‘Ndrangheta: arrestato carabiniere che aiutava la cosca Giampà di Lamezia Terme

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Poteva contare anche sull’appoggio di un carabiniere la potente cosca Giampà di Lamezia Terme, colpita oggi da un’imponente operazione di carabinieri, polizia e guardia di finanza. Il nome del carabiniere infedele, in servizio presso la compagnia cittadina, figura tra i 36 ordini di arresto spiccati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro contro il clan che ha sparso il terrore tra imprenditori e commercianti con estorsioni, danneggiamenti e pistolettate alle attività produttive. Secondo le indagini, il carabiniere avrebbe informato il clan Giampà delle indagini in corso e degli imminenti arresti. Dal lavoro degli inquirenti emerge poi il ruolo di potere delle donne all’interno della famiglia di `ndrangheta guidata da Francesco Giampà, noto come “il professore”, già in carcere. Al vertice del clan c’era una “cupola” formata da cinque persone. Le donne erano investite del ruolo di ambasciatrici: ricevevano gli ordini dai capi in carcere e li portavano fuori agli affiliati incaricati della gestione degli affari illeciti della cosca.

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