Cosenza: la polizia provinciale sequestra 9000 cartucce detenute illegalmente

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    Una maxi operazione antibracconaggio, coordinata dal Comandante del Corpo della Polizia Provinciale di Cosenza, dott. Giuseppe Colaiacovo, è stata effettuata nel Comune di Francavilla Marittima, in località Alvani, dal personale del Nucleo Ittico Venatorio del distaccamento di Mormanno.

    L’operazione ha portato alla denuncia di B.M, cinquantaduenne di Pistoia, il quale esercitava l’attività venatoria, in violazione di legge.

    Il personale della Polizia Provinciale, durante un servizio mirato alla prevenzione e repressione dell’attività di bracconaggio, aveva fermato l’uomo per un normale controllo.

    Gli Agenti, accostatisi al veicolo di B.M., si sono subito resi conto di cosa vi fosse all’interno.

    Hanno così provveduto, in seguito ad autorizzazione del P.M. del Tribunale di Castrovillari, a perquisire la macchina, rinvenendo all’interno circa 9000 munizioni di diverso calibro. Tra queste erano presenti anche 40 cartucce a palla. Nessuna delle munizioni rinvenute era stata denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza.

    B.M. si è reso responsabile di aver violato l’art. 697 del c.p., nonché alcune norme del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, laddove prevedono come reato la detenzione di munizioni senza l’immediata denuncia all’autorità di Pubblica Sicurezza.

    Il cacciatore aveva con sé, dunque, circa 9000 munizioni, mentre la normativa attuale prevede che si possano detenere fino a 1500 cartucce per fucile da caccia. Oltre le 1500 cartucce è necessaria la licenza del Prefetto.

    Le munizioni a palla, invece,  vanno denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza a prescindere dalla quantità che se ne detiene.

    Tutto il materiale è stato sequestrato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente ed il cacciatore è stato denunciato per il reato di detenzione di munizioni non denunciate.

    Oltre alle munizioni sono stati sequestrati anche 2 fucili, calibro 12, e 39 capi di allodole appena abbattute.

    Infatti , B.M. si è reso anche responsabile di aver violato il disposto del calendario venatorio regionale 2012/2013 per quanto riguarda il limite di carniere, in base al quale è possibile cacciare un massimo di dieci allodole per giornata di caccia e 50 capi nell’intera stagione.
    Continuerà incessante il lavoro della Polizia Provinciale di Cosenza nell’attività di lotta al bracconaggio, con controlli sempre più capillari sul territorio al fine di contrastare il sempre più dilagante fenomeno del bracconaggio.

    Recenti sono state le operazioni che hanno portato al sequestro di numerosi fringillidi ed alla denuncia all’A.G. di diverse persone.

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