TV. Da stasera su canale 5 Squadra antimafia Palermo 4

StrettoWeb

di Tari Romeo.Alle 21,10 di oggi, lunedì 10 settembre 2012 ritorna il fortunato programma televisivo di canale 5. Per la quarta stagione sono previste 10 puntate. Questa la trama della prima:

Dopo un anno, a Palermo, all’interno della squadra Duomo, la squadra che sei anni prima arrestò Bernardo Provenzano, le cose sono molto cambiate. Il vicequestore Claudia Mares, al suo quarto anno come capitano del gruppo, vive ormai con il suo uomo, Domenico Calcaterra, anche lui vicequestore alla Duomo, da cui aspetta un bambino, che cresce nella sua pancia da alcuni mesi. Intanto, alla squadra, oltre a Luca Serino e Sandro Pietrangeli, diventati dei veterani, si sono aggiunti l’ispettore Franceca Leoni, bella e giovane, ma forte e determinata, e Gaetano Palladino, un nuovo membro coraggioso e leale. E così, dopo aver pianto lacrime amare a causa della morte di Fiamma Rigosi l’anno precedente, la Duomo adesso è alla ricerca di politici e fiaccheggiatori che hanno avuto e che hanno tuttora a che fare con la malavita organizzata. I loro nomi sono scitti sulla lista Greco, importante documento che contiene appunto i nomi e i cognomi dei “pezzi grossi” italiani che fanno affari con la mafia, e suggerita in qualche modo un anno prima da Rosy Abate, ora in carcere e condannata all’ergastolo. Comunque, l’Abate e Claudia hanno ancora contatti, dato che Leonardino, figlio della ergastolana, è in affido alla Mares. Ed è proprio per lui che le due donne, una volta amice, poi nemiche giurate  cercano un loro equilibrio e una stabilità,  rivedendo quell’amicizia che le univa tanto tempo fa, più di quattro anni addietro. Claudia vuole convincere Rosy a diventare collaboratrice di giustizia, ma lei non vuole, si sente ancora abbastanza potente per tenere alto il buon nome della sua famiglia, gli Abate. La gravidanza di Claudia procede bene, il bambino è sano, ma c’è qualcosa che la turba, eppure il suo fidanzato, Domenico, è molto felice della futura paternità. Cosa starà succedendo nel cuore di Claudia? Nel frattempo, la Duomo si occupa di Don Ninnuzzo, un boss mafioso latitante da moltissimo tempo, e appena tornato a Palermo. La squadra lo intercetta, e lo va a prendere, per arrestarlo, ma qualcun altro li ha preceduti. Un misterioso e diabolico killer ha ucciso don Ninnuzzo, e Claudia, che non deve più fare operazione rischiose, decide di indagare su gli unici parenti del boss, i fratelli Dante e Armando Mezzanotte, gestori di un nightclub famoso e alla moda, che si trova a Mondello. I due fratelli potrebbero essere i mandanti dell’omicidio, ma, se c’è una cosa che la Mares e Calcaterra non sanno, è che i Mezzanotte, insieme ad una donna cupa e crudele, Ilaria La Viola, fanno  parte di un clan mafioso, e nel loro locale ci sono loschi traffici. I Mezzanotte puntano alla lista Greco, all’assassinio di Rosy Abate e ad occupare il posto che lei stessa ha lasciato vuoto negli equilibri mafiosi. Intanto, la Mares viene informata che il pericoloso Filippo De Silva, l’uomo che lei e l’Abate avevano fatto arrestare, e che voleva uccidere Leonardino e scappare con la lista (al centro delle ultime puntate della terza stagione), è stato mandato in una casa di cura per un malattia gravissima. De Silva è affetto da un tumore al cervello, e Claudia teme che i giudici lo scagionino per questa malattia o lo facciano mettere agli arresti domiciliari. Ma la malattia del perfido De Silva sarà vera?

Rosy Abate/ Giulia Michelini

Le premesse ci sono tutte perchè la quarta stagione della fortunata serie sia all’altezza delle precedenti, che hanno appassionato tanto pubblico, anche per il fatto che  sono lo specchio di situazioni, avvenimenti, storie che purtroppo succedono realmente. Buona visione, dunque; accomodiamoci bene in poltrona perchè con queste premesse la tensione  sarà sicuramente alta.

Per chi volesse richiamare alla memoria i fatti, di seguito pubblichiamo una sintesi delle stagioni precedenti.

Prima stagione 2009

Claudia Mares, vice questore della Squadra Mobile di Roma con un passato da agente di scorta in Sicilia, è richiamata a Palermo da Stefano Lauria, suo vecchio collega, per indagare sulla scomparsa di un ingegnere delle telecomunicazioni. Lauria viene ucciso sotto gli occhi di Claudia, purtroppo prima che possa parlare di ciò che aveva scoperto. Claudia prende il suo posto a capo della “Duomo”, la squadra che arrestò Bernerdo Provenzano tre anni prima, l’ultimo padrino di Cosa Nostra. Il gruppo è composto da Alfiere, Africa, Gigante e Viola. La squadra inizia a indagare sull’omicidio di Lauria, ma nel frattempo sta facendo anche ricerche sulla scomparsa di un ragazzo, Nicola Licastro, figlio di un commerciante di mobili appartenente all’associazione “Basta Pizzo”, e continuando l’indagine sull’ingegnere. Le piste che segue la portano a scoprire una guerra tra vecchi e nuovi boss: tra Michele Lopane e Giacomo Trapani, capo delle famiglie scacciate da Palermo negli anni ottanta per mano dei Corleonesi. La nuova guerra per il territorio coinvolge anche Rosy Abate, una donna che Claudia conosce bene, esponente di una delle vecchie famiglie sul territorio controllate da Giacomo Trapani, scampata da bambina ad un attentato nel quale restarono uccisi i suoi genitori  per l’intervento proprio della Mares, e che ora dopo un lungo periodo di esilio passato negli Stati Uniti è rientrata a Palermo. Avvalendosi della sua collaborazione e del vice questore Ivan Di Meo, la “Duomo” inizia ad entrare nei traffici e nelle nuove dinamiche delle famiglie mafiose. La presenza di una “talpa” all’interno della squadra causa non pochi problemi nel corso delle indagini.

Claudia Mares/Simona Cavallari

Seconda stagione 2010

È trascorso un anno dagli avvenimenti che hanno segnato la vita di Claudia Mares, confermata nel suo incarico di vice questore capo della squadra antimafia di palermo. Al suo fianco ci sono tre nuovi elementi: Sandro Pietrangeli, detto Pietra, un ex agente sotto copertura dai metodi grezzi e diretti, Luca Serino, milanese d’ufficio trapiantato nella difficile realtà siciliana, e la giovane Fiamma Rigosi, per inclinazione e indole sempre dalla parte dei più deboli, esperta d’informatica e di sorveglianza elettronica. La squadra è subito impegnata a seguire l’avvocato Cifalà, uomo di fiducia della famiglia Abate, che sta per stringere nuove alleanze. La “Duomo” è in missione in un ristorante dove sta per avvenire un incontro tra siciliani, calabresi, un sudamericano e un quarto misterioso uomo. Claudia crede di aver riconosciuto in quell’uomo Ivan Di Meo. Prima un sospetto, poi la sconcertante conferma: Ivan, il poliziotto corrotto che Claudia ha amato alla follia, dato ufficialmente per morto, a quanto pare è vivo ed è passato definitivamente dalla parte dei mafiosi. Per Claudia è un duro colpo, ad aiutarla nel suo sconforto c’è anche Rosy Abate la cui famiglia continua ad essere bersaglio dei clan rivali e delle imboscate della polizia. In una di queste perdono la vita Vito e Carmine, gli ultimi due fratelli di Rosy. Le indagini della squadra si concentrano sulla scalata della famiglia Abate, guidata da Nardo, che è più che mai decisa a riprendersi Palermo. Il vero business questa volta però viene dall’estero, in particolare dalla Colombia: il super ricercato Gaetano Lipari, detto “Il Santo”, è in arrivo in Italia, con l’intenzione di riunire gli esponenti delle cosche mafiose, dei clan camorristici campani i e della ‘ndrangheta calabrese; un summit tra capi che riscrive la struttura del traffico di droga internazionale. La squadra di Claudia cerca di catturare il pericoloso sudamericano, di cui nessuno conosce il vero volto, e di sgominare l’operazione. In questo scenario Ivan Di Meo agisce nell’ombra, su più fronti, sempre in bilico tra il bene e il male. Ad aiutare Claudia c’è l’uomo di cui si fida di più, Alfiere, che per la sua grande esperienza è determinante nel corso delle indagini, anche se il destino non gioca a suo favore, dato che sacrifica la propria vita per proteggere Claudia. Al fianco degli uomini della “Duomo” si inserisce una figura dai connotati e dai trascorsi non propriamente limpidi: l’agente dei servizi segreti De Silva. Appartenente ad una frangia dei servizi deviati, l’agente avvicina Claudia inizialmente per affiancarla nella ricerca di Ivan Di Meo. Presto però De Silva si rivela un soggetto molto pericoloso, corrotto e senza scrupoli, interessato solo a perseguire i suoi scopi, che diventa come un’ombra nera, sempre presente sulla strada delle indagini di Claudia.

Terza stagione 2011

Sono passati diversi mesi dalla fuga da Palermo di Rosy abate, ma Claudia Mares, capo della squadra “Duomo” temporaneamente sospesa dal servizio, sta continuando a darle la caccia in modo quasi ossessivo. Rosy Abate partorisce il piccolo Leonardo nella tenuta di Vincent Truebla, pericoloso narcotrafficante colombiano. Intanto in uno specchio di mare antistante Palermo, al largo dell’Isola delle Femmine, Claudia Mares ha per caso scoperto il relitto inabissato di una carretta del mare contenente al suo interno alcuni liquami tossici ed il cadavere di un uomo, l’ultimo “picciotto” rimasto fedele a Rosy Abate. Attraverso alcune tracce che l’uomo ha lasciato, la Mares sospetta che la Abate possa nascondersi in Colombia. Grazie al contributo della DEA, la “Duomo” identifica il clan dei Truebla e la sagoma di una figura femminile che sembra corrispondere a Rosy Abate. Ora il compito di fermarla è in capo al Procuratore antimafia Giorgio Antonucci , che segue Claudia e la squadra. C’è anche un nuovo arrivo, il vice questore Domenico Calcaterra, chiamato ad affiancare la Mares al comando della “Duomo” e contrario ai metodi poco ortodossi di quest’ultima. Dopo aver scoperto che Vincent vuole abbandonarla in Argentina, Rosy approfitta del blitz della DEA, uccide Vincent e scappa con Leonardo. Presto la Abate torna a Palermo e si crea un clan grazie al Puparo, l’anziano Ruggero Geraci, un vecchio mafioso amico di suo padre, dell’evaso Filippo De Silva  e anche di un pericoloso camorrista, Vito Portanova, che diventerà amante di Rosy. Il loro clan si occupa di un nuovo business, i rifiuti tossici. Claudia è più decisa che mai a catturare l’assassina del suo amato Ivan di Meo, e sarà aiutata dapprima da Antonucci, che si rivelerà una talpa appartenente ai servizi segreti deviati, e poi da Calcaterra, con cui intraprenderà una relazione. La guerra contro Rosy porterà ad azioni per la Duomo molto rischiose, per loro e per gli innocenti, come un conflitto a fuoco in un ospedale, dove la paternità di Leonardo si rivelerà essere di Ivan, il rapimento di una bambina, figlia di una donna pronta a lottare contro la mafia, che dovrà essere protetta. Proprio mentre Claudia e una sua amica e collega, l’agente Rigosi, sono a far visita a Francesca Diamante, che Fiamma verrà uccisa, provacando la disperazione del suo neo-fidanzato, Luca Serino, e ad un senso di vendetta in tutti. Anche la sorella di Vincent, Blanca Truebla, e il clan dei Manzella, vorranno la morte dell’Abate, ma alla fne, Rosy stessa si ritroverà da sola, dato che i suoi uomini sono morti, e de Silva, che si è rivelato il vero nemico, cercherà di ucciderla. L’uomo vuole la lista Greco, contenente nomi di politici legati alla malavita organizzata, importantissima per avere il controllo della mafia in Italia. De Silva rapirà anche Leo, figlio di Rosy, e nè l’arresto del suo complice Paolo Russo, nè quello dell’onorevole Spagnardi, per cui lavorava, nè quello di Blanca Truebla, con cui si era alleato, riuscirà a fargli restituire il bimbo senza imprevedibili conseguenze. La preziosa e ormai famosa lista Greco, passata per le mani prima del Puparo e dei suoi amici, poi di Rosy, poi del Catanese e di Blanca, ritornerà all’Abate, e quella è la “merce” di scambio con il figlioletto. Ma de Silva gioca un gioco pesante e sleale. Rosy, certa di non poter dare al figlioletto Leonardo una vita normale, cerca l’aiuto dell’amica Claudia, chiedendole di diventare tutrice legale del figlio, sicura che la donna possa assicurare al piccolo una vita serena e lontana dalla mafia. La storia tra la Mares e Calcaterra continua insieme al piccolo Leonardo.

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