Cosenza, falsi esami all’Unical: altri 70 studenti indagati. Ecco come facevano a falsificare le prove

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Altri settanta studenti sono indagati nel prosieguo dell’inchiesta sui falsi esami alla facolta’ di Lettere e filosofia dell’Universita’ della Calabria. Si tratta del secondo filone d’inchiesta condotta dal sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Tridico, che ieri ha emesso l’avviso di conclusione d’indagine nei confronti di altre 75 persone tra studenti, un tutor e personale amministrativo della facolta’, accusate, a vario titolo, di falso e introduzione abusiva nel sistema informatico dell’Ateneo. Dalle indagini compiute dalla Procura di Cosenza stanno emergendo numerose modalita’ con le quali si riusciva ad ottenere il conseguimento dei falsi esami. Tutti pero’ hanno un unico comune denominatore: i falsi esami venivano compiuti 2-3 mesi prima della sessione in laurea in modo da ridurre al minimo la possibilita’ di venire scoperti. Agli atti dell’inchiesta ci sono oltre 20 mila atti attraverso i quali sono state ricostruite le modalita’ con le quali gli studenti riuscivano ad attribuirsi gli esami pur non avendoli mai sostenuti. La Procura ha effettuato anche numerose consulenze grafologiche. L’inchiesta ha avuto inizio dopo la denuncia del preside della facoltà di lettere e filosofia, Raffaele Perrelli, che nel corso di una seduta di laurea non riconobbe come sua la firma apposta in uno degli statini inseriti nel fascicolo di un candidato. La Procura di Cosenza ha poi in corso una ulteriore inchiesta che riguarda altre sette facolta’ dell’Universita’ della Calabria. Nel luglio scorso sono stati acquisiti gli atti relativi alle lauree conseguite in queste facolta’ dal 2008 al 2011.

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