Ponte sullo Stretto, Minniti (Pd): “che senso ha questa proroga?”

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Il deputato del Pd Marco Minniti ha presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio ed al Ministro delle Infrastrutture sul ponte sullo Stretto per chiedere ”quale logica economica abbia ispirato la decisione di proroga per un’opera i cui costi, per stessa ammissione del Governo, sono insostenibili per il Paese”. ”Nei giorni scorsi – scrive Minniti il Governo Monti aveva annunciato lo stop alla costruzione perche’ ‘l’Italia non puo’ permettersi questa infrastruttura’, un’opera il cui costo e’ stato stimato in non meno 8,5 miliardi di euro. Secondo un’autorevole fonte giornalistica (il Sole 24 ore del 31 ottobre 2012), i collaboratori del ministro delle Infrastrutture avrebbero affermato che nella risoluzione dei contratti relativi all’opera non sussisteva alcun rischio di penale e che la questione sarebbe stata valutata attentamente dagli uffici giuridici del Ministero. Lo stesso Esecutivo ha diramato, il 31 ottobre 2012, una nota con cui ha deciso di ‘prorogare, per un periodo complessivo di circa due anni, i termini per l’approvazione del progetto definitivo del Ponte al fine di verificarne la fattibilita’ tecnica e la sussistenza delle effettive condizioni di bancabilita’‘. La proroga, sostiene Minniti, ”sembrerebbe destinata unicamente ad assicurare altri due anni di retribuzione ad amministratori, dirigenti e dipendenti della societa’ Stretto di Messina, le cui attivita’ per studi di fattibilita’, interventi preliminari, manutenzione, affitti di sedi e consulenze milionarie dal 1981 ad oggi hanno comportato un onere finanziario per lo Stato di 300 milioni; a cui andranno aggiunti altri 300 milioni per il pagamento di penali maturate tra opere realizzate e mancati guadagni per il consorzio di imprese Eurilink, guidato dalla Impregilo”. ”Come mai – chiede Minnitinel giro di tre settimane il Governo ha cambiato radicalmente idea rispetto al Ponte sullo Stretto con una decisione di proroga che confligge totalmente con i precedenti intendimenti dell’Esecutivo e inficia i principi della spending review nonche’ il modello di contenimento della spesa pubblica elaborato dall’Esecutivo tecnico”. Il deputato chiede quindi di sapere ”se non ritenga opportuno procedere ad ulteriori verifiche rispetto ai pesanti oneri aggiuntivi che la proroga comporta per un opera che la Ue ha cancellato dai suoi piani strategici e che per lo stesso Esecutivo non rappresenta una priorita’ strategica” e ”se non ritiene opportuno a 41 anni dalla legge 1158, mettere la parola fine alla annosa e dispendiosa questione del Ponte sullo Stretto, procedendo allo scioglimento della Stretto di Messina Spa e indirizzando le risorse immediatamente disponibili per questa via ad un piu’ urgente e improcrastinabile Piano straordinario di ammodernamento delle infrastrutture viarie calabresi e siciliane”.

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