Palermo, 17 condanne per pizzo e droga. Previste cifre provvisionali a imprenditori vittime del racket

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Il Gup di Palermo, Lorenzo Matassa, ha inflitto condanne per circa un secolo di carcere a 17 persone, le quali risultano accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di beni aggravato, estorsione aggravata e droga. Gli arresti sono stati eseguiti nell’ambito  dell’operazione ‘Addiopizzo 5’. Solo Filippo Zito, tra gli imputati, è stato assolto e contestualmente scarcerato dopo due anni di custodia cautelare. Il resto del gruppo aveva scelto il rito abbreviato. La sentenza, emessa dopo 5 giorni di camera di consiglio, ha accolto le richieste dei pm Annamaria Picozzi, Amelia Luise e Luisa Sava. Inoltre, il giudice ha riconosciuto anche delle provvisionali di 50mila euro ciascuno per una dozzina di imprenditori vittime del racket che si sono costituiti parte civile nel processo nonche’ per le associazioni antiracket, per il Comune e la Provincia. Ecco i nomi dei condannati: Salvatore Cataldo (10 anni), Filippo Catania (4 anni), Giovanni Cusimano (6 anni), Gaetano Ciaramitaro (6 anni), Gaspare Di Maggio (10 anni), Lorenzo Fazzone (4 anni e 8 mesi), Edoardo La Mattina (2 anni), Giuseppe Lo Verde (8 anni), Tommaso Macchiarella (4 anni), Sergio Messeri (8 anni), Gioacchino Morisca (5 anni), Calogero Pillitteri (6 anni), Vincenzo Pipitone (6 anni), Carlo Puccio (8 anni), Francesco Puglisi (6 anni), Gaspare Pulizzi (2 anni) e Massimo Giuseppe Troia (5 anni e 4 mesi).

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