Messina: l’ok della procura sbroglia la ricostruzione del muro dello stadio San Filippo, ma adesso servono i fondi

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La Procura della Repubblica dà il via libera ai lavori per il ripristino del muro dello stadio San Filippo crollato nel maggio 2011 poco prima dell’attesissimo concerto di Vasco Rossi, il popolare rocker di Zocca, che fu poi annullato.

L’assessore alle manutenzioni, Pippo Isgrò, pochi giorni fa aveva inoltrato all’autorità giudiziaria una nota per chiedere se fosse possibile  accelerare l’iter procedurale, bloccata dall’inchiesta in corso.

 Ad una settimana di distanza,  il sostituto procuratore della Repubblica,  Camillo Falvo, ha risposto al rappresentante della giunta, comunicando  sia al Comune che al Genio Civile,  che “in relazione al crollo del muro oggetto del procedimento ed alla necessità di messa in sicurezza degli altri conci, non è stata mai iscritta notizia di reato e, pertanto, non pende procedimento in relazione a violazione di natura sismica (Legge 64/74)”. L’iter progettuale per ricostruire il muro e mettere in sicurezza la zona può, dunque,  andare avanti, sempre che vi sia la possibilità di rintracciare i fondi per gli interventi. Ed è questa la nota dolente della vicenda.

Per procedere alla gara d’appalto ed eseguire i lavori pare che siano necessari circa 700-800 mila euro. Una somma mica da ridere un in periodo di magra per le casse comunali, e non solo. L’assessore Pippo Isgrò spera di poter consegnare i lavori entro l’inizio della stagione calcistica, ma servirà una vera e propria corsa contro il tempo per reperire i fondi necessari e procedere con i lavori.

Anche questa volta, come spesso accade, la sfrenata passione per il calcio sembra mettere in moto, e con la turbina, quei processi burocratici che spesso si presentano invalicabili e spigolosi. Messina ha bisogno di una struttura importante come il “S.Filippo” fruibile al cento per cento per poter regalare ai suoi abitanti la possibilità di assistere a spettacoli di livello nazionale ed internazionale.

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