“Povera Reggio, povera Calabria. L’atto doloroso dello scioglimento del consiglio comunale di Reggio Calabria ci dice quanto la cattiva politica “in contiguità con la ‘ndrangheta” abbia soffocato il passato e soffochi il presente e il futuro di questa terra meravigliosa. Ora i reggini hanno l’occasione e la possibilità di riscatto e di rinascita. La città che vuole cambiare può mettersi alle spalle questa indegna e triste stagione“, ha affermato Nichi Vendola, leader di Sel.
“Ora lo Stato sia ancora più presente”. La vicepresidente dei deputati e parlamentare calabrese Rosa Villecco Calipari ha detto che “nessuno può essere felice di un Comune sciolto per contiguità mafiose. Non c’é nessun reggino, nessun calabrese, ma forse neanche nessun italiano che possa essere felice nell’apprendere che il comune di Reggio Calabria viene sciolto per contiguità mafiose. Non c’é sviluppo se non c’é legalità e non ci sarà crescita e lavoro per la Calabria finché le attività economiche saranno sottoposte al giogo della ‘ndrangheta o la politica si assoggettera’ ai ricatti criminali. Mi auguro che i reggini possano ritrovare serenità e continuino a credere nello Stato. Uno Stato che per non apparire ostile e lontano, capace soltanto di punire e non prevenire, non dovrà fermarsi allo scioglimento del Comune, ma essere presente ogni giorno“.