Ponte, ecco il decreto firmato oggi da Napolitano: la società ‘Stretto di Messina’ ha 2 anni per perfezionare l’iter, altrimenti stop definitivo

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Il governo detta i tempi per la realizzazione (o meno) del Ponte sullo Stretto. Via libera al progetto definitivo entro e non oltre i 540 giorni successivi alla prima approvazione tecnica del Cipe e individuazione dei finanziatori privati, altrimenti la societa’ ‘Stretto di Messina’ sara’ posta in liquidazione. E di conseguenza sara’ archiviato il progetto del collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e la Calabria. L’esecutivo, con il decreto legge firmato oggi dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, recanti ”Misure urgenti per la ridefinizione dei rapporti contrattuali con la Societa’ Stretto di Messina S.p.A. ed in materia di trasporto pubblico locale” – che l’ASCA ha potuto visionare -, impegna quindi la societa’ e il contraente generale Eurolink a stipulare un atto aggiuntivo al contratto, nel quale viene delineato il percorso da seguire nei prossimi due anni. Atto aggiuntivo che, se non sara’ firmato entro il ”termine perentorio” dell’1 marzo 2013, comportera’ lo scioglimento anticipato della stessa societa’ e la nomina di un commissario. Il primo step entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto: la societa’ dovra’ presentare al Cipe, ai fini di un primo esame in linea tecnica del progetto definitivo dell’opera, i piani economico finanziari, accompagnati da un’adeguata istruttoria che ne dimostri la sostenibilita’ finanziaria e la bancabilita’ del progetto. Per poter superare l’esame da parte del Cipe, il progetto deve essere assentibile sia sotto l’aspetto tecnico-progettuale che economico-finanziario compresa l’individuazione di eventuali finanziatori. Qualora entro 540 giorni dall’esame tecnico del Cipe non si dovesse pervenire ad una approvazione definitiva del progetto, e’ previsto l’annullamento di tutti gli atti. Lo Stato non dovra’ pagare la penale ma solo un indennizzo costituito dal pagamento delle prestazioni con una maggiorazione del 10% dell’importo. Qualora si dovesse procedere allo scioglimento della societa’ sara’ ”nominato un commissario liquidatore che dovra’ concludere le operazioni entro e non oltre un anno dalla nomina”, come si legge nel comma 8 dell’articolo 1 del decreto. Con il provvedimento, che iniziera’ il suo iter parlamentare in Senato, il governo si pone l’obiettivo di evitare il pagamento della penale per la mancata realizzazione, verificare nel frattempo la fattibilita’ e bancabilita’ della struttura e, in caso di parere favorevole, ricevere i finanziamenti da parte dell’Unione europea.

La Societa’ Stretto di Messina puo’ essere autorizzata dal Cipe a eseguire lavori infrastrutturali funzionali all’esigenza dell’attuale domanda di trasporto, prevedendo la realizzazione di opere, ricomprese in quelle effettivamente indispensabili del progetto e dotate di autonoma funzionalita’. Premesso che si rende necessario un provvedimento legislativo che autorizzi la relativa spesa, allo stato non viene quantificato alcun onere. E’ quanto prevede il comma 6 dell’articolo 1 del decreto legge firmato oggi dal presidente Napolitano. ”La Societa’ Stretto di Messina S.p.A. – si legge – puo’ essere autorizzata, previa approvazione dei progetti definitivi da parte del CIPE, ad eseguire lavori infrastrutturali funzionali all’esigenza dell’attuale domanda di trasporto anche in caso di mancata realizzazione del Ponte, ricompresi nel progetto definitivo generale, a carico del bilancio dello Stato nei limiti delle risorse che saranno individuate con successivi provvedimenti”.

Lo stesso decreto legge prevede anche l’mmediata riduzione dei costi di gestione e di personale della societa’ ‘Stretto di Messina.”Con atto di indirizzo del ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – si legge al comma 7 dell’articolo 1 del dl – sono impartite direttive finalizzate all’immediato contenimento dei costi di gestione e di personale della societa’ Stretto di Messina S.p.a”.

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