Ricci di mare

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Finito il fermo biologico (1 maggio-30 giugno) i ricci di mare fanno finalmente capolino sulle nostre tavole, o perlomeno sulle tavole di chi, come me, ha qualche amico su cui contare visto che, nelle nostre pescherie sembrano introvabili.

Oggi e’ stata una di quelle volte. Prima di andare al mare ne ho fatto un aperitivo: semplicemente crudi accompagnati da un bicchiere di prosecco. Il modo piu’ semplice e piu’ buono per margiarli e gustarne tutta la loro bonta’, per assaporarne tutto il sapore ed il forte aroma di alghe marine, e’ raccogliere le uova con un bocconcino di pane. Come aprirli? Semplice da non credere; usate un vecchio guanto, magari da sub, tenete il riccio nel palmo della mano, infilategli nell’unico orifizio la punta delle forbici e dividete in due la corazza. A questo punto le uova saranno ben visibili e non resta altro che ….. gustarli.

Se per altro la quantita’ e’ sufficiente (ne occorrono circa dieci a porzione) allora esprimetevi in uno spaghetto. Soffriggete uno spicchio d’aglio, saltateci dentro una meta’ delle uova che avrete recuperato usando un cucchiaino, sfumate con bianco, e quando sara’ evaporato spegnete il fuoco e aggiungete il resto delle uova. Con questo sughino conditeci gli spaghetti al dente e profumateli con prezzemolo e pepenero. Buon appetito.

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