La maxi-inchiesta che riguarda la Provincia di Vibo, infatti, parte dal “buco” dei fondi alluvionali del 2002 e si è allargata all’intero “sistema Provincia“. Nell’occhio del ciclone l’ex Presidente dell’ente, Ottavio Bruni, anche lui di centro/sinistra e molto vicino all’ex governatore Agazio Loiero, che aveva guidato la Provincia dal 1999 al 2008. Oggi, intanto, sono 7 le persone indagate per peculato in concorso, a diverso titolo, e falso: l’ex impiegata Mirella Currò, che in settimana ha lasciato il carcere per passare ai domiciliari; il marito della donna, Baldassarre Bruzzano; le nipoti dei coniugi Bruzzano–Currò, Maria Menna e Valentina Macrì; la dirigente degli Affari finanziari della Provincia Armanda De Sossi; il segretario generale Francesco Marziali e il dirigente degli Affari generali Antonio Vinci. Secondo indiscrezioni provenienti dagli ambienti investigativi, si ritiene molto probabile che proprio in settimana dal vecchio Palazzo di giustizia possano partire nuove informazioni di garanzia. Il tutto mentre la provincia di Vibo è tra quelle destinate a sparire, e il suo territorio – dal nuovo disegno varato dal Governo – dovrebbe essere accorpato – come un tempo – a Catanzaro.
Oggi lo scioglimento della provincia di Vibo Valentia: arriva il commissario che potrebbe dichiarare il dissesto
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