I fatti sono stati denunciati dai cinque dipendenti del Cus Messina: Marco Gallinari, Gangemi Giuseppe, Lorenza Nicocia, Giuseppe Scattareggia e Antonino Spadaro che dal 29 agosto sono in sciopero a oltranza e dal segretario generale della Ugl, Salvatore Mercadante. Lo sciopero è stato deciso all’unanimità per la totalità delle ore lavorative giornaliere finché non vengano trovate le soluzioni in merito ai problemi che affliggono i dipendenti e le loro famiglie.
Appena un mese fa, lo scorso 10 settembre, i dipendenti avevano indirizzato una lettera al Rettore dell’Università di Messina Francesco Tomasello, al Presidente del CUSI, Leonardo Coiana e per conoscenza al Prefetto Francesco Alecci, al Procuratore Capo della Repubblica Guido Lo Forte, ed al Procuratore Capo della Repubblica di Roma, Giovanni Ferrara. La lettera denuncia un passaggio fondamentale: ci sarebbe in atto un vero e proprio raggiro delle norme sindacali in materia di occupazione, con l’unico interesse probabilmente da parte dell’Università degli Studi di Messina di gestire la Cittadella Universitaria dello Sport con personale prontamente indicato dagli stessi e contrattualizzato dal Cus Messina che, guarda caso, provvede puntualmente a pagarne le retribuzioni, senza badare invece a quel personale regolarmente sotto contratto a tempo indeterminato.