Mare sporco in Calabria? Federlalberghi si infuria con Legambiente: “danni enormi, effetti devastanti”

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In una stagione turistica segnata da una media del meno 30% delle presenze, giungendo, in alcune zone, a segnare un drammatico e preoccupante meno 50%, il rapporto di ‘Goletta Verde’ sullo stato del nostro mare, arriva come una pugnalata mediatica“. Lo sostiene, in una nota, il presidente di Federlalberghi Calabria, Vittorio Caminiti. “Ma anche se vera – aggiunge – aver pubblicizzato con tanto clamore la notizia del mare inquinato che benefici ha arrecato ai turisti, sgomenti, di dover continuare la vacanza in Calabria? Quale benefici ha portato al territorio? E all’ambiente? Ora che lo abbiamo urlato ai quattro venti, quali saranno nell’immediato i risultati o benefici che otterremo. Ora si, la macchina pubblica, con la solita bacchetta magica, trasformerà il mare calabrese nel mare più sano del mondo e le spiagge le più pulite. Ma purtroppo così non sarà, tutto resterà come sempre. Dove il mare è pulito lo resterà e dove é sporco non si pulirà. L’unica certezza che avremo e che le nostre coste saranno evacuate dai turisti. Così la fame regnerà ancora più che sovrana, insieme all’unica attività che nessuno denuncia e nessuno contrasta, l’unica che resisterà perenne a dispetto di tutti e di tutto, che è la ‘ndrangheta. Un rapporto che, come Federalberghi Calabria, non esitiamo a definire, se non mendace, certamente piu’ che discutibile, come possono attestare le migliaia di bagnanti che affollano l’intero litorale calabrese. L’intera categoria che concorre a costruire e realizzare una offerta turistica della nostra Regione è rimasta sgomenta e sconcertata su una illustrazione del nostro mare così palesemente distorta. Categorie che hanno comunque investito sulla stagione, scontrandosi poi con l’amara realtà di una crisi invasiva e diffusa a tutti i livelli, su una campagna di marketing partita anche quest’anno in tragico ritardo rispetto agli abituali periodi di prenotazione. Categorie dunque che devono fare fronte a quella flessione, facilmente riscontrabile e verificabile dai modelli che riportano le registrazioni di presenza alberghiera e che non intendono sottacere, minimizzare od edulcorare sull’altare della buona immagine di chicchessia“. Nella nota Caminiti si rivolge al presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, invitandolo “a sedersi insieme al sistema turistico calabrese ed elaborare strategie ed interventi che ci consentano realmente di essere competitivi nella nostra offerta, ma soprattutto di metterci nelle condizioni affinché una crisi che investe tutti i livelli non lasci dietro di sé soltanto strutture morte, degradate e totalmente avulse al mercato turistico italiano. Chiediamo alla Regione uno sforzo utile per dimostrare come dalle parole vi sia l’intenzione di passare a fatti concreti. Chiediamo un intervento che, coerente con una strategia realmente condivisa ed insieme elaborata, preveda interventi per la ristrutturazione ed il rilancio delle strutture esistenti e favorisca la nascita di nuove“. “E’ un appello – conclude Caminitiche le rivolgiamo dal cuore, Governatore e, qui senza ironia alcuna, la invitiamo a prendere il timone di questa nave, non dimenticandosi però che anche il miglior comandante non può navigare senza avere un equipaggio di esperti marinai. E la Federazione che mi onoro di rappresentare, il comparto turistico calabrese, di quelli ne ha parecchi“.

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