiso. Che oggi è in pericolo.
Tara Riva (Blanca Romero), una giovane coraggiosa, è il comandante della Guardia Costiera dell’isola d’Elba.
Tara è nata in questo arcipelago, lo ama quanto la sua vita. Ha scelto il lavoro che fa per difendere il mare e le coste, che sono una delle nostre maggiori ricchezze.
Per noi, popoli del mediterraneo, il mare e le coste sono il centro della nostra storia.
E ora, proprio in questo mare sta accadendo qualcosa di segreto e di molto pericoloso.
All’indomani del suo matrimonio con Luca Bottai (Marco Foschi), un talentuoso ricercatore che si occupa di energie alternative, Tara Riva coordina le operazioni di soccorso in seguito all’inspiegabile ammaraggio di un aereo nel mare dell’Elba.
Viene in contatto con una superstite, una giovane biologa marina che ha urgenza di parlare con Luca, appena partito perla Tunisia.
Luca Bottai lavora su una nave piattaforma e sta sperimentando per conto della multinazionale Energysealine, una nuova tecnologia per l’estrazione dai fondali marini degli idrati di metano, una fonte energetica di inestimabile valore che racchiude al suo interno incalcolabili quantità di acqua purissima.
Prima di consegnare a Tara dei documenti scottanti sulle attività intraprese dal marito in Tunisia, la giovane biologa viene assassinata.
Altra superstite del disastro aereo che perde la vita subito dopo è Ginestra, una signora di mezz’età che affida a Tara il suo ultimo messaggio per il figlio, Adriano Liberato (Simone Montedoro).
L’uomo vive in incognito perché ha avuto problemi con la legge e si è rifugiato in una casa di legno su una delle spiagge più selvagge dell’Elba. Tara riesce a rintracciarlo ma il loro incontro si conclude in modo estremamente duro.
In Tunisia, una banda armata fa irruzione sulla nave di Luca, facendola saltare in aria.
Addolorata e sconvolta, Tara si reca in Tunisia per indagare sulle ragioni del tragico accadimento, ma capisce chela Energysealine vuole propinarle una verità di comodo.
Sopraffatta dal dolore, Tara si inoltra nel deserto durante una tempesta di sabbia, cui riesce a sopravvivere: adesso la sua unica missione è scoprire la verità sulla morte di Luca.
Inizia a sospettare che l’esplosione della piattaforma e il disastro aereo siano collegati, e che la chiave per risalire al loro significato siano proprio gli studi della biologa che è stata uccisa. Perciò Tara si reca nel laboratorio della biologa alla ricerca di elementi che confermino quest’ipotesi.
Qui rincontra Adriano Liberato, che intanto ha intrapreso un’indagine clandestina per fare luce sullo sfortunato volo in cui ha perso la vita sua madre, quella stessa madre che l’aveva abbandonato da piccolo e che finalmente lo aveva cercato per chiedergli perdono e per riabbracciarlo.
Dai documenti ritrovati nel laboratorio, Tara e Adriano apprendono che la biologa aveva riscontrato comportamenti anomali nelle balene. Non è un caso, quindi, se nel mare dell’Elba le balene stanno perdendo la rotta e una di queste arriva ad attaccare una barca.
Su quella barca c’è Vedrana, la giovanissima figlia di Leopold Amery (Andrea Giordana), ricco magnate e dirigente della Energysealine.
Leopold si è trasferito da poco all’isola d’Elba con sua figlia, a cui ha regalato una sontuosa villa. Vedrana ha stretto un’amicizia speciale con due giovani elbani, i fratelli Marcello e Sebastiano. In una bellissima giornata di sole, Vedrana esce in mare con loro quando la barca viene inspiegabilmente strattonata da una balena. Vedrana finisce in mare dopo aver battuto la testa, Marcello si tuffa per salvarla, mentre la barca va alla deriva con a bordo Sebastiano.
Nella stessa giornata, un sommergibile della Energysealine invisibile ai radar intraprende le estrazioni degli idrati di metano. Nel corso delle perforazioni, il sommergibile trancia inavvertitamente un cavo sommerso, provocando un blackout in tutta l’isola.
Con l’aiuto dei suoi guardacoste, Tara mette in salvo Vedrana e i due amici della ragazza, e Leopold Amery le giura eterna gratitudine. Intantola Energysealine ripara in gran segreto il cavo tranciato e l’emergenza blackout rientra misteriosamente.
Ma troppi eventi drammatici hanno ormai sconvolto la vita di Tara e altrettanti fenomeni allarmanti stanno turbando l’isola d’Elba. Perciò Tara prosegue la sua rischiosa indagine con l’aiuto di Adriano, che le offre collaborazione a patto di non coinvolgere le autorità.
Ma Tara è un ufficiale e non potrebbe permettersi di indagare al fianco di un latitante, accusato ingiustamente di un delitto, seppure il profondo dolore di una perdita (lei del marito, lui della madre) li unisce intimamente e li fa ritrovare in contatto.
La loro sfida è la stessa che dovremo affrontare tutti nei prossimi anni: è la sfida ecologica.
“Siamo parte di questa terra, la nostra sopravvivenza è legata all’equilibrio del pianeta e della sua straordinaria e ricchissima natura”.
Questo scrive un misterioso blogger nella rete, si firma Tarek ed è molto seguito. Il popolo di internet legge i suoi avvertimenti con grande attenzione e partecipazione. Anche Tara ne scopre l’esistenza. Sulle sue tracce c’è una geniale e spregiudicata hacker, Quadrophenia, che nel privato si chiama Elena Sollima (Alexandra Dinu) e si porta dentro un enorme vuoto affettivo legato al suo difficile passato. Elena è stata assoldata dagli uomini di Leopold Amery, che cercano Tarek per farlo tacere, perché quello che dice li disturba.
Tara comincia a immaginare che esistano delle connessioni tra i comportamenti delle balene, il misterioso blogger e l’esplosione della nave piattaforma. Delle connessioni così profonde da arrivare al cuore. Là dove Tara ha una ferita.
Il suo giovane sposo è scomparso in un mare lontano, lo stesso mare da dove ora arrivano dei segnali profetici che parlano delle balene.
Difatti nessuno sa ancora che il misterioso blogger scrive dalla Tunisia ed è proprio Luca, creduto morto e invece sopravvissuto all’esplosione della piattaforma.
Ma Luca ha perso la memoria e non ricorda nemmeno il suo nome. Non ricorda nulla di Tara.
Esiste un filo che collega la scomparsa di Luca con il comportamento delle balene, che si spiaggiano e impazziscono nel mare dell’arcipelago toscano come in Tunisia, da dove Luca scrive.
Quel filo è il terribile sentimento dell’avidità umana.
C’è qualcuno che pensa di arricchirsi e di passare alla storia grazie agli idrati di metano, qualcuno deciso ad estrarli da sotto al mare anche se questo comporta dei rischi. C’è qualcuno che, accecato dall’idea smodata del progresso, sta sottovalutando quei rischi e quei pericoli.
Leopold Amery è un uomo dalle molte facce, da un lato spietato nel perseguire la sua impresa scientifica e dall’altro amorevole e fragile nei confronti di quella figlia che lo fa emozionare, di quell’unico affetto che si è guadagnato nella vita, ma al quale ha nascosto atroci verità.
I destini di Tara, Adriano, Elena e Luca si troveranno al centro di un gigantesco intrigo di passioni e brame di potere.
Tara e Adriano condurranno la loro avventurosa indagine e tra loro nascerà una forte attrazione, un sentimento reciproco a cui non sapranno resistere.
La ricomparsa di Luca all’Elba, che sta cominciando a recuperare la memoria, sconvolgerà nuovamente l’esistenza di Tara. Ma anche quella di Adriano.
Intanto sotto al mare la terra sta tremando.
Nei fondali marinila Energysealinecontinua ad estrarre gli idrati, finendo per sgretolare la malta che tiene unite intere porzioni di sottosuolo marino. Le estrazioni arriveranno a provocare un grave pericolo ambientale su tutto l’arcipelago.
Oggi l’isola di Tara Riva è in pericolo, domani potrebbe esserlo il resto del pianeta.
Tara Riva lo sa, lo ha capito e non vuole arrendersi per nessuna ragione.
Lei è lì, come quando era una bambina con suo padre, nella parte più alta della scogliera, guarda il mare, la linea dell’orizzonte, là dove la terra e il cielo si uniscono, sa quanto vale questo posto dove siamo nati, è disposta a tutto per difenderlo.
E non è sola. Anche noi siamo disposti a tutto.
Perché, come dicono gli indiani d’America, “questa terra su cui abbiamo posato i piedi non ci è stata donata dai nostri padri, l’abbiamo presa in prestito dai nostri figli e noi abbiamo il dovere di custodirla e proteggerla per loro”.
. sinossi puntata da 1 a 6
PRIMA PUNTATA
Tara Riva, primo comandante donna della Guardia costiera, si sposa con Luca Bottai, geologo marino, capo progetto per una multinazionale in ricerche sullo sfruttamento di fonti energetiche alternative. Stanno per partire per la Tunisia, dove Luca è ormai vicino alla conclusione dei suoi studi, ma un attentato aereo trattiene Tara all’Elba. Il vero obiettivo è Arianna Ferri, anch’essa ricercatrice, che aveva tentato di avvertire Luca sui danni provocati proprio dai suoi esperimenti. L’attentato è orchestrato dalla Energysealine di Leopold Amery, la stessa compagnia per cui lavora Luca, disposta a tutto per assicurarsi questa nuova tecnologia. Nel disastro aereo rimane vittima anche la madre di Adriano Liberato, un latitante ricercato per un omicidio che non ha commesso, che decide di indagare sulle cause di quello che sembra solo uno sfortunato incidente. Nel frattempo Amery viene a conoscenza degli effetti collaterali dei loro esperimenti, e decide di far saltare in aria la piattaforma di ricerche in Tunisia dove si trova tutta l’equipe della Energysealine, compreso Luca. Tara, sconvolta dal tragico accadimento, decide di recarsi in Tunisia per scoprire la verità. Conosce l’avvocato Rami Soliman, zio di una delle vittime, che la aiuta nelle ricerche.
SECONDA PUNTATA
Tara è sconvolta dal dolore ma determinata a scoprire la verità sulla morte del marito. Sospetta che l’esplosione della piattaforma e l’incidente aereo siano collegati, e che la chiave per risalire al loro significato sia Arianna Ferri, la giovane biologa rimasta uccisa nel tentativo di avvertire Luca sugli effetti indesiderati delle sue ricerche. Tara si reca nel suo laboratorio e incontra Adriano Liberato giunto fin lì seguendo un’indagine parallela. Adriano riesce a ottenere i dati contenuti nell’hard-disk: Arianna si stava occupando di anomalie nei comportamenti delle balene. Nel mare dell’Elba, il sommergibile della EnergySeaLine intraprende segretamente le estrazioni di idrati di metano, una fonte energetica di inestimabile valore che racchiude enormi quantità di acqua purissima. Ma nel corso delle perforazioni, dopo aver provocato alterazioni nel comportamento delle balene, il sommergibile trancia inavvertitamente un cavo sommerso, provocando un blackout in tutta l’isola. Tara salva la figlia di Amery, Vedrana, e due amici della ragazza, Marcello e Sebastiano, che sono stati attaccati da una balena che ha perduto la rotta, e Amery le giura eterna gratitudine. Adriano offre a Tara le informazioni di cui è in possesso in cambio di una collaborazione all’insaputa delle Autorità. Tara rifiuta, pur non sapendo che Adriano è ricercato per omicidio. Intanto l’avvocato Soliman, zio di una delle vittime dell’esplosione della piattaforma, trova l’unico sopravvissuto a quell’incidente. È Luca. Lo accoglie certo di poter risolvere grazie a lui il mistero dell’esplosione, ma scopre che l’uomo ha perso la memoria.
TERZA PUNTATA
Tara è impegnata nelle indagini per scoprire la verità su cosa sta succedendo nel suo mare. Grazie ai tracciati recuperati dal laboratorio della Ferri, può verificare che le balene stanno transitando fuori dalla rotta abituale. Fa in modo di ottenere un blocco navale di ventiquattro ore per scongiurare eventuali disastri. Anche Adriano continua le sue ricerche e introdottosi nel comando della Guardia Costiera di Livorno, scopre la misteriosa presenza di una nave fantasma al largo dell’Elba. Per informarla della sua scoperta, Adriano si reca a casa di Tara dove però un uomo di Amery tenta di ucciderlo. Profondamente turbata, Tara accetta suo malgrado di ospitare Adriano e di farlo curare segretamente dall’amica dottoressa. Nel delirio della febbre, Adriano rivela un forte sentimento nei confronti di Tara. In Tunisia, Rami Soliman ospita Luca, l’unico sopravvissuto all’esplosione della piattaforma, che ha perso la memoria. Lo spiaggiamento di una balena gli fa capire che può essere quella la materia su cui ricostruire i propri ricordi. Perciò apre un blog su internet per verificare se questi spiaggiamenti si stanno verificando in altre parti del mondo. Così Tara scopre un misterioso blogger, che si firma Tareq e che scrive di essere scampato all’esplosione.
QUARTA PUNTATA
Il Blog di Luca viene intercettato sia da Tara che da Leopold Amery, il capo della Energysealine, che ingaggia Elena, detta Quadrophenia, una talentuosa e spregiudicata hacker per scovare il misterioso uomo che si firma Tareq. Privo di memoria, Luca si nasconde in una baracca al riparo da sguardi indiscreti, ma cade nella trappola che Elena gli tende via internet. Per scoprire l’identità della nave fantasma che è stata rilevata al largo dell’Elba, Tara si rivolge ad un ufficiale della Marina, un ex compagno di Accademia. Adriano si nasconde a casa di Tara, si fa curare dalla sua amica dottoressa, per poi scoprire che l’abitazione è controllata da microspie. Tara è in pericolo: deve lasciare la casa. Si trasferisce al circomare dove i guardacoste le allestiscono una branda e promettono di proteggerla. Intanto in Tunisia, Elena riesce a localizzare il nascondiglio di Luca e a sorprenderlo di persona, quando una scarica di mitra minaccia entrambi. Elena e Luca fuggono e si mettono in salvo. L’ufficiale di Marina a cui Tara si è rivolta scopre che la nave fantasma è in realtà un sommergibile usato dalla Energysealine per effettuare delle estrazioni dai fondali degli idrati di metano. Ma non fa in tempo a dirlo a Tara, perché anche lui muore vittima di un terribile attentato.
QUINTA PUNTATA
Tara è sconvolta per la morte dell’amico ufficiale di Marina, e decide di andare dal questore. Nel frattempo Elena, una giovane hacker assoldata da Leopold Amery per scovare Luca, si innamora dell’uomo e scopre che ha perduto la memoria. Quand’è sul punto di consegnarlo, cambia idea e scappa con lui, rinunciando ad un compenso milionario. All’isola d’Elba, Adriano è ancora convalescente ma identifica l’uomo che lo ha aggredito in casa di Tara, lo segue, e scopre che nutre una vera ossessione per lei. Quando raggiunge Tara per avvertirla, sta di nuovo male. Tara lo porta da Emanuela, la sua amica dottoressa, che gli dà rifugio in un padiglione abbandonato dell’ospedale. Fra Tara e Adriano c’è ormai una forte attrazione: trascorrono una segretissima serata sul terrazzo dell’ospedale. Vedrana, figlia di Leopold Amery, scopre che il padre le ha mentito sull’identità di sua madre, di cui lei non ha ricordi. Mossa dal dolore e dalla delusione, la ragazza tenta di scappare ma viene raggiunta da Leopold che le dice la verità: lui non è suo padre. Vedrana era già nata quando Leopold ha conosciuto sua madre. Grazie ad Elena, Luca scopre il suo vero nome e la sua residenza, così decide di tornare all’Elba. Arrivati a Roma, Elena deve accettare di dividersi da Luca, che vuole continuare da solo. Luca trova il suo indirizzo all’Elba e riesce a entrare in casa, dove tutto gli parla di Tara. L’uomo è scosso, sente i profumi, tocca gli oggetti, ma si dispera perché non riesce ancora a ricordare. Il suo ritorno non è passato inosservato agli uomini di Amery.
SESTA PUNTATA
Tara si rivolge ai carabinieri per aprire un’indagine ufficiale, ma il capitano Tebaldi la informa che le presunte prove sono state tutte smontate. Un modo per far ripartire l’inchiesta ci sarebbe: scovare Adriano Liberato, un latitante che ha segretamente collaborato con Tara nella sua indagine personale. Ma è stata Tara a nascondere Adriano nel padiglione abbandonato dell’ospedale e non può tradirlo. Anzi: lo coinvolge in una delicata immersione nei fondali per verificare cosa sta succedendo nel tratto di mare dov’è stato rilevato il sommergibile. La fuoriuscita di gas dal sottosuolo marino mette a repentaglio la vita di Tara e Adriano ma evidenzia la presenza di misteriose tubazioni. È la conferma che qualcuno sta compiendo escavazioni non autorizzate. I guardacoste decidono di usare una sonda per scoprire dove conducono le tubazioni. Intanto Luca si aggira per l’isola cercando tracce che lo aiutino a ritrovare la memoria: si intrufola alla festa di Leopold Amery, che lo nota e finisce per tendergli un agguato, ma Luca riesce a scappare. Elena, una volta separatasi da Luca, nel frattempo viene ospitata da sua madre Vera che ha lavorato per gli uomini che adesso cercano Luca e sua figlia. Elena lo sa, e teme che la madre possa tramare per consegnare Luca ai suoi aguzzini, perciò va da lui senza informarla. Tara e Adriano si abbandonano ai loro sentimenti. A casa, Tara trova una lettera di Luca: le dice che è tornato e che la ama. A scriverla è stato in realtà Nikolai, il sicario di Amery, che vuole usarla per arrivare a Luca. Adriano raggiunge Tara, profondamente turbata: gli dice che Luca è vivo e si trova all’Elba.
. note di regia
Quando mi è stato proposto di realizzare una serie di dodici episodi i cui protagonisti fossero la Guardia Costiera Italiana e il mare, la mia reazione è stata immediatamente di grande interesse perché ho sempre considerato la serialità televisiva una enorme e importantissima occasione di raccontare con abbondanza di tempo, ricchezza di personaggi, e quindi di temi e problemi, la realtà del mondo in cui viviamo.
Per me significava anche poter affrontare nuovamente un racconto di pura immaginazione, tornando così a quando realizzavo imprese colossali come “Il Segreto del Sahara” o “Il cielo sotto il deserto”.
La primissima reazione è stata quella di pensare immediatamente ad un film in cui la materia del contendere, la causa di tutti gli antagonismi tra ‘buoni’ e ‘cattivi’, dovesse essere il controllo mondiale dell’acqua. Gli altri sceneggiatori avevano pensato all’energia. Era una scelta difficile trattandosi di due elementi assolutamente indispensabili alla vita.
Assieme a Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli e Massimo Bavastro mi veniva offerta una grandissima occasione di scrittura creativa. L’unico vincolo narrativo era quello di avere come personaggi di riferimento degli Ufficiali della Guardia Costiera Italiana e il mare, facendo lontanamente riferimento ad una serie precedente intitolata appunto “Gente di Mare”.
Procedendo nella nostra idea narrativa abbiamo scoperto, a sorpresa, qualcosa di incredibile e sconosciuto alla maggior parte di noi che ci ha dato ancora più determinazione nella nostra scelta narrativa: negli abissi marini a certe profondità, oltre i duemila metri, esistono gigantesche e inesauribili riserve di acqua potabile purissima e di gas metano. Ambedue gli elementi convivono assieme sotto forma di ghiaccio e vengono chiamati idrati di metano.
Fino ad oggi la tecnologia umana non è ancora riuscita a scoprire una soluzione estrattiva sicura ed efficace in grado di separare l’acqua dal gas evitando il rischio di quasi certe esplosioni devastanti paragonabili a uno tsunami talmente gigantesco da far impallidire quelli a noi noti. Noi abbiamo immaginato che nel nostro film ci sia uno scienziato che ha scoperto la tecnologia in grado di estrarre gli idrati di metano e che da quel momento si scateni una inarrestabile catena di eventi tali da coinvolgere, senza esclusione di colpi, antichissime creature esistenti da milioni e milioni di anni come le balene, la vita sottomarina e milioni di esseri umani. Perché colui che fosse riuscito ad entrare in possesso della nuova rivoluzionaria tecnologia sarebbe diventato il ‘padrone del mondo’.
Man mano che il nostro lavoro procedeva, però, ha preso corpo quello che poi abbiamo chiamato “L’Isola”, un progetto del tutto nuovo che nulla aveva più a che fare con le precedenti serie.
Protagonista assoluta sarebbe stata la natura incontaminata dell’arcipelago toscano.
E non si sarebbe trattato di una serie con tanti episodi indipendenti ma di un unico film diviso in tante parti, un’unica storia, una sola gigantesca avventura umana.
Ma prima di arrivare alle conclusioni ecco alcune delle primissime reazioni creative che annotavo poco dopo aver iniziato a lavorare a questo film…
“Io immagino che questa grande possibilità che abbiamo di raccontare una storia di dodici episodi ci possa dare l’opportunità forse unica e irripetibile di raggiungere il cuore e il cervello degli spettatori emozionandoli e coinvolgendoli in modo totale facendoli assistere ad un lungo film sul nostro mondo, su come siamo oggi, su quello che sta accadendo ma soprattutto su quello che sta per accadere e questo sarà possibile solo se saremo in grado di raccontargli la sua storia, proprio la sua e non quella di qualcun altro.
Immagino che una delle problematiche più importanti e coinvolgenti siano oggi quella dell’acqua e dell’energia. Molti analisti sostengono che sarà proprio l’acqua, più ancora che l’energia, la causa della ipotetica terza guerra mondiale.
Lavorando su questa ipotesi ho scoperto che la maggior parte delle risorse idriche potabili dell’intero pianeta sono in mano a multinazionali che stabiliscono costi e flussi nella distribuzione e vendita mondiale di quello che è uno degli elementi indispensabili e insostituibili alla vita sulla terra.
Penso che debba essere questo il ‘materiale’ attorno al quale dovrà ruotare la nostra narrazione.
Ho scoperto che coloro che controllano l’acqua ne fanno un commercio insolito: la vendono a caro prezzo a paesi che ne hanno bisogno. Abbiamo scoperto che esiste un imponente commercio d’acqua con enormi navi cisterna che viaggiano verso la Cina e altri paesi asiatici che ne hanno necessità. E’ acqua sottratta al fabbisogno europeo. Per gestire un tale traffico serve un’organizzazione planetaria.
Immagino perciò che uno dei protagonisti debba essere una grande multinazionale coinvolta in questo commercio che può avvenire alla luce del sole. Una multinazionale non si occupa solo di un settore e basta. Una multinazionale è interconnessa con centinaia e centinaia di attività in settori diversi. Dalle bibite rinfrescanti al petrolio, dal petrolio ai network televisivi alla carta igienica alle armi… Ecco che cos’è una multinazionale.
Immagino che questa attività sia anche collegata a ricerche sottomarine che hanno a che fare con la ricerca di nuove fonti di energia.
Tutta questa ininterrotta catena di fatti e situazioni apparentemente indipendenti e lontane tra di loro sarà compito del nostro film renderla chiara e mostrarla per quella che è: assolutamente interconnessa…
E coloro che stanno in cima a questa catena, coloro che la controllano e la tengono salda nelle mani, sono persone normali, buone, generose, comprensive, simpatiche. Nessun mostro da indicare come eccezione. Assolutamente no. Si tratta di persone normali, con figli, amori, sentimenti, attività legali, introdotti in ogni ambiente e rispettati. Non vanno in galera per questo genere di attività.
Ecco che cosa significa il nostro lungo film. Far capire ‘divertendo’, ‘emozionando’ ‘stupendo’ e ‘sorprendendo’ che non ci sono realtà indipendenti ma che tutto è assolutamente interconnesso, che tutti siamo sulla stessa zattera.
Immagino una protagonista femminile come Comandante della Guardia Costiera. Mi piace l’idea di uscire dallo schema ‘machista’. E mi piace anche pensare ad una scelta che preveda due grandissimi amici entrambi innamorati della stessa donna, senza per questo trasformare la loro amicizia in rivalità o in odio che trasformerebbero il loro rapporto in una lotta senza esclusione di colpi. No. L’amicizia resta. E lei? L’oggetto del desiderio? Tutto avviene, immagino, con un’alternanza di ‘vittorie’ ora dell’uno ora dell’altro. Un triangolo che non deve mai esaurire la sua potenza emotiva e drammaturgica. Un triangolo in grado di darci continue sorprese e rovesciamenti di situazioni. Un triangolo in cui nei momenti di maggior tensione sentimentale dovrebbe verificarsi qualche cosa di eccezionalmente drammatico e pericoloso per uno o due o addirittura tutti e tre gli elementi del triangolo.
Ecco perché anche il nostro eventuale triangolo amoroso riuscirà a mantenere la sua interconnessa umanità, i suoi principi fondamentali, non rinnegherà mai i valori dell’amicizia, della lealtà, del rispetto, anche se entrano o potrebbero entrare in conflitto con i propri bisogni amorosi, anche se l’Amore per definizione esclude, perché è possessivo.
Adesso il nostro lungo film è finito. E’ stata un’impresa enorme, ha richiesto la collaborazione di molte diverse professionalità: esperti Ufficiali e Marinai della Guardia Costiera e i loro mezzi areo-navali senza i quali non avremmo nemmeno potuto ipotizzare di iniziare il nostro lavoro, disegnatori delle complesse sequenze di azione ed effetti speciali mai affrontati prima da una produzione televisiva, attori che qualche volta hanno dovuto eseguire loro stessi senza alcuna controfigura scene anche rischiose, sceneggiatori che per tutto il lungo periodo delle riprese hanno reso possibile qualsiasi correzione necessaria alla narrazione apportando modifiche talvolta indispensabili, un montatore che con la sua squadra si è visto ‘travolgere’ da decine di migliaia di metri di pellicola, una seconda unità di pronto intervento sempre all’erta, un’organizzazione in grado di coordinare una notevole quantità diversa di operazioni e di riprese in luoghi a volte difficilissimi. Ripercorrendo tutti questi mesi di intenso e continuo lavoro, non posso non ringraziare in modo assolutamente straordinario Tinny Andreatta che, con la sua preparatissima squadra, ci ha sostenuto in ogni momento consentendo coraggiosamente di ‘aprire’ RaiUno ad un genere mai prima esplorato, consigliando soluzioni, orientando costantemente fino all’ultimo istante il nostro lavoro e correggendo spesso una rotta che ci portava in territori per tutti noi inesplorati e sconosciuti. E’ con enorme stima e affetto che ringrazio anche Carlo Degli Esposti un produttore con il quale ho già realizzato in passato “Perlasca”, “I Corleonesi”, “Bartali” e “Pane e libertà”, un produttore assolutamente degno, come pochi, della qualifica, che ha affrontato l’ignoto con entusiasmo, partecipazione e accettazione incondizionata del rischio consentendo la realizzazione di un film straordinariamente ricco di ‘location’ molto differenziate che abbracciano Italia e Tunisia, di una post-produzione molto complessa, un produttore orgoglioso di ciò che fa e quindi strenuo difensore della indispensabile qualità dei suoi prodotti. Sono convinto che si è trattato di un’impresa epocale che ha avuto e ha come obbiettivo quello di aprire la ‘fiction’ italiana a filoni narrativi già da tempo enormemente popolari in altri paesi.
Alberto Negrin
. i personaggi
TARA RIVA (Blanca Romero)
Tara è nata all’isola d’Elba, e il mare l’ha avuto sempre davanti agli occhi. Suo padre, velista, se l’è portata ben presto con lui, in avventurose navigazioni…
È stato spontaneo per Tara frequentare l’Accademia navale diventando il primo comandante donna di un circomare (quello di Portoferraio, all’Elba).
Tara è giovane e bella; nel suo spirito albergano un forte senso morale e un incrollabile senso della giustizia; e nella sua vita c’è un grande amore: Luca.
Insomma, la vita di Tara sembra di quelle rare esistenze benedette dal destino: una lunga marcia trionfale, dritta, priva di tentennamenti… e invece tutti questi tasselli che insieme compongono il ritratto di Tara vanno all’improvviso in pezzi. I tragici e inspiegabili accadimenti che si abbattono sull’isola d’Elba riverberano fortemente nella vita di Tara, le tolgono il respiro, la chiamano a scoprire chi e cosa si cela dietro tutto questo.
La vicenda di Tara è quella di un ricco percorso di conoscenza, che passa attraverso il dolore.
LUCA BOTTAI (Marco Foschi)
È un biologo brillante, che guida un progetto di ricerca per l’acquisizione di fonti di energia alternativa. La sua ambizione è temperata da una visione limpida e rigorosa del mondo: il pianeta va rispettato – insomma, è un convinto ambientalista. Prima che il suo progetto arrivi al termine, la piattaforma a bordo della quale lavora esplode. Tutti i suoi colleghi muoiono. Luca si salva, anche se lo shock dell’incidente gli ruba la memoria.
Viene tratto in salvo da alcuni pescatori tunisini, che lo depositano in un villaggio davanti al mare. Qua Luca sopravvive a se stesso, passa le ore a guardare l’orizzonte marino, l’alba e il tramonto: una visione che lo commuove. Viene soprannominato “l’uomo venuto dal mare”.
Una serie di incontri (con Rami Soliman, lo zio di un suo collega morto nella piattaforma, e con Elena Sollima, una giovane hacker giunta fin lì per catturarlo e riscuotere la taglia) gli procurano sollecitazioni che gli fanno recuperare labili visioni sul suo passato.
Grazie a questi flash Luca intraprende un accanito e spesso frustrante percorso di ricerca nei meandri della sua memoria, mentre fugge al fianco della bella hacker Elena, con cui stringe un’amicizia complice che forse può diventare qualcos’altro. Dopo averlo conosciuto, infatti, Elena se ne innamora e rinuncia alla ricchissima taglia su di lui, decidendo di non consegnarlo. Il loro viaggio accidentato (nel quale, a questo punto, entrambi sono bersagli) approderà là dove tutto era iniziato, all’isola d’Elba.
ADRIANO LIBERATO (Simone Montedoro)
Adriano è un uomo amareggiato da un passato colmo di ferite: la madre lo ha abbandonato dopo averlo partorito, e il suo amato padre è morto in un carcere dove era recluso. Adriano è un randagio destinato a rivivere la sfortunata vicenda del padre: accusato ingiustamente dell’assassinio di un faccendiere che aveva incastrato suo padre, vive da latitante, all’Elba, in una baracca sul mare, riparando le barche dei turisti.
È qui che vengono a trovarlo prima la madre (per chiedergli, quasi quarant’anni anni dopo averlo abbandonato, un perdono che lui non le concede), e poi Tara (per comunicargli che sua madre è morta in un incidente aereo e che prima di morire le ha affidato una richiesta di perdono per lui).
Adriano, cupo, diffidente, si difende da tutto. Anche da Tara. Il loro primo incontro finisce in modo molto duro. Sarà l’indagine sulle cause dell’incidente aereo, che intraprendono dapprima separatamente, a unirli e a costringerli a stare vicino, in un rapporto di complicità clandestina che nel giro di poco diventa un sentimento sempre più incontrollabile.
L’avventura che intraprende con Tara possiede per Adriano il sapore del riscatto.
ELENA SOLLIMA (Alexandra Dinu)
Elena è una ragazza straordinariamente intelligente. È una delle migliori hacker al mondo.
Ma è anche una persona profondamente ferita, che cerca di sfuggire da se stessa sballandosi: alcool e pasticche (consumate ai rave ma non soltanto) sono la sua illusoria, effimera arma contro il male di vivere.
Anche Elena, come Adriano, è segnata dall’abbandono della madre. Ma dopo essere scomparsa, la madre ha continuato periodicamente a riaffacciarsi nella sua vita. Le sua presenza intermittente è sempre stata legate a un enigma che verrà sciolto nel corso della vicenda: la madre di Elena è stata prima fiancheggiatrice di un’organizzazione terroristica, poi ha lavorato per i servizi segreti.
Elena si è imbattuta in una sorta di madre putativa, o sorella, o amante: Cristina. La giovane hostess, segretamente innamorata di Elena, ha finito per farsi carico integralmente di lei.
Elena accetta, dietro cospicuo compenso, l’incarico di ritrovare Luca, ma dopo averlo conosciuto decide di non consegnarlo.
Innamorandosi di Luca, accettando di mettere a rischio la propria vita per salvarlo, Elena scopre dentro sé delle energie positive, delle riserve di amore e altruismo, che non sospettava di possedere. Ma l’approdo di Luca all’Elba mette in crisi la loro intima amicizia…
LEOPOLD AMERY (Andrea Giordana)
Leopold è la mente di un vastissimo progetto, dalla portata mondiale e potenzialmente rivoluzionaria, volto ad acquisire energia e acqua del fondo del mare.
Nel perseguire il proprio piano commissiona omicidi, si macchia di orrendi crimini. Ma non lo fa in nome di una brama meramente egoistica, di arricchimento e di potere. Ritiene che quei delitti siano il prezzo da pagare per coronare una “missione” dall’enorme portata filantropica. In questo sta la sua delirante “grandezza”, che paradossalmente lo avvicina, per la grandezza e la motivazione con cui persegue lo scopo, alla sua principale avversaria. Anche la visione del mondo di Tara e il suo sconfinato amore per la natura hanno qualcosa di grande, come l’eroismo di cui è capace.
C’è un altro elemento che unisce emotivamente Leopold a Tara: il fatto che, in un’operazione in mare, lei salva la vita alla figlia di Amery, Vedrana.
Da questo momento Leopold proverà a proteggerla, pronto a far terra bruciata attorno a lei, ma disposto sempre a “graziarla”, al di là di ogni ragionevole motivazione.
ALBERTO NEGRIN
autore e regista
Nel 1962, entra al Piccolo Teatro della Città di Milano come aiuto di Giorgio Strehler dove resta cinque anni realizzando anche alcune messe in scena, tra cui ricordiamo: Atomo, storia di una scelta, Sentite Buona Gente, Colui che dice di sì e Colui che dice di no, Interrogatorio all’Avana.
Autore di diverse inchieste giornalistiche televisive: Renato Curcio; Vivere da barboni; Agenzie Matrimoniali; Cicciolina; Nel mondo della pubblicità; L’esorcismo; Sesso dietro le sbarre; Le coppie si scambiano; Le multinazionali nel Mondo; La criminalità minorile: i protagonisti parlano; Walter Alasia: Capo colonna delle Br; Perchè ho ucciso Walter Tobagi; Tangenti, Racket, Usura; Alberto Franceschini; Vita da Gigolò; La felicità; La trasgressione; In prigione sotto Eltzin; Scuola di Seduzione; La comicità; Processo Priebke; Schiave dall’Est; I Gladiatori.
Ha realizzato alcuni ritratti di personaggi famosi: Carla Bruni; Moana Pozzi; Paolo Villaggio; Carlo Verdone; Renato Pozzetto; Roberto Benigni; Gina Lollobrigida.
Tra le sue principali regie televisive ricordiamo: La Rosa Bianca (menzione d’onore al festival Mondiale TV di Praga); Il Picciotto (debutto e scoperta di Michele Placido e Vittorio Mezzogiorno, Premio Gran Giallo Città di Cattolica); Volontari per destinazione ignota (menzione Speciale al Festival di Hières, presentato ai festival di Taormina, S. Sebastiano, Parigi, Malaga, Valladolid); La Promessa (Festival di Chicago, Montreal, Singapore, Salsomaggiore, Sorrento); La Quinta Donna con Klaus Maria Brandauer e Turi Ferro; Io e il Duce (Emmy Nomination per il miglior programma TV mondiale, Ace Award per il miglior programma Cable Tv Usa); Il Segreto del Sahara (Premio per il miglior film TV, Premio per la miglior Regia, Premio della Critica, Telegatto); Viaggio nel Terrore, il Sequestro dell’Achille Lauro (Candidato a sette Emmy Nominations negli Stati Uniti); Una Questione Privata; Missus; I Guardiani del Cielo (La Torre dei Primogeniti); Nanà (Premio Efebo d’Oro); Giorgio Perlasca (Premio Oscar TV 2002 – Telegatto 2002); ICS l’amore ti dà un nome; Il Cuore nel pozzo (Oscar TV miglior regia e film); Gino Bartali l’Intramontabile; L’ultimo dei Corleonesi (2006-2007); Pane e libertà (2009); Mi ricordo Anna Frank (2009); Paolo Borsellino – i 57 giorni (2012).
Ha diretto anche alcuni spot pubblicitari: Amaro Montenegro, Citroen, Pirelli, Alemagna, Pedigree Pal, Volkswagen, Biscotti Doria, Motta, Perugina, Weight Watchers, Audi.
BLANCA ROMERO
Tara Riva
Nasce a Gijón nelle Asturie dove ha il suo primo incontro con il mondo della moda.
A 16 anni vola a Madrid in cerca di fortuna e diventa una modella.
Già a 19 anni si trova a Parigi, dove lavora per le riviste di moda più importanti al mondo (Elle, Givenchy, Madame, ecc.) realizzando campagne internazionali che la porteranno a passare una stagione in Giappone. Al suo ritorno da Parigi scopre la sua passione per la musica, e in particolare per il flamenco. Prende lezioni di flamenco ed inizia a comporre la sua musica, con il nome d’arte di “La Perra”. Nel 2007 inizia la sua carriera da attrice diventando una delle protagoniste della serie Spagnola di grande successo “Fisica o Química” per quattro stagioni. Nel 2008 recita come protagonista nel film “After” di Alberto Rodriguez e riceve una nomination ai Goya come migliore attrice rivelazione. Il suo passo successivo è quello di recitare come protagonista nella serie italiana “L’isola” diretta da Alberto Negrin, prodotta da Palomar e Rai Fiction. In seguito recita nel film “Los Muertos no se Tocan, Nene” del 2011 diretto da Jose Luis Garcia Sanchez e nel film “Fin” diretto da Jorge Torregrossa, in uscita nelle sale spagnole nel novembre 2012. In questi giorni sta finendo le riprese del film “El Amor es lo que Quiera” diretto da Gabriel Ochoa. Blanca parla Inglese, Spagnolo e un poco di Italiano.
MARCO FOSCHI
Luca Bottai
Diplomatosi all’ Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
TELEVISIONE
2012 BARABBA regia di di Roger Young
2011 MARIA regia di Giacomo Campiotti
ATELIER FONTANA – LE SORELLE FONTANA regia di Riccardo Milani
2010 SOTTO IL CIELO DI ROMA regia di Christian Duguay
CRIMINI 2 “Mork e Mindy” regia di Stefano Sollima
2008 ALDO MORO regia di Gianluca Maria Tavarelli
2004 VIRGINIA LA MONACA DI MONZA regia di Alberto Sironi
CINEMA
2012 THE KING OF THE SAND un film di Najdah Anzour (in lavorazione)
2009 PANDEMIA un film di Lucio Fiorentini
VIOLA DI MARE un film di Donatella Maiorca
RICORDATI DI FARE MIAO un film di Luca Calvanelli
2008 SLEEPING AROUND un film di Marco Carniti
RIPRENDIMI un film di Anna Negri
2007 NELLE TUE MANI un film di Peter Del Monte
COME TU MI VUOI un film di Volfango De Biasi
2003 FAME CHIMICA un film di Antonio Bocola e Paolo Vari
LE INTERMITTENZE DEL CUORE un film di Fabio Carpi
1999 TARTARUGHE DAL BECCO D’ASCIA un film di Antonio Syxty
TEATRO
2008 AMLETO regia di Antonio Latella
IL VICARIO regia di Rosario Tedesco
2007 MOBY DICK regia di Antonio Latella
2005 LA CENA DELLE CENERI regia di Antonio Latella
2004 VERBO regia di Jean René Lemoine
BESTIA DA STILE regia di Antonio Latella
EDOARDO II regia di Antonio Latella
2003 PORCILE regia di Antonio Latella
2002 QUERELLE DE BREST regia di Antonio Latella
PILADE regia di Antonio Latella
GAGARIN WAY regia di Antonio Latella
2001 STRETTA SORVEGLIANZA regia di Antonio Latella
ROMEO E GIULIETTA regia di Antonio Latella
2000 IL LEONE D’INVERNO regia di Mauro Avogadro
IL SOCCOMBENTE regia di Domenico Polidoro
PREMI
Premio del Festival di Annecy 2004 come miglior attore per il film “Fame Chimica”.
Vince il Premio UBU nel 2003 come nuovo attore per la sua interpretazione di “Pilade” nell’omonima opera teatrale di Pasolini.
SIMONE MONTEDORO
Adriano Liberato
TELEVISIONE
2012 ROSSELLA II regia di Carmine Elia2011
SANTA BARBARA regia di Carmine Elia
TERENCE HILL È… DON MATTEO 8 regia di registi vari
2009 TERENCE HILL È… DON MATTEO 7 regia di registi vari
2008 ENRICO MATTEI regia di Giorgio Capitani
07/08 TERENCE HILL È… DON MATTEO 6 regia di registi vari
HO SPOSATO UNO SBIRRO regia di Carmine Elia
MEDICINA GENERALE regia di Renato De Maria
2006 DISTRETTO DI POLIZIA 6 regia di A. Grimaldi
2003 SALVO D’ACQUISTO regia di Alberto Sironi
2002 IL COMMISSARIO MONTALBANO regia di Alberto Sironi
2001 DISTRETTO DI POLIZIA 2 regia di A. Grimaldi
2000 CARO DOMANI regia di M. A. Avati
1999 L’AVVOCATO PORTA regia di F. Gilardi
UN’ISOLA D’INVERNO regia di G. Calderone
WORLD CUP 98 regia di Stefano Reali
1998 PEPE CARVALHO regia di F. Gilardi
CINEMA
NIENTE PUÒ FERMARCI un film di Luigi Cecinelli
ALTROMONDO un film di Fabio Massimo Lozzi
POLVERE un film di Depiro e Proietti
FILM un film di Laura Belli
TEATRO
04/06 SCOPPIO D’AMORE E GUERRA regia di Duccio Camerini
2002 SOPRA regia di Duccio Camerini
98/99 A CHI TOCCHERÀ STASERA regia di M. D’Epiro
NO EXIT regia di M. D’Epiro
CORTOMETRAGGI
CANE LUPO regia di M. D’Epiro
CON AMORE ROSSANA regia di Boschi – Calligaro
ALEXANDRA DINU
Elena Sollima
Accademia di Arte teatrale e cinematografica – Bucarest
CINEMA
EXAMEN un film di Titus Muntean
GARCEA un film di Sam Irvin
SECOND-HAND un film di Dan Pita
TELEVISIONE
LA FARFALLA GRANATA regia di Paolo Poeti
ROSSO SAN VALENTINO regia di Fabrizio Costa
SPOSAMI regia di Umberto Marino
IL GENERALE DELLA ROVERE regia di Carlo Carlei
CAPRI 3 (ruolo Greta protagonista della serie) regia di Francesca Marra e Dario Acocella
CAPRI 2 (ruolo Greta protagonista della serie) regia di Andrea Barzini e Giorgio Molteni
CARABINIERI 5-6 (ruolo Mira Ruci protagonista della serie) regia di Sergio Martino
RICOMINCIO DA ME regia di Rossella Izzo
MONTALBANO regia di Alberto Sironi
DISTRETTO DI POLIZIA 5 regia di Lucio Gaudino
LA PROF regia di Rossella Izzo
DON GNOCCHI regia di Cinzia TH Torrini
CONDUTTRICE TV
1999 TVR 2
2000 TVR 1
2001 PRO TV
2003 TV PARMA – ITALIA
ANDREA GIORDANA
Leopold Amery
CINEMA
DEAD END regia di G. Calmieri
PRANZO DI PASQUA regia di Scivelson
IL TORMENTO E L’ESTASI regia di K. Reed
LE ITALIANE E L’AMORE regia di Maselli
a soli 12 anni debutta in :
ERODE IL GRANDE regia di Turgiansky
Fin dal 1971 è stato protagonista di film western-sentimentali tra cui:
LETTERE DALLA SICILIA regia di M. Giliberti
GOLPE DE ESTADIO regia di S. Cabrera
MASSAGRO AL GRAN CANION
E’ STATO BELLO AMARTI
QUELLA SPORCA STORIA DEL WEST
JOHNNY HAMLET regia di E. G. Castellari
EL DESPERADO regia di F. Rossetti
TELEVISIONE
2012 ROSSO SAN VALENTINO regia di F. Costa
2011 MARIA DI NAZARETH regia di G. Campiotti
VIOLETTA regia di A. Frazzi
2008 SANT’AGOSTINO regia di C. Duguay
PUCCINI regia di G. Capitani
2006 GUERRA E PACE regia di R. Dornhelm
2003 LA TASSISTA regia di J. M. Sanchez
2001 BLINDATI regia di regia di C. Fragasso
LA MEMORIA E IL PERDONO regia di G. Capitani
1999 PROVINCIA SEGRETA II regia di F. Massaro
1997 AVVOCATI regia di G. Ferrara
1996 PROVINCIA SEGRETA regia di F. Massaro
1995 POSITANO regia di V. Sindoni
1994 IL PREZZO DELLA VITA regia di S. Reali
1993 UN FIGLIO A METÀ II regia di G. Capitani
1992 UN FIGLIO A METÀ regia di G. Capitani
IL GIOVANE MUSSOLINI regia di G. Calderone
Dopo aver presentato il festival di Sanremo, sfilate e galà artistici,
è stato per due anni il conduttore dello show televisivo W LE DONNE su Canale 5
IL MERCANTE DI VENEZIA di Shakespeare regia di G. De Bosio
UN MESE IN CAMPAGNA di Turghenev regia di S. Bolchi
LA MORTE DI DANTON regia di Mario Missiroli
1991 PIAZZA DI SPAGNA regia di F. Vancini
1990 ALTA SOCIETÀ regia di G. Capitani
1989 UN CANE SCIOLTO regia di G. Capitani
1987 LA COSCIENZA DI ZENO regia di S. Bolchi
1977 SANDOKAN regia di Stefano Sollima
40 GIORNI DI LIBERTÀ regia di L. Castellani
1971 ENEIDE regia di Franco Rosi
1966 IL CONTE DI MONTE CRISTO
TEATRO
2009 UN ISPETTORE IN CASA BIRLING regia di Giancarlo Sepe
07/08 OTELLO regia di Giancarlo Sepe
2006 GIÚ DAL MONTE MORGAN regia di Sergio Fantoni
2005 LA LUNGA VITA DI MARIANNA UCRIA regia di Eros Puglielli
2003 ZIO VANJA regia di Sergio Fantoni
IFIGENIA IN TAURIDE regia di J. Vassalle
A NUMBER regia di Valter Malosti
01/02 NOTTURNO INDIANO regia di Teresa Pedroni
2000 IL LEONE D’INVERNO regia di Marco Avogadro
95/96 IL SEDUTTORE regia di Giancarlo Sepe
1995 L’ONOREVOLE IL POETA E LA SIGNORA di A. De Benedetti regia di A. Calenda
1993 TRADIMENTI di Pinter regia di Antonio Calenda
1992 DUE DOZZINE DI ROSE SCARLATTE di A. De Benedetti regia di Marco Parodi
ALLA STESSA ORA IL PROSSIMO ANNO di B. Slade regia di Anna Proclemer
FIORE DI CACTUS – Barillet e Gredy di B. Slade regia di Giorgio Albertazzi
TOVARICH di J. Deval regia di Marco Parodi
Nel 1977/78 fonda con Giancarlo Zanetti la Compagnia Giordana/Zanetti e con la stessa recita in:
PECCATO CHE FOSSE UNA SGUALDRINA di G. Ford regia di Augusto Zucchi
CAFFE’ FEYDEAU di Feydeau regia di Marco Parodi
LA COMMEDIA DEGLI ERRORI di Shakespeare regia di Augusto Zucchi
DON GIOVANNI E IL SUO SERVO di Rocco Familiari regia di Aldo Trionfo
VOULEZ VOUS JOUER AVEC MOI? di M. Achard regia di Lorenzo Salveti
ANFITRIONE di Plauto regia di Marco Parodi
BECKET E IL SUO RE di Anouihl regia di Aldo Trionfo
GLI AMORI INQUIETI di Goldoni regia di Augusto Zucchi
1977 LA CORTIGIANA di Aretino regia di Marco Bernardi
AS YOU LIKE IT di Shakespeare regia di Antonio Calenda
PENE D’AMOR PERDUTE di Shakespeare regia di Marco Parodi
1976 LA FARINELLA di G. C. Croce regia di Nino Mangano
SIMPLICISSIMUS di Grimmelchausen regia di Aldo Trionfo
1975 LA SIGNORA DELLE CAMELIE regia di Giorgio De Lullo
1974 LA PROFESSIONE DELLA SIGNORA WARREN di Shaw regia di J. Kilty
1973 ROMA 335 di Carlo Bernari regia di Giorgio Ferrara
1972 PAPESA GIOVANNA di M. Moretti regia di Josè Quaglio
1970 LE FARFALLE SONO LIBERE di L. Gerche regia di Davide Montemurri
1969 I GIUSTI di Albert Camus
MARCELLO MAZZARELLA
Nikolai Kozak
CINEMA
1985 STANNO TUTTI BENE regia di Giuseppe Tornatore
1990 NIRVANA regia di Gabriele Salvatores
1997 L’ODORE DELLA NOTTE regia di C. Calligari
1998 LE TEMPS RETROUVE’ regia di R. Ruiz-FR
I FOBICI regia di G. Scarchilli
1999 PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE regia di Mimmo Calopresti
2000 PLACIDO RIZZOTTO (Lead role) regia di Pasquale Scimeca
CHRISTIE MALRY’S OWN DOUBLE-ENTRY regia di P. Tickell- ING
SIGNES DE VIE regia V. Martorana
2001 QUELLO CHE CERCHI regia di M. Puccioni
L’ISOLA regia di C. Quatriglio
2003 GLI INDESIDERABILI regia di Pasquale Scimeca
IL FANTASMA DI CORLEONE regia di M. Amenta
2004 LA PASSIONE DI GIOSUE’ L’EBREO regia di Pasquale Scimeca
MELISSA P. regia di Luca Guadagnino
2005 LAMPEDUSA regia di Vincent Martorana
PERL ODER PICA regia di P. Cruchten- LUX
IL PUGILE E LA BALLERINA regia di Francesco Suriano
2006 NOTTURNO BUS regia di D. Marengo
ROSSO MALPELO regia di Pasquale Scimeca
2007 IL MATRIMONIO NEGATO regia di Antonio Ciano
MADE IN ITALY regia di Stephane Giusti – FR
LA SICILIANA RIBELLE regia di Marco Amenta
2008 SONO VIVA regia di Dino e Filippo Gentili, 2007 Festival di Londra
BAARIA regia di Giuseppe Tornatore
FORT’ APACHE regia di Marco Risi
2009 BORIS GIULIANO regia di Roberto Greco
EL BAILE DE SAN JUAN regia di Francisco Athié – Mexico
UNA CANZONE PER TE regia di Herbert Simone Paragnani
HAI PAURA DEL BUIO regia di Massimo Coppola
LA SCUOLA E’FINITA regia di Valerio Jalongo
2010 LA STRADA DI PAOLO regia di Salvatore Nocita
2011 BREVE STORIA DI LUNGHI TRADIMENTI regia di Davide Marengo
PAOLINE DETECTIVE regia di Marc Fitoussi
2012 CONVITTO FALCONE LA MIA PARTITA regia di Paquale Scimeca
COME IL VENTO regia di Marco Simon Puccioni
IO SONO IO E TU SEI TU regia di Tiziana Bosco
CORTOMETRAGGI
CFPT cortometraggi regia di Marcello Mazzarella
2002 IL NASO STORTO regia di Antonio Ciano
2007 MARE NOSTRO regia di Andrea D’asaro
2011 CORPS SOLIDAIRES regia di Pascal Roy
IO E LEI regia di Alberto D’Onofrio
2012 IL SIGNOR NESSUNO regia di Francesco Felli
TELEVISIONE
LUI E LEI regia di L. Mannuzzi
UNA DONNA PER AMICO regia di R. Izzo
PIU’ LEGGERO NON BASTA regia di E. Lodoli
IL COMMISSARIO RAIMONDI regia di P. Costella
2003 ULTIMO III regia di M. Soavi
LA OMICIDI regia di Riccardo Milani
CEFALONIA regia di Riccardo Milani
2004 IL CUORE NEL POZZO regia di Alberto Negrin
QUAI n°1: FRERES D’ARMES regia di A. Robillard- FR
2005 JOE PETROSINO regia di Alfredo Peyretti
I MILLE regia di Stefano Reali
2006 L’AMORE PROIBITO regia di Anna Negri
L’ULTIMO DEI CORLEONESI regia di Alberto Negrin
2007 IN FUGA CON MARLENE regia di Alfredo Peyretti
LA VITA RUBATA regia di Graziano Diana
L’UOMO CHE CAVALCAVA NEL BUIO regia di Salvatore Basile
2008 LO SCANDALO DELLA BANCA ROMANA regia di Stefano Reali
2009 DES GENS QUI PASSENT regia di Alain Nahum- FR
CRIMINI 2, “Neve sporca” regia di Davide Marengo
2011 BENTORNATO NERO WOLFE regia di Riccardo Donna
TEATRO
LA PATENTE di L. Pirandello regia di Marcello Mazzarella
L’UOMO DAL FIORE IN BOCCA di L. Pirandello regia di Marcello Mazzarella
IL NUOVO INQUILINO di E. Jonesco regia di Marcello Mazzarella
LA LEZIONE di E. Jonesco regia di Marcello Mazzarella
COMPAGNIA LA ZATTERA DI BABELE regia di Carlo Quartucci LABORATORIO/SPETTACOLO con Flavio Bucci
LABORATORIO/SPETTACOLO con Cosimo Cinieri
MACONDO regia di Riccardo Fucks
COMPAGNIA MARCO SOLARI regia di Marco Solari
LA CIMICE di V. Majakowskij regia di Salvo Licata
SORVEGLIANZA SPECIALE di J. Jenet regia di Umberto Cantone
COMPAGNIA MAGOPOVERO regia di Luciano Nattino e A. Catalano
IL NATALE DI HARRY di S. Berkoff regia di Marcello Mazzarella
COMPAGNIA TEATRO SEMPRE regia di Rino Silveri e Piero Mazzarella
COMPAGNIA SHAKESPEARE & COMPANY regia di Massimo Navone
EVA PERON di Copy regia di Massimo Belli
IONE di Euripide regia di Massimo Belli
LUTERO di John Osborne regia di Marco Gagliardo
L’INFERNO di Dante Alighieri regia di Virginio Liguori e A. Bianco
CAVE CANEM regia di Virginio Liguori e A. Bianco
GAMBLET regia di Virginio Liguori e A. Bianco
OLA’ regia di Virginio Liguori e A. Bianco
MUSIK regia di Virginio Liguori e A. Bianco
DUNQUE LEI HA CONOSCIUTO TENCO? di Paolo Logli
regia di Renato Marengo e Davide Paganini