Messina: al Comune è possibile firmare per la riduzione dell’indennità dei parlamentari, ma in quanti lo sanno??

StrettoWeb

Anche a Messina è possibile firmare per ridurre gli onorevoli stipendi.  La notizia, come spesso accade, è stata fomentata dai social network, che in questi casi rappresentano un vero e proprio strumento di democrazia diretta.

Da giorni la notizia circola su Internet e ha spinto i primi messinesi a recarsi negli uffici del dipartimento elettorale di Palazzo Zanca per firmare per la richiesta di abrogazione parziale della legge del 31 ottobre 1965 n°1261, che ,in soldoni, è quella che riguarda le indennità dei parlamentari. L’iniziativa di proposta popolare, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 24 aprile, chiede che vengano ridotti i mega-stipendi onorevoli in un clima che se davvero deve essere di vacche magre allora deve esserlo per tutti.

Di firme, però, ne servono 500 mila perché possa trasformarsi in referendum. La notizia è passata sotto silenzio, o meglio, solo via Internet. Così in questi giorni sta capitando che a Palazzo Zanca siano in pochi a far capolino negli uffici per chiedere dove firmare. Non si fa la fila, proprio perché la notizia non è abbastanza diffusa. A Palermo invece ieri il Comune ha chiesto al comitato promotore nuovi moduli perché sono andati letteralmente a ruba. In riva allo Stretto il tam tam non basta ed anche i moduli, ad esempio, non sono arrivati alle Circoscrizioni, pertanto occorre recarsi al momento solo al Comune.

Per tutti coloro che spesso lamentano lo spreco di denaro pubblico, e nello specifico, i faronici stipendi dei politici, adesso è il momento di farsi avanti. Basta solo una firma, ma c’è bisogno di partecipazione.

Condividi