Il 13 settembre iniziera’ con il percorso ”L’Ordine di Sion e la Costellazione della Vergine”, quando alle 9.30 Roberto Giacobbo visitera’ a San Marco Argentano l’Abbazia della Matina, una delle sette costruite dai circestensi in Calabria che insieme a quelle di Santa Maria della San Bucina di Luzzi, di Santa Maria di Monte Persano di San Lucido, di Santa Maria di Ligno Crucis nei pressi di Corigliano, di Santa Maria di Acquaformosa, di Santa Maria di Corazzo a Carlopoli e al monastero di Sant’Angelo di Frigilo a Mesoraca disegna la costellazione celeste della Vergine Maria, poiche’ i monaci costruivano seguendo una geometria sacra che si rispecchia nella ubicazione degli edifici sacri. La tappa non e’ casuale poiche’ l’Abbazia della Matina fu fondata da Roberto il Guiscardo nel 1065. L’abbazia ha comunanze architettoniche e artistiche con l’Abbazia di Orval, nell’attuale Lussemburgo, ma la circostanza che appare sorprendente e’ che sembra sia stata costruita dai monaci calabresi di Val Crati, come testimonierebbe una Bolla papale del 1087 conservata ad Orval.
Da li’ questi stessi monaci (secondo fonti non scritte ma successivamente piu’ volte riportate) partirono per Gerusalemme, secondo alcuni per rifondare il cosiddetto Priorato di Sion, ordine creato dai Cavalieri Templari, protagonista de “Il Codice da Vinci” di Dan Brown, il successo letterario del secolo. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, Giacobbo si spostera’ a Cosenza sul percorso ”Alarico e il Gran Tesoro”, visitando alcuni presunti luoghi della Tomba del re dei Visigoti, sembra seppellito nel 410 nel letto del fiume Busento. La leggenda della tomba Alarico e’ molto nota, sopratutto nel mondo germanico, tanto che nel 1937 si reco’ appositamente nella citta’ dei Bruzi Heinrich Himmler, capo delle SS e fondatore dell’Ahnenerbe, la societa’ nazista per la ricerca dell’eredita’ ancestrale. La visita poi proseguira’ presso il Duomo, che venne riconsacrato nel 1222 da Federico II che, per l’occasione, dono’ la preziosa stauroteca, ancora oggi conservata nel museo diocesano. Alle ore 21 al Teatro “Rendano” di Cosenza, Giacobbo incontrerà gli studenti del progetto ai quali illustrera’ le antiche origini della nostra storia, avendo come traccia il suo ultimo libro “Da dove veniamo? La storia che ci manca“, edito da Rai Eri -Mondadori, dove ci sono pure molte pagine dedicate alla Calabria. Nell’occasione i partecipanti avranno la possibilita’ di confrontarsi con l’autore.
Il terzo giorno, venerdi’ 14 settembre, Giacobbo si avventurera’ verso ”La linea del Sole”, che collega geometricamente Rennes Le Chateau a Gerusalemme, passando attraverso la Chiesa di San Pantaleone di Montauro, in provincia di Catanzaro, nella quale sono evidenti numerosi e sorprendenti elementi che appaiono, per diversi aspetti, simili a quelli della misteriosissima chiesa di Rennes le Chateau in Francia, a cominciare dall’epigrafe incisa sul portale: ”Terribilis est locus iste”. Il tragitto finale, denominato ”Le rifrangenze delle Fata Morgana”, si svolgera’ a Reggio Calabria, dove Giacobbo si rechera’ alla Chiesa Rosacrociana degli Ottimati al cui interno e’ visibile il pavimento con mosaici che raffigurano la rossa Croce di Malta inscritta in una rosa stilizzata e al Castello aragonese da dove sembra che, secondo la leggenda di Re Artu’, la Fata Morgana venga da alcuni bardi anglo-normanni localizzata sullo Stretto di Messina. L”’avventura” di Giacobbo si concludera’ con la visita ai Bronzi di Riace, capolavori della civilta’ occidentale, riemersi dal mare proprio quarant’anni fa, portando con se millenni di storia e misteri. In tutte le tre giornate, che verranno documentate anche dai tecnici della Rai, le scuole seguiranno l’itinerario di Giacobbo.
Calabria Jones: la prossima settimana Roberto Giacobbo ripercorrerà le storiche leggende regionali dal Pollino allo Stretto
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